domenica 29 agosto 2010

A proposito dell'articolo "Il massacro dimenticato di Pontelandolfo. Quando i bersaglieri fucilarono gli innocenti"- Considerazioni di Antonio Ciano



Di Antonio Ciano

Trovai la notizia di quella strage sul libro di De Sivo: Nel 1994 e nel 1995 mi recai a Pontelandolfo, non c'era traccia dell'eccidio, i piemontesi avevano bruciato la città, nè trovai reperti nella biblioteca comunale, se non un libello di un certo Gentile.
Il Sindaco Perugini mi indicò la biblioteca provinciale di Benevento, dove mi recai e dove trovai articoli sull'accadimento di Zazo e di altri. Misi ordiine ai fatti processuali, ne ricavai la cronologia dei fatti accaduti da primo agosto del 1861 al 17 agosto dello stesso anno.
I morti indicati in una lapide erano solo 17, dissi al sindaco che era un falso storico perchè avevo trovato una fonte sulla civiltà cattolica che parlava di 164 morti. Pubblicai il mio libro nel 1996, trattavasi de "I Savoia e il massacro del Sud", poi seguì al mio un bel libro di Gigi Di Fiore, potrebbero girarvi un film.
Non ho mai avuto nè preteso riconoscimenti dai ponntelandolfesi, anzi ricevetti una denuncia che mi costò quattro anni di processi.
Nessuno veniva ai processi, tutti gli eroi di oggi non c'erano, ma erano presenti sempre Manna, Barone, Alessandro Romano e l'ex viceprefetto di Roma Dott. Luciani.
Il libro ha venduto molto e ha aperto gli occhi a molti intellettuali, la ricchezza accumulata dai liberali del tempo è rimasta ai loro eredi,ma il tempo delle more si sta avvicinando, devono posare l'osso. Questo vale per i traditori di ieri e per i piemontesi nostrani dell'oggi. Quel libro ha venduto oltre duecentomila copie.
Non sono mai stato borbonico, sono repubblicano convinto, ma tra la feccia che ha inondato il nostro paese, devo convenire che che quei Re sono stati degli innovatori e dei martiri. Oltre al fatto che hanno sempre difeso i contadini e gli operai,mentre loro nel 1771 permettevano a San Leucio una società di eguali, Tiers, in Francia, nel 1871 mise a ferro e fuoco la Comune di Parigi.
Un re che dà l'opportunità ai suoi sudditi di sceglersi il modo di amministrarsi ed un massone liberale che affonda quelle idee con le cannonate.
Ogni volta che il Regno veniva aggredito, i contadini sapevano con chi schierarsi, mai con i rivoluzioni liberali, sempre dalla parte del Re che permetteva loro di avere un pezzo di terra in uso e mai in proprietà.
Comunque basta vedere la opere fatte in 127 anni da quei Re che parlavano napoletano per rendersi conto della loro grandezza. Leggete il libro di Pino Aprile"Terroni", vi accorgerete che dopo quel periodo il Sud è affondato in una miseria mai avuta.
Il Piemonte ha desertificato la nostra economia, ha massacrato un milione di contadini chiamandoli Briganti, i suoi generali e i suoi ufficiali si sono macchiati di crimini contro l'umanità ed hanno ancora strade e piazze intitolate a vergogna della nostra repubblica.
Han fatto emigrare almeno 20 milioni di meridionali estrapolando famiglie intere dai loro territori,è stata una emigrazione biblica che nemmeno gli ebrei hanno sofferto e mentre Francesco II combattè fino alla fine sugli spalti di Gaeta difendendo la nostra città e il Sud dall'attacco barbaro di suo cugino,vittorio Emanuele III nel 1943 fuggì come un codardo, lasciando gli italiani nelle mani della rabbia tedesca. Dall'8 settembre di quell'anno al 1945 morirono oltre settecentomia italiani, causarono una guerra civile tra fascisti,comunisti e cattolici; soffriamo ancora la Peste bubbonica di un liberale massone al potere.
La repubblica è nata sulle ceneri della monarchia sabauda e il presidente della repubblica si reca a riverire quella unità che ci ha affamati, che ci ha spellati.
In Francia la repubblica festeggia la sua vittoria ogni 14 di luglio, e non va a festeggiare Maria Antonietta.
In Francia non vediamo leggi monarchiche, non vediamo piazze e strade intitolate alla monarchia precedente.
In Israele non hanno le strade intitolate ai loro carnefici; a Tel Aviv hanno strade intitolate ai loro eroi, non ai Hitler o a Reder,o a Kappler, o ad Hicheman.
Perchè?
A loro hanno dato una identità di popolo, a noi hanno insegnato a rendere omaggio a quei mostri dei Savoia.
Gaeta fu distrutta da migliaia di Bombe, i suoi cittadini dispersi in tutto il mondo e vorrebbero farmi festeggiare quella barbarie dei savoia?

