NAPOLI – Allarme usura nel mezzogiorno. “Nel 2010 si sta diffondendo l'usura nel mezzogiorno a seguito della grave situazione di difficolta' economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese. Il sovra indebitamento delle famiglie del mezzogiorno, nel 2009, è cresciuto del 118,5%, rispetto al 2008 e l’usura è aumentata del 91,7%”. Lo rilevano i dati statistici resi noti oggi da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani che con Lo Sportello Antiusura monitora costantemente il fenomeno del sovra indebitamento delle famiglie e delle piccole imprese in Italia.
“Nel mezzogiorno sono a rischio d’usura 574.000 famiglie e 643.000 piccoli imprenditori- afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani –Il debito medio delle famiglie meridionali ha raggiunto la cifra di 29.800 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 48.700 euro”.
“Al primo posto delle regioni maggiormente esposte all’usura – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani – troviamo la Sicilia, seguita dalla Campania, Puglia, Calabria, Basilicata ed il Molise”
''La crisi economica del mezzogiorno, la impossibilità di accesso al credito bancario, il fisco iniquo, il proliferare del gioco d’azzardo legalizzato, la crescita delle scommesse sportive ed il boom delle carte di credito revolving, con tassi del 25,46%, – continua Carlomagno – stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese meridionali nelle mani di spregiudicati usurai”.
''I dati statistici – conclude Carlomagno - confermano che il fenomeno sta aumentando, e l’apice sarà raggiunto nel prossimo luglio, presumibilmente in concomitanza con il pagamento delle imposte, grazie anche al saldo IRPEF maggiorato del 20%, a causa del taglio dell’acconto dell’imposta di novembre, effettuato solo per spingere il consumo. In passato, ogni qual volta l'economia ha segnato brusche frenate, l'usura ha subito delle forti crescite. Ora c'e' un ulteriore problema: oltre la poca propensione alla elargizione del credito associata a commissioni insopportabili applicate dalle banche e dalle esattorie, si sta registrando una aggressione, specialmente nel mezzogiorno, al patrimonio familiare da parte del fisco, sia direttamente mediante accertamenti da capogiro e riscossione coattiva, che indirettamente attraverso l’uso spregiudicato delle scommesse legalizzate, costringendo numerose famiglie monoreddito a richiedere prestiti”.
Contribuenti.it chiede al governo uno stanziamento straordinario di 10 miliardi di euro a favore del Sud, per fermare il proliferarsi dell’usura e rilanciare l’economia attraverso il microcredito sociale.
L’Ufficio Stampa
FONTE: Contribuenti.it
“Nel mezzogiorno sono a rischio d’usura 574.000 famiglie e 643.000 piccoli imprenditori- afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani –Il debito medio delle famiglie meridionali ha raggiunto la cifra di 29.800 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 48.700 euro”.
“Al primo posto delle regioni maggiormente esposte all’usura – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani – troviamo la Sicilia, seguita dalla Campania, Puglia, Calabria, Basilicata ed il Molise”
''La crisi economica del mezzogiorno, la impossibilità di accesso al credito bancario, il fisco iniquo, il proliferare del gioco d’azzardo legalizzato, la crescita delle scommesse sportive ed il boom delle carte di credito revolving, con tassi del 25,46%, – continua Carlomagno – stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese meridionali nelle mani di spregiudicati usurai”.
''I dati statistici – conclude Carlomagno - confermano che il fenomeno sta aumentando, e l’apice sarà raggiunto nel prossimo luglio, presumibilmente in concomitanza con il pagamento delle imposte, grazie anche al saldo IRPEF maggiorato del 20%, a causa del taglio dell’acconto dell’imposta di novembre, effettuato solo per spingere il consumo. In passato, ogni qual volta l'economia ha segnato brusche frenate, l'usura ha subito delle forti crescite. Ora c'e' un ulteriore problema: oltre la poca propensione alla elargizione del credito associata a commissioni insopportabili applicate dalle banche e dalle esattorie, si sta registrando una aggressione, specialmente nel mezzogiorno, al patrimonio familiare da parte del fisco, sia direttamente mediante accertamenti da capogiro e riscossione coattiva, che indirettamente attraverso l’uso spregiudicato delle scommesse legalizzate, costringendo numerose famiglie monoreddito a richiedere prestiti”.
Contribuenti.it chiede al governo uno stanziamento straordinario di 10 miliardi di euro a favore del Sud, per fermare il proliferarsi dell’usura e rilanciare l’economia attraverso il microcredito sociale.
L’Ufficio Stampa
FONTE: Contribuenti.it
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