domenica 28 febbraio 2010

La Corte dei Conti: Campania, crisi nera tra debiti, sanità e rifiuti


Nessun ”miglioramento apparente” nel campo della sanita’ campana. A sottolinearlo e’ Arturo Martucci di Scarfizzi, procuratore regionale della sezione campana della Corte dei Conti, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, oggi a Napoli. ”Dai tavoli tecnici e cioe’ da tutti cio’ che per noi significa monitoraggio – ha detto – abbiamo rilevato cifre sempre in peggioramento. Con il commissariamento della sanita’, ci saremmo aspettati una situazione migliore”. ” Si puo’ dire – ha aggiunto – che c’e’ un miglioramento per gli ultimi provvedimenti, ma assistiamo a un continuo vaniloquio normativo che non corrisponde ai fatti. Purtroppo non si vedono cambiamenti di rotta”.

Nella relazione, il procuratore regionale ripercorre anche le tappe che, dopo il commissariamento, la Regione ha fatto per chiederne la sospensione, vantando anche un credito nei confronti dello Stato. ”Il Piano di rientro, intervenuto nel 2007 e il mutuo con lo Stato di circa 1.180.000 di euro, contratto all’inizio del 2008 – si legge nella relazione – sono operazioni concepite perche’ il debito non solo non era stato estinto con l’operazione di cartolarizzazione gestita da Soresa, ma continuava a crescere”. Un’operazione finanziaria, la cartolarizzazione, che ”potrebbe dirsi di finanza creativa” e che avrebbe dovuto porre rimedio, in qualche misura, ai ritardi nei pagamenti dei fornitori. ”Se pure si fosse pensato a un effetto risolutivo di questa operazione – ha precisato – quest’effetto e’ stato in parte vanificato dalla non completa utilizzazione dei fondi messi a disposizione dalle banche finanziatrici”. Un quadro che, ha concluso, ”evidenzia carenze e insufficienze dell’operazione di cartolarizzazione”.

Nel mirino della Corte dei Conti anche le partecipate, cosiddette societa’ miste, che risultano ”malgovernate”. Su di esse ha lanciato pesanti accuse Michael Sciascia, presidente facente funzioni della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, secondo cui ”le societa’ partecipate mancano di ogni controllo e coordinamento da parte degli enti territoriali”.
Non solo: ”I soggetti incaricati della gestione seguono logiche e decisioni che non rienrano in – peraltro spesso inesistenti – scelte pianificate di politica finanziaria”.

Sul fronte dei rifiuti Napoli non e’ l’unica a restare lontana non solo dal 25% di differenziata (traguardo fissato per il 2009) attestandosi a poco piu’ del 21% (dato registrato nel settembre scorso) ma ancor piu’ dal 35 % fissato (traguardo fissato per il 31 dicembre del 2010. Come il capoluogo di regione, infatti, si trova il 50% dei comuni campani. Tantissimi i sindaci che non hanno avviato e realizzato ativia’ di differenziata, compio di propria competenza, su cui risultano sotanzialmente inadempienti sia la Regione che il Governo, nonostante le richiese di scioglimento previste dal decreto sui rifiuti ed avanzate da Bertolaso.

Fra gli sprechi, soprattutto di consulenze, registrati dalla relazione della Corte dei Conti balza agli occhi il caso di un dirigene del Comune di Nola (Napoli) che ha liquidato a se stesso ed a propri familiari una parcella di 700mila euro. Altro buco profondo e’ quello dei debiti fuori bilancio, valutato tra i 180 ed i 200 milioni di euro, intesi complessivamente su tutti i comuni campani. Soldi che non si sa come recuperare. Nel corso del 2009 la Core ha emesso sentenze che mettono sotto accusa gli appalti di lavori e servizi pubblici, ii finanziamenti europei ( spesso destinati ad iniziative fittizie ed otenuti attraverso falsificazioni documentali, in unquadro di scarsi conrolli, di inefficenza e di connivenza).