La storia va avanti, in questo periodo si stanno riscoprendo le nostre radici e chi scrive ha sofferto le pene dell'inferno quando veniva preso per pazzo e veniva denunciato per difendere la propria identità.
Forse sono stato l'ultimo brigante ad essere processato, ma vivaddio, è arrivato il momento di fare i conti con la storia e con il passato.
Quella che chiamano economia italiana è solo Tosco-padana, è solo di alcune regioni che la producono. L'Emilia Romagna produce quella del centro sinistra e la Lombardia quella che il centro destra difende a spada tratta. Tutte le compagnie di assicurazione, quelle telefoniche, quelle mediatiche, quelle finanziarie appartengono a quelle realtà. Le banche sono tutte del Nord,anche il banco di Napoli e quello di Sicilia.
Hanno impiegato 150 anni a fotterci tutto.
Il Partito del Sud sta appropriandosi del terriorio,stiamo associando centomila contadini affamati da questo sistema, che io faccio risalire al Risorgimento piemontese. Pagano il grano a 13 centesimi al kg, mentre un pacco di caramelle in un bar costa 1 euro.
Dobbiamo riscostruire la nostra economia partendo dalla base, dobbiamo ricacciare questa destra e questa sinistra nelle loro regioni di origine ( Brianza ed Emilia Romagna) e riprenderci la dignità che hanno cercato di strapparci in tutti i modi. Finchè avrò un attimo di respiro cercherò di fare il possibile per riuscirci.

Una volta ero solo, ora siamo tanti, il nostro movimento politico sta crescendo a vista d'occhio, partendo dalla Sicilia, che è un laboratorio politico da sempre.
A metà ottobre a Palermo ci saranno gli Stati Generali del Sud, inviteremo tutti i gruppi politici meridionalisti, cercheremo di sganciarli dal mondo partitico del Nord, se riusciamo in questa operazione, nelle prossime elezioni, saranno cavoli amari per i BBB della politica.
Abbiamo uomini e sezioni in tutta Italia.
A Reggio Emilia,a Suzzara e a Virgilio in provincia di Mantova, a Torino, a Modena, a Bologna, a Piacenza, a Verona, a Sacile in provincia di Pordenone, a Milano, a Pisa e in Toscana, a Roma e nel Lazio, a Napoli, in Basilicata, in Abruzzi, nelle Puglie, in Calabria ,in tantissime altre città di tutta Italia, anche all'estero e soprattutto in Sicilia, dove il nostro Vice Coordinatore nazionale ha aperto i primi due CompraSud e dove stiamo associando in una importante filiera centomila contadini.
Ma come prima cosa dobbiamo sconfiggere gli ascari nostrani, i piemontesi e i lombardi nostrani, ce la faremo, siamo sulla giusta strada.
I meridionali si stanno accorgendo che DESTRA E SINISTRA SONO SOLO INDICAZIONI STRADALI.



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Di Antonio Ciano

Trovai la notizia di quella strage sul libro di De Sivo: Nel 1994 e nel 1995 mi recai a Pontelandolfo, non c'era traccia dell'eccidio, i piemontesi avevano bruciato la città, nè trovai reperti nella biblioteca comunale, se non un libello di un certo Gentile.
Il Sindaco Perugini mi indicò la biblioteca provinciale di Benevento, dove mi recai e dove trovai articoli sull'accadimento di Zazo e di altri. Misi ordiine ai fatti processuali, ne ricavai la cronologia dei fatti accaduti da primo agosto del 1861 al 17 agosto dello stesso anno.
I morti indicati in una lapide erano solo 17, dissi al sindaco che era un falso storico perchè avevo trovato una fonte sulla civiltà cattolica che parlava di 164 morti. Pubblicai il mio libro nel 1996, trattavasi de "I Savoia e il massacro del Sud", poi seguì al mio un bel libro di Gigi Di Fiore, potrebbero girarvi un film.
Non ho mai avuto nè preteso riconoscimenti dai ponntelandolfesi, anzi ricevetti una denuncia che mi costò quattro anni di processi.
Nessuno veniva ai processi, tutti gli eroi di oggi non c'erano, ma erano presenti sempre Manna, Barone, Alessandro Romano e l'ex viceprefetto di Roma Dott. Luciani.
Il libro ha venduto molto e ha aperto gli occhi a molti intellettuali, la ricchezza accumulata dai liberali del tempo è rimasta ai loro eredi,ma il tempo delle more si sta avvicinando, devono posare l'osso. Questo vale per i traditori di ieri e per i piemontesi nostrani dell'oggi. Quel libro ha venduto oltre duecentomila copie.
Non sono mai stato borbonico, sono repubblicano convinto, ma tra la feccia che ha inondato il nostro paese, devo convenire che che quei Re sono stati degli innovatori e dei martiri. Oltre al fatto che hanno sempre difeso i contadini e gli operai,mentre loro nel 1771 permettevano a San Leucio una società di eguali, Tiers, in Francia, nel 1871 mise a ferro e fuoco la Comune di Parigi.
Un re che dà l'opportunità ai suoi sudditi di sceglersi il modo di amministrarsi ed un massone liberale che affonda quelle idee con le cannonate.
Ogni volta che il Regno veniva aggredito, i contadini sapevano con chi schierarsi, mai con i rivoluzioni liberali, sempre dalla parte del Re che permetteva loro di avere un pezzo di terra in uso e mai in proprietà.
Comunque basta vedere la opere fatte in 127 anni da quei Re che parlavano napoletano per rendersi conto della loro grandezza. Leggete il libro di Pino Aprile"Terroni", vi accorgerete che dopo quel periodo il Sud è affondato in una miseria mai avuta.
Il Piemonte ha desertificato la nostra economia, ha massacrato un milione di contadini chiamandoli Briganti, i suoi generali e i suoi ufficiali si sono macchiati di crimini contro l'umanità ed hanno ancora strade e piazze intitolate a vergogna della nostra repubblica.
Han fatto emigrare almeno 20 milioni di meridionali estrapolando famiglie intere dai loro territori,è stata una emigrazione biblica che nemmeno gli ebrei hanno sofferto e mentre Francesco II combattè fino alla fine sugli spalti di Gaeta difendendo la nostra città e il Sud dall'attacco barbaro di suo cugino,vittorio Emanuele III nel 1943 fuggì come un codardo, lasciando gli italiani nelle mani della rabbia tedesca. Dall'8 settembre di quell'anno al 1945 morirono oltre settecentomia italiani, causarono una guerra civile tra fascisti,comunisti e cattolici; soffriamo ancora la Peste bubbonica di un liberale massone al potere.
La repubblica è nata sulle ceneri della monarchia sabauda e il presidente della repubblica si reca a riverire quella unità che ci ha affamati, che ci ha spellati.
In Francia la repubblica festeggia la sua vittoria ogni 14 di luglio, e non va a festeggiare Maria Antonietta.
In Francia non vediamo leggi monarchiche, non vediamo piazze e strade intitolate alla monarchia precedente.
In Israele non hanno le strade intitolate ai loro carnefici; a Tel Aviv hanno strade intitolate ai loro eroi, non ai Hitler o a Reder,o a Kappler, o ad Hicheman.
Perchè?
A loro hanno dato una identità di popolo, a noi hanno insegnato a rendere omaggio a quei mostri dei Savoia.
Gaeta fu distrutta da migliaia di Bombe, i suoi cittadini dispersi in tutto il mondo e vorrebbero farmi festeggiare quella barbarie dei savoia?

