Oggi a Genova il Presidente Napolitano festeggia l'anniversario della partenza da Quarto. Festeggiare? Sentirsi italiani? Continuando nella menzogna? Fino all'altro ieri - e quualcuno lo ripete ancora - ci hanno sommerso di favolette, tipo il finto rapimento dei due piroscafi della società Rubattino. Già nei primissimi anni la pubblicistica borbonica aveva sbugiardato quella che era stata una vera e propria farsa, pagata profumatamente dalle tesorerie di Napoli e Sicilia, ma si sa che la verità dei vinti non vale nulla. Il fatto è che nel 1875 la farsa venne svelata anche da un garibaldino nel libro "LA VITA DI NINO BIXIO DI GIUSEPPE GUERZONI, Firenze, 1875". Leggiamo infatti a pagina 159:
"Bixio cavò di tasca un berretto di Tenente Colonnello, se lo calcò sulle orecchie e disse: – Signori, da questo momento comando io: attenti ai miei ordini. – E gli ordini furono: buttarsi col revolver in pugno sui vicini vapori; fingere, di svegliarvi la gente di guardia, fingere di costringere i fochisti ad accendere, i marinai a salpar l’ancora, i macchinisti a prepararsi al loro mestiere, sgombrare, pulire il bastimento, allestirlo in fretta per la partenza. E così fu fatto, col massimo ordine e silenzio e non senza accompagnare di molti sorrisi d'ironia quella farsa con cui quell’epopea esordiva".
E questo fu solo l'inzio!
Zenone di Elea - 5 maggio 2010
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