Fonte:Napolionline
.
Leggi tutto »

Nessun ”miglioramento apparente” nel campo della sanita’ campana. A sottolinearlo e’ Arturo Martucci di Scarfizzi, procuratore regionale della sezione campana della Corte dei Conti, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, oggi a Napoli. ”Dai tavoli tecnici e cioe’ da tutti cio’ che per noi significa monitoraggio – ha detto – abbiamo rilevato cifre sempre in peggioramento. Con il commissariamento della sanita’, ci saremmo aspettati una situazione migliore”. ” Si puo’ dire – ha aggiunto – che c’e’ un miglioramento per gli ultimi provvedimenti, ma assistiamo a un continuo vaniloquio normativo che non corrisponde ai fatti. Purtroppo non si vedono cambiamenti di rotta”.

Nella relazione, il procuratore regionale ripercorre anche le tappe che, dopo il commissariamento, la Regione ha fatto per chiederne la sospensione, vantando anche un credito nei confronti dello Stato. ”Il Piano di rientro, intervenuto nel 2007 e il mutuo con lo Stato di circa 1.180.000 di euro, contratto all’inizio del 2008 – si legge nella relazione – sono operazioni concepite perche’ il debito non solo non era stato estinto con l’operazione di cartolarizzazione gestita da Soresa, ma continuava a crescere”. Un’operazione finanziaria, la cartolarizzazione, che ”potrebbe dirsi di finanza creativa” e che avrebbe dovuto porre rimedio, in qualche misura, ai ritardi nei pagamenti dei fornitori. ”Se pure si fosse pensato a un effetto risolutivo di questa operazione – ha precisato – quest’effetto e’ stato in parte vanificato dalla non completa utilizzazione dei fondi messi a disposizione dalle banche finanziatrici”. Un quadro che, ha concluso, ”evidenzia carenze e insufficienze dell’operazione di cartolarizzazione”.

Nel mirino della Corte dei Conti anche le partecipate, cosiddette societa’ miste, che risultano ”malgovernate”. Su di esse ha lanciato pesanti accuse Michael Sciascia, presidente facente funzioni della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, secondo cui ”le societa’ partecipate mancano di ogni controllo e coordinamento da parte degli enti territoriali”.
Non solo: ”I soggetti incaricati della gestione seguono logiche e decisioni che non rienrano in – peraltro spesso inesistenti – scelte pianificate di politica finanziaria”.

Sul fronte dei rifiuti Napoli non e’ l’unica a restare lontana non solo dal 25% di differenziata (traguardo fissato per il 2009) attestandosi a poco piu’ del 21% (dato registrato nel settembre scorso) ma ancor piu’ dal 35 % fissato (traguardo fissato per il 31 dicembre del 2010. Come il capoluogo di regione, infatti, si trova il 50% dei comuni campani. Tantissimi i sindaci che non hanno avviato e realizzato ativia’ di differenziata, compio di propria competenza, su cui risultano sotanzialmente inadempienti sia la Regione che il Governo, nonostante le richiese di scioglimento previste dal decreto sui rifiuti ed avanzate da Bertolaso.

Fra gli sprechi, soprattutto di consulenze, registrati dalla relazione della Corte dei Conti balza agli occhi il caso di un dirigene del Comune di Nola (Napoli) che ha liquidato a se stesso ed a propri familiari una parcella di 700mila euro. Altro buco profondo e’ quello dei debiti fuori bilancio, valutato tra i 180 ed i 200 milioni di euro, intesi complessivamente su tutti i comuni campani. Soldi che non si sa come recuperare. Nel corso del 2009 la Core ha emesso sentenze che mettono sotto accusa gli appalti di lavori e servizi pubblici, ii finanziamenti europei ( spesso destinati ad iniziative fittizie ed otenuti attraverso falsificazioni documentali, in unquadro di scarsi conrolli, di inefficenza e di connivenza).

Fonte:Napolionline
.

Nessun commento:

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India