Le aspre discussioni per i posti causano un danno grottesco alla candidata della compagine berlusconiana, che potrebbe essere esclusa dalla corsa alla presidenza della Regione.
Di Giovanni Palombo
Strilli, spintoni, carabinieri schierati a separare le opposte fazioni, alcuni esponenti radicali si sono sdraiati in terra per impedire simbolicamente che i delegati del Pdl potessero consegnare le liste fuori dai tempi prescritti dalla legge. Un teatrino, l’ennesimo, che squalifica ancor di piu’ questi mestieranti della politica che fanno dell’improvvisazione e del pressappochismo la loro vera bandiera e identita’. Alle ore 12 di oggi sabato 27 febbraio scadeva il termine per la presentazione delle liste per i partiti che intendono contendersi la presidenza della Regione Lazio. ”Assolutamente fiduciosi” che la situazione possa appianarsi, perché ”non c’è nessun motivo per escluderci”, ma allo stato dei fatti la lista del Pdl per le regionali nel Lazio ”è fuori”. Ignazio Abrignani, responsabile elettorale del Pdl, annuncia di aver presentato ricorso al presidente dell’ufficio centrale circoscrizionale per il mancato deposito della lista.
ROBA DA LEGULEI - Sara’ questa materia per gli avvocati che si divertiranno a spaccare il capello ma, per il cittadino normale, quello che quando sta in coda all’ufficio postale e se sgarra di un minuto non ha diritto di replica ne’ di scorciatoie e corsie preferenziali, quanto accaduto oggi assume un sapore grottesco ed umiliante a prescindere da come andra’ a finire. Le liste del PdL non erano pronte e non sono state preparate prima a causa di un serrato mercanteggiamento durato fino all’ultimo minuto. E’ la spartizione del potere cio’ che ha impedito ai pdiellini di presentarsi in tempo per gli adempimenti burocratici. Ancora ieri e questa notte si sono succeduti incontri e scontri al calor bianco per i posti nel listino della Polverini. Storace, che puntava ad una rappresentanza per il suo partito nel listino protetto, e’ stato segato senza troppi complimenti e si e’ provveduto ad arruolare al suo posto Alessandra Mandarelli assessore della giunta Marrazzo.
“La Mandarelli si e’ distinta per aver affossato la carta senior -provvedimento di tutela sociale istituito proprio dalla giunta Storace- e ora la Polverini la fa entrare nella sua lista in pompa magna e in spregio ad ogni coerenza verso gli elettori” e’ questo quanto si mugugna nelle file a destra del PdL.
DALLA PADELLA ALLA BRACE - La legge e’ chiara e le ore 12 sono il termine ultimo per la presentazione delle liste, non ci sono ne’ se ne’ ma e, anche se il ricorso dovesse essere in qualche modo accolto, la brutta figura e’ assicurata. “il PdL e’ il partito di quelli che parcheggiano in seconda fila, di quelli che entrano dalle porte laterali in barba agli altri che stanno alle regole e alla legge” commentano esponenti radicali. La querelle e’ destinata ad incendiare i prossimi giorni di campagna elettorale ma se anche la lista del PdL dovesse essere ricusata, poco male, agli elettori non resterebbe che votare Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova che, a differenza della Polverini, si sa bene da che parte stia.
Fonte:Giornalettismo
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2 commenti:
«chi e causa del suo mal pianga sé stesso»
chi ha obbligato i funzionari di quel partito a ridursi all'ultimo minuto, restare esclusi e coprirsi di ridicolo oltre i limiti del grottesco ? se non riescono neppure a rispttare una semplice scadenza figuriamoci gli sconquassi di cui sarebbero stati capaci una volta eletti... per fortuna sono fuori e fuori, speriamo, rimarranno. comunque non lo credo, di sicuro riusciranno a stuprare la legge ed il buon senso per rimediare alle loro colpe e deficienze.
bene hanno fatto i radicali a pretendere l'osservanza delle leggi: rispettare le regole non é facoltativo... questi pidiellini sono peggio degli anarchici.
hanno di peggio rispetto agli anarchici che loro sono anarchici solo per quel che riguarda i propri doveri, invece con gli altri sono fiscali e se la tirano da paladini della legalitá.
se in questa ridicola situazione ci si fosse trovato un avversario, mettiamo l'IdV , di certo sarebbero stati di opinione esattamente contraria. ma loro sono i cocchi di mamma ai quali tutto é dovuto, massimamente insofferenti di ogni responsabilitá per quanto piccola e doverosa e sempre pronti a denunciare inesistenti complotti per coprire delitti ed incapacitá totale.
Vedrà che "aggiusteranno" tutto"....infatti , come diceva Cavour, in Italia le leggi per i nemici si applicano mentre per gli amici si interpretano...il ns. partito stà partecipando alle regionali laziali collaborando con la "Rete dei Cittadini" che con tanta fatica ha raccolto e presentato correttamente le firme e le liste, ora a ruoli invertiti chi si sarebbe preoccupato dell'eventuale esclusione ...e poi dicono che la gente è stomacata dalla politica...
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