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mercoledì 21 aprile 2010

Ok del ministero a Petroceltic Elsa. Potrà cercare petrolio alle Tremiti



Ennesimo attacco al Sud, al suo turismo, alla sua economia e alla salute dei suoi abitanti .

Sondaggi nel mare tra il Gargano e le isole: parere positivo dell’ufficio Valutazione impatto ambientale


Di Rosanna Lampugnani

ROMA — L’ufficio Valutazione di impatto ambientale del ministero dell’Ambiente ha espresso parere positivo alla richiesta della Petroceltic Elsa di sondare il mare tra il Gargano e le Isole Tremiti alla ricerca del petrolio. Perché la fase operativa abbia inizio, a questo punto manca soltanto la firma del ministro Stefania Prestigiacomo.

La Petroceltic Elsa ha avanzato al ministero due richieste: oltre a quella che ha avuto parere positivo dall’ufficio Via— per sondare il mare davanti al lago di Lesina, a 12 chilometri dalle Tremiti e a 11 dalla costa — anche un’altra che interessa un’area a 7,8 chilometri dalla foce del Fortore e a 4,5 dall’arcipelago paradiso dei sub di fama internazionale, per una superficie complessiva di 528 chilometri quadrati, in una zona in cui la profondità del mare è compresa tra i 40 e i 150 metri. Se la prima richiesta è in dirittura d’arrivo, la seconda è ancora in itinere, non è stato ancora espresso, infatti, un parere dell’ufficio Via, ma tutto lascia pensare che non dovrebbero esserci ostacoli.

L’ok del ministero è stato subordinato all’obbligo per la società di dotare le navi di ricognizione di un sistema di avvistamento dei cetacei: per evitare, quindi, di mettere in funzione i sonar che potrebbero disturbare pesantemente gli animali. L’area prescelta, del resto, è molto vicina a quella in cui nello scorso dicembre nove capodogli si spiaggiarono — davanti alla foce di Varano, sulla spiaggia di Capoiale (nel tondo)— e solo due riuscirono a riprendere il mare. Su questa vicenda hanno scritto un’interrogazione alla Commissione europea cinque parlamentari del Pdl, pugliesi e molisani, tra cui Salvatore Tatarella e Sergio Silvestris, per sapere se la ricerca nel mare sia compatibile con la tutela del mare, della fauna e della flora marina, nonché con la tutela della riserva naturalistica delle isole Tremiti. Gli europarlamentari chiedono anche alla Commissione «quali iniziative di vigilanza intenda assumere a tutela del patrimonio naturalistico dell’Unesco». Infine ricordano che sulla richiesta della Petroceltic Elsa la Regione Puglia ha già espresso un parere negativo, seppur non vincolante.


Ma chi è Petroceltic Elsa? Quali interessi rappresenta? È una società controllata al 100% dalla irlandese Petroceltic international Plc, quotata nella Borsa di Londra e in quella di Dublino e svolge dal 2005 attività di ricerca idrocarburi in Italia. Attualmente Petroceltic Elsa è operatore di quattro permessi di ricerca e titolare di altri tre permessi, in cui operatori sono Vega oil ed Eni. Ma non è tutto, perché la società ha altre istanze aperte davanti al ministero dell’Ambiente, tra cui le due che riguardano il mare di fronte al Gargano.

Quanto alle altre richieste di ricerca di petrolio lungo le coste pugliesi, anche la londinese Northern Petroleum ha già ottenuto il parere favorevole del ministero all’Ambiente sulla compatibilità del suo progetto di ricerca di idrocarburi nella fascia adriatica tra Monopoli e Brindisi.

Fonte:Corriere del Mezzogiorno

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