mercoledì 3 marzo 2010

Rete dei Cittadini : Regionali Lazio «Noi avevamo consegnato già venerdì»




Marzia Marzoli è ancora frastornata. Ha appena appreso la notizia che, alle prossime Regionali, potrebbe essere lei l'unica sfidante di Emma Bonino nel Lazio. Romana, 44 anni il prossimo luglio, Marzoli è la candidata governatore della «Rete dei cittadini» una lista civica nata «dalla mobilitazione di elettori che non si sentivano rappresentati da alcun partito». «Una lista civica senza mezzi e senza santi in Paradiso - racconta - che, armati di umiltà, hanno dato una lezione a tutti». «È bello - prosegue - che i cittadini abbiano dimostrato di saper fare le cose. È stato un lavoro ciclopico iniziato l'anno scorso. Abbiamo raccolto quasi 5000 firme con l'autenticatore sempre presente. Abbiamo fatto tutto da soli e non ci spiegavamo perché solo noi avevamo questo problema». E invece, alla fine, si è scoperto che il problema era di tutti. Soprattutto del Pdl che ora rischia l'esclusione. «Saranno i giudici a decidere - commenta -. Non so come andrà a finire. Certo, noi venerdì mattina alle 9 eravamo in tribunale, non abbiamo aspettato sabato. La nostra è una bella favola, è come un sogno».
Nic. Imb.

Fonte: Il Tempo del 03/03/2010
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Marzia Marzoli è ancora frastornata. Ha appena appreso la notizia che, alle prossime Regionali, potrebbe essere lei l'unica sfidante di Emma Bonino nel Lazio. Romana, 44 anni il prossimo luglio, Marzoli è la candidata governatore della «Rete dei cittadini» una lista civica nata «dalla mobilitazione di elettori che non si sentivano rappresentati da alcun partito». «Una lista civica senza mezzi e senza santi in Paradiso - racconta - che, armati di umiltà, hanno dato una lezione a tutti». «È bello - prosegue - che i cittadini abbiano dimostrato di saper fare le cose. È stato un lavoro ciclopico iniziato l'anno scorso. Abbiamo raccolto quasi 5000 firme con l'autenticatore sempre presente. Abbiamo fatto tutto da soli e non ci spiegavamo perché solo noi avevamo questo problema». E invece, alla fine, si è scoperto che il problema era di tutti. Soprattutto del Pdl che ora rischia l'esclusione. «Saranno i giudici a decidere - commenta -. Non so come andrà a finire. Certo, noi venerdì mattina alle 9 eravamo in tribunale, non abbiamo aspettato sabato. La nostra è una bella favola, è come un sogno».
Nic. Imb.

Fonte: Il Tempo del 03/03/2010
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