Di Pietro Salvato
L’anno nuovo si presenta subito caldo, almeno sul fronte dei prezzi. Dal primo gennaio 2010 si annunciano aumenti generalizzati di prezzi e tariffe. Una spirale inflativa che potrebbe gravare non poco sulle spalle di molte famiglie italiane.
Procediamo con ordine. Partiamo dall’ultimo giorno del 2009, quello dedicato al tradizionale cenone di San Silvestro o al veglione. Secondo un’indagine dell’Adoc, a San Silvestro aumentano i consumatori che saluteranno l’anno nuovo negli agriturismi e a casa propria. Viceversa risultano in calo veglioni e cene fuori, i cui costi, peraltro, sono cresciuti in media del 4%. “I rincari dei costi dei veglioni, +4,1%, e dei cenoni nei ristoranti, +3,8%, spingono i consumatori a rifugiarsi dentro casa o a preferire gli agriturismi, le cui presenze quest’anno cresceranno del 2% - ha dichiarato Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – favoriti dal fatto che il costo, quest’anno di 130 euro a persona, è distribuito su tre giorni, e allo stesso tempo è un mini viaggio. Cresce anche il numero di quanti passeranno il Capodanno a casa (+3%), per un totale del 37%, economicamente più abbordabile del ristorante, dato che si spenderanno in media 158 euro per una tavolata di 8 persone. Praticamente 20 euro per persona, contro i 109 euro medi di spesa in un locale”. In particolare, festeggiare in un agriturismo costerà 133 euro a persona (costava 130 euro nel 2008) con un incremento quindi del 2,3%. Per un veglione si pagherà, mediamente, a testa 151 euro (contro i 145 euro del 2008) con un aumento del +4,1%. Il tradizionale cenone a casa (per 8 persone) invece costerà 158 euro (contro 155 euro dell’anno scorso) con una crescita del +1,9%; infine, per un cenone fuori i prezzi ammontano a 109 euro a testa (erano 105 nel 2008) con un aumento del 3,8%. Tutti aumenti, come si vede, ben più alti del tasso d’inflazione, oggi inferiore al mezzo punto percentuale. Gli stessi generi alimentari, tipici del cenone segnano un brusco rialzo. A subire variazioni di prezzo sono soprattutto i dolci tipici del periodo natalizio e il pesce. Confrontando i prezzi dei principali prodotti del cenone, con quelli di fine 2008, negli stessi punti vendita (Pam, Panorama, Giesse, Coop), e al netto delle offerte, risultano rincarati tortellini, agnolotti e pasta all’uovo (+2.50%, in media), panettone (+19%), pandoro (+16%), torrone (+4.30%), spumante dolce (+14%) e brut (+3%).
ANNO NUOVO, STORIA VECCHIA – Appena le lancette dell’orologio segneranno la mezzanotte scatteranno, inoltre, gli “adeguamenti” delle tariffe di pedaggio autostradale delle società concessionarie. Gli aumenti variano tra lo 0,74% della Centropadane al 15,83% della Novara est-Milano. Questo, infatti, prevedono i decreti di concerto dei ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze che, sulla base dell’istruttoria condotta dall’Anas, hanno stabilito il livello degli aumenti tariffari. Ma per le varie associazioni di consumatori questi rincari sono inaccettabili. L’Anas, dal canto suo, sostiene di aver “tenuto conto per ciascuna società concessionaria dei nuovi investimenti “programmati” e per la manutenzione della rete”. In particolare, gli aumenti risultano del 2,40% per Autostrade per l’Italia, la concessionaria (gruppo Atlantia) che gestisce la principale rete autostradale italiana. Questi gli altri aumenti: Ativa 6,23%; Autostrada del Brennero 1,60%; Brescia-Padova 6,56%; Centropadane 0,74%; CISA 1,76%; Fiori S.p.A. 1,15%; Milano Serravalle Milano Tangenziali 1,41%; Tangenziale di Napoli 2,17%; Rav 0,94%; Salt 1,50%; Sat 2,11%; Autostrade Meridionali 1,43%; Satap tronco A4 (Novara Est-Milano 15,83%; Torino-Novara Est 15,29%); Satap tronco A21 9,70%; Sav (Autostrada 1,36%; Raccordo Gran S. Bernardo 1,04%); Sitaf 2,35%; Torino-Savona 1,47%. Anche in questo caso, aumenti ben più alti del tasso d’inflazione che, di conseguenza, è facile immaginare segnerà un nuovo aumento nella prossima rilevazione di gennaio 2010. Le associazioni dei consumatori, come detto, hanno bollano i rincari annunciati come “l’ennesimo via libera del governo ad aumenti del tutto ingiustificati, che vanno ad aggiungersi a quelli scattati nel maggio scorso, e che contribuiranno ad aggravare ulteriormente le condizioni delle famiglie già duramente provate da una terribile annata all’insegna della crisi”.
IL CARO PIENO - Non solo, proprio in queste ore scatterà anche un ulteriore rincaro della benzina. “Dopo il forte balzo in avanti deciso ieri da Agip, oggi tutte le altre compagnie si adeguano posizionandosi intorno a 1,325 euro/litro sulla benzina e a 1,169 euro/litro sul gasolio. E la tendenza all’aumento, almeno sul mercato dei prodotti raffinati del Mediterraneo, non si è ancora esaurita”, rileva la Staffetta Quotidiana (quotidiano delle fonti di energia) che rileva i prezzi dei carburanti e la quale sottolinea che “si è registrata una nuova chiusura in forte rialzo che lascia aperta la possibilità di nuovi rincari a cavallo di Capodanno”. La benzina è aumentata tra i 10 e i 16 millesimi e il gasolio tra i 5 e i 20. “L’allineamento tra le diverse compagnie è quasi perfetto, fatta eccezione per Shell (1,337/litro la verde e 1,182/litro il gasolio) ed Erg, (rispettivamente 1,319 e 1,164/litro)”.
PIÙ TASSE PER TUTTI – Dulcis in fundo (si fa per dire), nel 2010 le famiglie italiane si ritroveranno in tasca circa 600 euro in meno per colpa di rincari, balzelli e nuove spese. L’allarme arriva dalle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori che puntano il dito anche sulla Finanziariam recentemente licenziata dal Parlamento. “Non è vero – dicono i presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – che non contiene nuove tasse. Ma anzi prevede misure che costeranno alle famiglie 120 euro in più all’anno. Senza contare gli aumenti di gas, carburanti, mutui e biglietti ferroviari”Fonte:Giornalettismo
.
Nessun commento:
Posta un commento