Il 17 aprile a Gaeta, per opera di cinque soggetti politici: Partito del Sud, Alleanza per il Sud, Movimento per il Sud, Sicilia federale e MovimentoSUD dei diritti, nasce la Confederazione SUD Euromediterranea.
I volti che si incontrano all’interno della Confederazione non sono conosciuti, in proposito poniamo un secco rifiuto verso i soliti noti della prima e della seconda Repubblica, peraltro segnata da infausta contiguità.
Volti che appartengono alla gente comune, ai tanti meridionali posti ai margini di questa società che da’ tutto a chi ha già troppo e nulla a chi vive in condizioni di assoluta precarietà.
Volti segnati dalla sofferenza per un lavoro che non c’è, per dei figli costretti ad emigrare dopo avere studiato un vita raggiungendo una laurea che rappresenta il passaporto per l’addio alla propria terra.
Volti corrucciati per le infinite promesse mai mantenute e per le fregature ricevute a piene mani.
Ultimi di questo paese che offende e mortifica il Meridione ed i suoi figli, concentrando la ricchezza in poche famiglie che hanno dato un’impronta nepotistica e feudale ad ogni ambito di questa società.
Siamo un soggetto politico in cammino verso una meta: il riscatto del Sud.
Perciò vogliamo essere la voce dei tanti ultimi di questa martoriata parte d’Italia.
Per tale ragione nutriamo la “pretesa” di divenire i veri riferimenti politici dei cittadini meridionali, in ogni assemblea elettiva, per rappresentare la classe operaia, gli impiegati, i disoccupati, i precari, gli ammalati, le massaie, i pensionati, i soldati, i senza tetto, i dimenticati: appunto “gli ultimi”.
Da sempre, ed ancora oggi, le assemblee elettive, dal Parlamento nazionale ai consigli comunali, sono costituite dai rappresentanti delle varie elite, o meglio definite caste, che operano in difesa degli interessi di questi signori in doppio petto che propongono e trovano confezionati provvedimenti legislativi o atti assembleari a loro misura idonei ad ingigantire il loro potere.
Riflettiamo sull’ultimo provvedimento in itinere: la finanziaria lacrime e sangue (solo per la gente comune e più disagiata); pensiamo che possa intaccare il potere d’acquisto dei potenti di turno? Assolutamente no.
Renderà ancora più misere le condizioni di chi si trova in sofferenza economica, ed i meridionali in maniera ancora più marcata, e non procurerà alcun disagio a chi vive nel lusso.
Peraltro indigna che costoro siano sempre presenti nei vari programmi televisivi a pontificare sulla crisi senza che nessuno denunci il male originatore: l’evasione fiscale.
Ma pensiamo che il Parlamento legiferi contro costoro? I grandi elettori? Per nulla.
Ecco che nasce il bisogno da parte della gente comune, della gente umile, di trovare una soluzione a tante arroganza e strafottenza. Ecco perché oggi esiste la Confederazione Sud, per gridare basta. Un grido che si alza da ogni angolo di questo Meridione, sbeffeggiato da troppi decenni, e ridicolizzato in tempi più a noi vicini con fantomatiche promesse che superano persino la beffa per divenire oltraggio.
La Confederazione Sud sarà ufficialmente presentata il 19 giugno prossimo a Gaeta, presso l’hotel Mirasole, attraverso una no-stop che avrà la funzione di eleggere i dirigenti a livello nazionale.
All’interno della Confederazione Sud verrà creato un organismo tecnico denominato Congresso del Sud, un’Assemblea ombra che vuole essere di stimolo verso il Parlamento ed il Governo.
Tale Assemblea avrà un Presidente, dei Dipartimenti, rappresentati dai rispettivi Segretari, e 100 delegati in ragione dei soggetti confluenti.
Il modello si ispira agli Stati Unti d’America, esempio tra i più interessanti in materia di federalismo.
La Confederazione Sud punta quindi all’autodeterminazione dei popoli del Sud, affinchè si riprendano i comuni, le province e le regioni del Mezzogiorno, cacciando via gli ascari proni ad un Nord industrializzato che deve le sue fortune alle braccia dei meridionali che in massa emigrarono nel settentrione.
Per ottenere ciò di cui il Sud ha diritto noi abbiamo il dovere di essere nel potere e giammai del potere, evitando la contaminazione con qualsiasi partito o gruppo politico conosciuto, colpevoli del declino del nostro paese e del Sud in particolare.
Dobbiamo impedire che la cancrena dei partiti infetti il nostro soggetto politico facendoci allontanare dall’obiettivo prefissato.
Perciò noi non siamo più di destra, di centro o di sinistra, siamo del Sud.
