venerdì 11 giugno 2010

STATALI: CGIA; BOOM DI NEOASSUNTI A NORD-EST, CALANO AL SUD


(AGI) - Roma, 9 giu. - Sono le Regioni del Nordest ad aver registrato tra il 2001 e il 2008 le variazioni percentuali di crescita del personale del pubblico impiego a tempo indeterminato piu' elevate del Paese. A rilevarlo e' uno studio della Cgia di Mestre da cui emerge che a guidare la classifica e' l'Emilia Romagna, con un incremento dell'8,1% (pari a 17.321 neooccupati).
Seguono il Friuli Venezia Giulia con un aumento del 5,7% (pari a 4.560 neoassunti) e le Marche con il 5% (pari a 4.091 neolavoratori). Appena fuori dal podio, troviamo il Veneto (+4,6% pari a 10.258 occupati in piu') e il Piemonte (+4,2% pari a 9.358 lavoratori).

Per contro, tutte le Regioni del Sud subiscono una netta contrazione dei lavoratori occupati nel pubblico impiego. La Sicilia scende dello 0,7% (-2.178 lavoratori), la Campania dell'1% (-3.318 occupati), l'Abruzzo dell'1,2% (-909 dipendenti), la Calabria del 2,4% (-3.102 ) e la Basilicata del 3,3% (-1.277).

"A Nordest - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - si e' cercato di colmare il deficit occupazionale presente da decenni negli organici di molti settori del pubblico impiego. In particolar modo, le assunzioni hanno interessato i corpi di polizia, quelli dell'esercito e della scuola. In Friuli Venezia Giulia e in Emilia Romagna, inoltre, si sono registrati aumenti di tutto rispetto anche nella sanita'. Da ricordare - prosegue Bortolussi - che questo trend di crescita si e' interrotto con la Finanziaria 2008, che ha previsto che la spesa per le nuove assunzioni nel pubblico impiego non potra' superare il 20% di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente".
Nonostante la crescita dei dipendenti pubblici sia stata piu' marcata a Nordest, la distribuzione dei lavoratori nel pubblico rimane maggiormente concentrata nelle regioni a Statuto Speciale, il Lazio (per le ragioni legate alle funzioni delegate alla Capitale) e il Sud. Al primo posto troviamo la Valle d'Aosta con 91,4 dipendenti pubblici ogni 1.000 abitanti.
Seguono il Trentino Alto Adige con il 72,3%, il Lazio con il 71,9%, il Friuli Venezia Giulia con il 69,2% e il Molise con il 66,3%. In termini assoluti e' invece la Lombardia a registrare il numero piu' elevato di dipendenti: 422.558. Infine, l'analisi della Cgia di Mestre si sofferma sugli incrementi di produttivita' e anche in questo caso non mancano le sorprese.
Se la crescita media nazionale e' stata del 12,2% (in questa graduatoria non si includono i risultati riferiti al Trentino A.A. e alla Valle d'Aosta), a livello regionale gli aumenti piu' decisi si sono avuti nelle regioni del Centro. Al primo posto troviamo l'Umbria (+17,7%), al secondo posto il Lazio (+17%) e al terzo posto il Molise (+16,6%). Appena fuori dal podio la Calabria (+16%).
.
Leggi tutto »

(AGI) - Roma, 9 giu. - Sono le Regioni del Nordest ad aver registrato tra il 2001 e il 2008 le variazioni percentuali di crescita del personale del pubblico impiego a tempo indeterminato piu' elevate del Paese. A rilevarlo e' uno studio della Cgia di Mestre da cui emerge che a guidare la classifica e' l'Emilia Romagna, con un incremento dell'8,1% (pari a 17.321 neooccupati).
Seguono il Friuli Venezia Giulia con un aumento del 5,7% (pari a 4.560 neoassunti) e le Marche con il 5% (pari a 4.091 neolavoratori). Appena fuori dal podio, troviamo il Veneto (+4,6% pari a 10.258 occupati in piu') e il Piemonte (+4,2% pari a 9.358 lavoratori).

Per contro, tutte le Regioni del Sud subiscono una netta contrazione dei lavoratori occupati nel pubblico impiego. La Sicilia scende dello 0,7% (-2.178 lavoratori), la Campania dell'1% (-3.318 occupati), l'Abruzzo dell'1,2% (-909 dipendenti), la Calabria del 2,4% (-3.102 ) e la Basilicata del 3,3% (-1.277).

"A Nordest - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - si e' cercato di colmare il deficit occupazionale presente da decenni negli organici di molti settori del pubblico impiego. In particolar modo, le assunzioni hanno interessato i corpi di polizia, quelli dell'esercito e della scuola. In Friuli Venezia Giulia e in Emilia Romagna, inoltre, si sono registrati aumenti di tutto rispetto anche nella sanita'. Da ricordare - prosegue Bortolussi - che questo trend di crescita si e' interrotto con la Finanziaria 2008, che ha previsto che la spesa per le nuove assunzioni nel pubblico impiego non potra' superare il 20% di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente".
Nonostante la crescita dei dipendenti pubblici sia stata piu' marcata a Nordest, la distribuzione dei lavoratori nel pubblico rimane maggiormente concentrata nelle regioni a Statuto Speciale, il Lazio (per le ragioni legate alle funzioni delegate alla Capitale) e il Sud. Al primo posto troviamo la Valle d'Aosta con 91,4 dipendenti pubblici ogni 1.000 abitanti.
Seguono il Trentino Alto Adige con il 72,3%, il Lazio con il 71,9%, il Friuli Venezia Giulia con il 69,2% e il Molise con il 66,3%. In termini assoluti e' invece la Lombardia a registrare il numero piu' elevato di dipendenti: 422.558. Infine, l'analisi della Cgia di Mestre si sofferma sugli incrementi di produttivita' e anche in questo caso non mancano le sorprese.
Se la crescita media nazionale e' stata del 12,2% (in questa graduatoria non si includono i risultati riferiti al Trentino A.A. e alla Valle d'Aosta), a livello regionale gli aumenti piu' decisi si sono avuti nelle regioni del Centro. Al primo posto troviamo l'Umbria (+17,7%), al secondo posto il Lazio (+17%) e al terzo posto il Molise (+16,6%). Appena fuori dal podio la Calabria (+16%).
.

Nessun commento:

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India