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sabato 17 aprile 2010

Non nominare la mafia


http://www.youtube.com/watch?v=NMChKrsDFIM

Un serio governo nel nostro Paese dovrebbe impegnarsi ad avviare una vera e propria rivoluzione culturale dove ormai la mafia ha praticamente scavalcato lo Stato e controlla ogni cosa.
Invece no, per il nostro premier la mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo "ma è quella più conosciuta anche per i film e le fiction che ne hanno parlato, come le serie della Piovra e la letteratura, Gomorra e tutto il resto".
La colpa è di chi ne parla quindi.
L'invito a tacere rivolto a Saviano, vista la situazione pare una condanna a morte. Se lo Stato crede che personalità di quel genere non vadano difese, ma offese, significa che l'omertà viene elevata a valore anche da chi dovrebbe contrastare il mondo mafioso.
Posso dire che queste parole mi fanno schifo a tal punto da vergognarmi di essere italiano, o in questo modo istigo all'odio?

Intanto a Palermo il procuratore Nino Gatti al processo d'appello chiede due anni di condanna in più per Marcello Dell'Utri (11 anni e non 9 come stabilito in primo grado), in quanto "l'imputato è stato al servizio dell'organizzazione mafiosa per oltre un trentennio". Neanche questo si può dire?

Fonte:Il Popolo Sovrano
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