"E dopo il congresso di ieri con la votazione finale si da vita ufficialmente alla confederazione sud euromediterrannea". Ieri è nata ufficialmente la confederazione sud euromediterranea. Un abbraccio caloroso a tutti.
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I volti che si incontrano all’interno della Confederazione non sono conosciuti, in proposito poniamo un secco rifiuto verso i soliti noti della prima e della seconda Repubblica, peraltro segnata da infausta contiguità.
Volti che appartengono alla gente comune, ai tanti meridionali posti ai margini di questa società che da’ tutto a chi ha già troppo e nulla a chi vive in condizioni di assoluta precarietà.
Volti segnati dalla sofferenza per un lavoro che non c’è, per dei figli costretti ad emigrare dopo avere studiato un vita raggiungendo una laurea che rappresenta il passaporto per l’addio alla propria terra.
Volti corrucciati per le infinite promesse mai mantenute e per le fregature ricevute a piene mani.
Ultimi di questo paese che offende e mortifica il Meridione ed i suoi figli, concentrando la ricchezza in poche famiglie che hanno dato un’impronta nepotistica e feudale ad ogni ambito di questa società.
Siamo un soggetto politico in cammino verso una meta: il riscatto del Sud.
Perciò vogliamo essere la voce dei tanti ultimi di questa martoriata parte d’Italia.
Per tale ragione nutriamo la “pretesa” di divenire i veri riferimenti politici dei cittadini meridionali, in ogni assemblea elettiva, per rappresentare la classe operaia, gli impiegati, i disoccupati, i precari, gli ammalati, le massaie, i pensionati, i soldati, i senza tetto, i dimenticati: appunto “gli ultimi”.
Da sempre, ed ancora oggi, le assemblee elettive, dal Parlamento nazionale ai consigli comunali, sono costituite dai rappresentanti delle varie elite, o meglio definite caste, che operano in difesa degli interessi di questi signori in doppio petto che propongono e trovano confezionati provvedimenti legislativi o atti assembleari a loro misura idonei ad ingigantire il loro potere.
Riflettiamo sull’ultimo provvedimento in itinere: la finanziaria lacrime e sangue (solo per la gente comune e più disagiata); pensiamo che possa intaccare il potere d’acquisto dei potenti di turno? Assolutamente no.
Renderà ancora più misere le condizioni di chi si trova in sofferenza economica, ed i meridionali in maniera ancora più marcata, e non procurerà alcun disagio a chi vive nel lusso.
Peraltro indigna che costoro siano sempre presenti nei vari programmi televisivi a pontificare sulla crisi senza che nessuno denunci il male originatore: l’evasione fiscale.
Ma pensiamo che il Parlamento legiferi contro costoro? I grandi elettori? Per nulla.
Ecco che nasce il bisogno da parte della gente comune, della gente umile, di trovare una soluzione a tante arroganza e strafottenza. Ecco perché oggi esiste la Confederazione Sud, per gridare basta. Un grido che si alza da ogni angolo di questo Meridione, sbeffeggiato da troppi decenni, e ridicolizzato in tempi più a noi vicini con fantomatiche promesse che superano persino la beffa per divenire oltraggio.
La Confederazione Sud sarà ufficialmente presentata il 19 giugno prossimo a Gaeta, presso l’hotel Mirasole, attraverso una no-stop che avrà la funzione di eleggere i dirigenti a livello nazionale.
All’interno della Confederazione Sud verrà creato un organismo tecnico denominato Congresso del Sud, un’Assemblea ombra che vuole essere di stimolo verso il Parlamento ed il Governo.
Tale Assemblea avrà un Presidente, dei Dipartimenti, rappresentati dai rispettivi Segretari, e 100 delegati in ragione dei soggetti confluenti.
Il modello si ispira agli Stati Unti d’America, esempio tra i più interessanti in materia di federalismo.
La Confederazione Sud punta quindi all’autodeterminazione dei popoli del Sud, affinchè si riprendano i comuni, le province e le regioni del Mezzogiorno, cacciando via gli ascari proni ad un Nord industrializzato che deve le sue fortune alle braccia dei meridionali che in massa emigrarono nel settentrione.
Per ottenere ciò di cui il Sud ha diritto noi abbiamo il dovere di essere nel potere e giammai del potere, evitando la contaminazione con qualsiasi partito o gruppo politico conosciuto, colpevoli del declino del nostro paese e del Sud in particolare.
Dobbiamo impedire che la cancrena dei partiti infetti il nostro soggetto politico facendoci allontanare dall’obiettivo prefissato.
Perciò noi non siamo più di destra, di centro o di sinistra, siamo del Sud.
"E dopo il congresso di ieri con la votazione finale si da vita ufficialmente alla confederazione sud euromediterrannea". Ieri è nata ufficialmente la confederazione sud euromediterranea. Un abbraccio caloroso a tutti.
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