Il Guardian accusa Zaia di ...depravazione gastronomica
"Zaia? Ha commesso un mostruoso atto di tradimento nazionale".
La bacchettata, di quelle toste, al ministro Luca Zaia gliela dà niente meno che il Guardian. La versione online del quotidiano inglese mette alla gogna il nostro ministro e ritiene che quanto ha fatto sia peggio di (parole del Guardian) "un Presidente del Consiglio che si rotola con giovani donne" e degli scandali legati alla finanza, alla politica, alla giustizia che hanno (stanno) interessando il governo italiano. Per il Guardian, Zaia ha commesso il male peggiore di tutti i mali già inflitti al paese.
Cos'ha fatto Zaia per far attirarsi l'ira funesta del Guardian? Ha battezzato (lo si scriveva un paio di giorni fa) la nuova linea di hamburger Mc Italy. Questa "connivenza" tra prodotti italiani doc e la grande distribuzione Mc Donalds, secondo il media inglese, è una mossa dequalificante. Per tutta la nostra tradizione, per la nostra storia (non solo gastronomica), per la nostra identità (che si trova spesso nel cibo).
Le parole taglientissime del Guardian ovviamente hanno fatto reagire il ministro nostrano che, in una lettera aperta al direttore del Guardian, accusa "certa stampa e certa politica" di "involgarimento".
“La sinistra e i suoi megafoni – scrive il ministro - continuano ad abbaiare alla Luna, sempre più lontani dai problemi reali e rinchiusi nella loro sterile ortodossia morale, che soffoca qualunque tipo di sviluppo, che impedisce loro di avere una visione chiara e trasparente della realtà. Vogliamo dare a questa sinistra una cattiva notizia: Stalin è morto. E non ha mai frequentato McDonald’s”. “Lo fanno invece – continua Zaia - milioni di ragazzi europei. E milioni di agricoltori europei soffrono la più grave crisi economica dopo il ’29. L’operazione McItaly porta nelle tasche di quelli italiani, ogni mese, tre milioni e 448 mila euro di reddito aggiuntivo. E consente a chi frequenta McDonald’s di scegliere un panino sano, fatto con prodotti Made in Italy DOP e IGP”. “Speriamo che questo li conquisti – conclude il Ministro Zaia - e ci aiuti a convincerli ad abbandonare il junk food in favore di una alimentazione più sana. Siamo convinti di riuscirci. Poi, come i Gesuiti, proveremo anche a ‘convertire gli infedeli’ di sinistra, che mai si sono sporcati le scarpe di terra e che nei supermercati, dopo una quotidiana filippica contro chi vuol fare della qualità un diritto di tutti e non un lusso di pochi, si dirigono direttamente nel reparto Organic Food, con il portafogli gonfio e la coscienza leggera”.
Insomma, per Zaia, il panino è un pretesto politico creato dagli "infedeli di sinistra" per dare addosso a lui, alla sua politica, al governo italiano. E il ministro, di solito così pacato, in questo intervento (tirando fuori addirittura Stalin!) sembra mutuare un po' il lessico del suo presidente del consiglio che ama far riferimento al comunismo quando si sente punzecchiato. Mah! Che il Guardian abbia ferito davvero Zaia?
Fonte:Oggi Treviso
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