BRINDISI - «Quella frana che il governo fa finta di non vedere è una vergona per un Paese che al Nord viaggia con l'Alta velocità. Una vergona che ora la Puglia non intende più sopportare». A dirlo è il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, che avverte: «Non possiamo più aspettare che il governo - dopo quattro settimane di silenzio e di disagi senza precedenti per i passeggeri costretti a viaggi da incubo in treno - si decida ad intervenire per risolvere il gravissimo isolamento che sta mettendo in ginocchio l'economia di una intera regione a causa di una frana».
E annuncia: “Se Maometto (Palazzo Chigi) non va alla montagna, il problema della montagna crollata sui binari che isola la Puglia lo porteremo allora a Palazzo Chigi".
Per sollecitare una risposta urgente, il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese annuncia di voler organizzare una manifestazione di protesta sul luogo della frana, in località Montaguto (provincia di Avellino) insieme ad altri rappresentanti istituzionali pugliesi. Se entro martedì non ci sarà alcuna risposta, alcuni pullman partiranno alla volta della Campania.
«Non andremo via da quel posto - dice Ferrarese - fino a quando il governo non avrà fornito una risposta precisa sui tempi e le modalità di intervento che possano consentire di nuovo alla Puglia di essere collegata con la
Capitale».
«Il governo e la Protezione civile - continua Ferrarese - devono comunicare chiaramente le azioni concrete, gli interventi e i tempi necessari per liberare la Puglia da una situazione di isolamento che non ha precedenti nella storia di questo Paese dai tempi della Seconda Guerra mondiale. I dettagli dell'intera manifestazione saranno resi noti nelle prossime ore.
«Non è possibile - dice ancora Ferrarese - che Trenitalia dopo quattro settimane continui a rispondere alle richieste dei viaggiatori di una riduzione delle tariffe o di un rimborso pari ai disagi subiti, trincerandosi dietro presunte perdite subite a sua volta dall'azienda».
«Nessuno - continua il presidente della Provincia di Brindisi - ha mai fatto i conti in tasca a Trenitalia sugli utili che l'azienda incassa sulle tratte ad alto rendimento. Ci sembra offensivo che adesso essa giustifichi i mancati rimborsi con una presunta perdita subita a sua volta per la frana. I passeggeri non sono azionisti di Trenitalia, sono solo degli utenti che nel momento in cui il servizio non funziona è giusto che vengano risarciti, come accade per qualsiasi prestazione di servizi».
Fonte:La Gazzetta del Mezzogiorno
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