sabato 29 maggio 2010

Paragone - "L'ultima Parola" del 28/05/2010: Nuovo attacco al Sud



Ancora accuse ai meridionali nella trasmissione di ieri su Rai 2 alle 23,10 del giornalista di regime Paragone.
Cavalcando le dichiarazioni leghiste di Bossi e Borghezio (il lupo perde il pelo..), di questi ultimi giorni sulla manovra economica del governo, non trova niente di meglio da dire se non attribuire tutte le colpe della crisi economica al meridione, così come l'evasione fiscale e ogni altra nequizia possa passare per la mente.
Dati che, come più volte e da più fonti dimostrato in questi giorni, sono assolutamente privi di ogni fondamento.
In particolare sui dati dell'evasione fiscale è ampiamente dimostrato che i più grandi evasori risiedono al nord, così come le più grandi truffe e borseggi, ai danni dei cittadini e dello stato,degli ultimi anni sono da attribuirsi ad imprese del nord (parmalat, calciopoli, tangentopoli, le ultime truffe carosello in campo telefonico ecc.ecc)...ma tant'è pur di dimostrare l'indimostrabile Paragone, giornalista di area leghista, avvalora le solite tesi del padrone, pur di riceverne un lauto stipendio e una pacca sulla spalla, degno rappresentante di un giornalismo sevile come quello italiano al 72 posto nelle classifiche mondiali per libertà e obiettività.

Quindi la teoria che si è voluta far passare in trasmissione è che tutta la colpa della manovra economica "lacrime e sangue" del governo è da attribuirsi al Sud, che è un "bordello" come detto dal giornalista inglese di The Economist Edward Lucas, molto informato sul nostro paese visto che è sposato con una Signora piemontese...giornalista che , bontà sua, si augura per il bene del nord la separazione dal Sud con il ritorno al Regno delle Due Sicilie...in un trionfo di luoghi comuni, ovvietà e discriminazioni varie degne del peggiore bar sport.

Ricordiamo al pennarulo ascaro Paragone che il suo lauto stipendio, a fronte di uno share fortunatamente sempre più basso, è pagato anche dai telespettatori meridionali, che della sua servile e provocatoria crociata anti-meridionale ne hanno ormai le scatole piene, così come di pagare il canone ad un'azienda la cui dirigenza, pur dichiarandosi sconcertata dagli argomenti trattati nella trasmissione di Paragone, si presta al gioco dell'offesa e della discriminazione verso una sola parte della popolazione italiana.
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Ancora accuse ai meridionali nella trasmissione di ieri su Rai 2 alle 23,10 del giornalista di regime Paragone.
Cavalcando le dichiarazioni leghiste di Bossi e Borghezio (il lupo perde il pelo..), di questi ultimi giorni sulla manovra economica del governo, non trova niente di meglio da dire se non attribuire tutte le colpe della crisi economica al meridione, così come l'evasione fiscale e ogni altra nequizia possa passare per la mente.
Dati che, come più volte e da più fonti dimostrato in questi giorni, sono assolutamente privi di ogni fondamento.
In particolare sui dati dell'evasione fiscale è ampiamente dimostrato che i più grandi evasori risiedono al nord, così come le più grandi truffe e borseggi, ai danni dei cittadini e dello stato,degli ultimi anni sono da attribuirsi ad imprese del nord (parmalat, calciopoli, tangentopoli, le ultime truffe carosello in campo telefonico ecc.ecc)...ma tant'è pur di dimostrare l'indimostrabile Paragone, giornalista di area leghista, avvalora le solite tesi del padrone, pur di riceverne un lauto stipendio e una pacca sulla spalla, degno rappresentante di un giornalismo sevile come quello italiano al 72 posto nelle classifiche mondiali per libertà e obiettività.

Quindi la teoria che si è voluta far passare in trasmissione è che tutta la colpa della manovra economica "lacrime e sangue" del governo è da attribuirsi al Sud, che è un "bordello" come detto dal giornalista inglese di The Economist Edward Lucas, molto informato sul nostro paese visto che è sposato con una Signora piemontese...giornalista che , bontà sua, si augura per il bene del nord la separazione dal Sud con il ritorno al Regno delle Due Sicilie...in un trionfo di luoghi comuni, ovvietà e discriminazioni varie degne del peggiore bar sport.

Ricordiamo al pennarulo ascaro Paragone che il suo lauto stipendio, a fronte di uno share fortunatamente sempre più basso, è pagato anche dai telespettatori meridionali, che della sua servile e provocatoria crociata anti-meridionale ne hanno ormai le scatole piene, così come di pagare il canone ad un'azienda la cui dirigenza, pur dichiarandosi sconcertata dagli argomenti trattati nella trasmissione di Paragone, si presta al gioco dell'offesa e della discriminazione verso una sola parte della popolazione italiana.
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma perchè il Sud fa veramente parte dell'Italia ?Domani termina il Giro d'Italia :su venti e passa tappe solo due , dicasi DUE ,hanno toccato località sudiste e precisamente Cava dei Tirreni e Bitonto .Che dire ? niente di nuovo sotto il sole .
connie castellano

Anonimo ha detto...

è ora di reagire di fronte a questi attacchi privi di fondamento nei confronti del nostro SUD.
REAGIAMO!!!!

tanatosi ha detto...

c'è un gruppo su facebook contro la trasmissione... iscrivetevi e spargete la voce.
mandiamo email alla rai, scriviamo che questo servizio pubblico non ci rappresenta in quanto italiani.

 
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