La storia va avanti, in questo periodo si stanno riscoprendo le nostre radici e chi scrive ha sofferto le pene dell'inferno quando veniva preso per pazzo e veniva denunciato per difendere la propria identità.
Forse sono stato l'ultimo brigante ad essere processato, ma vivaddio, è arrivato il momento di fare i conti con la storia e con il passato.
Quella che chiamano economia italiana è solo Tosco-padana, è solo di alcune regioni che la producono. L'Emilia Romagna produce quella del centro sinistra e la Lombardia quella che il centro destra difende a spada tratta. Tutte le compagnie di assicurazione, quelle telefoniche, quelle mediatiche, quelle finanziarie appartengono a quelle realtà. Le banche sono tutte del Nord,anche il banco di Napoli e quello di Sicilia.
Hanno impiegato 150 anni a fotterci tutto.
Il Partito del Sud sta appropriandosi del terriorio,stiamo associando centomila contadini affamati da questo sistema, che io faccio risalire al Risorgimento piemontese. Pagano il grano a 13 centesimi al kg, mentre un pacco di caramelle in un bar costa 1 euro.
Dobbiamo riscostruire la nostra economia partendo dalla base, dobbiamo ricacciare questa destra e questa sinistra nelle loro regioni di origine ( Brianza ed Emilia Romagna) e riprenderci la dignità che hanno cercato di strapparci in tutti i modi. Finchè avrò un attimo di respiro cercherò di fare il possibile per riuscirci.

Una volta ero solo, ora siamo tanti, il nostro movimento politico sta crescendo a vista d'occhio, partendo dalla Sicilia, che è un laboratorio politico da sempre.
A metà ottobre a Palermo ci saranno gli Stati Generali del Sud, inviteremo tutti i gruppi politici meridionalisti, cercheremo di sganciarli dal mondo partitico del Nord, se riusciamo in questa operazione, nelle prossime elezioni, saranno cavoli amari per i BBB della politica.
Abbiamo uomini e sezioni in tutta Italia.
A Reggio Emilia,a Suzzara e a Virgilio in provincia di Mantova, a Torino, a Modena, a Bologna, a Piacenza, a Verona, a Sacile in provincia di Pordenone, a Milano, a Pisa e in Toscana, a Roma e nel Lazio, a Napoli, in Basilicata, in Abruzzi, nelle Puglie, in Calabria ,in tantissime altre città di tutta Italia, anche all'estero e soprattutto in Sicilia, dove il nostro Vice Coordinatore nazionale ha aperto i primi due CompraSud e dove stiamo associando in una importante filiera centomila contadini.
Ma come prima cosa dobbiamo sconfiggere gli ascari nostrani, i piemontesi e i lombardi nostrani, ce la faremo, siamo sulla giusta strada.
I meridionali si stanno accorgendo che DESTRA E SINISTRA SONO SOLO INDICAZIONI STRADALI.



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