martedì 1 dicembre 2009

Villa Reale, Raimondi: "Ci finanzieremo anche con i danni pagati dai Savoia" - Ennesimo grande segnale dalla Giunta della città martire di Gaeta.



A nome del partito del Sud un grazie di cuore al Sindaco meridionalista Antonio Raimondi per questo ennesimo contributo alla causa della rinascita del Sud.




Gaeta: Poter entrare e visitare il complesso della Villa Reale ed annesso giardino, un ambiente suggestivo ed intriso di storia patria, mai aperto al pubblico ed in questa occasione solo alla stampa, è un qualcosa che offre emozioni e sensazioni particolari.
La struttura, impropriamente detto Orto Botanico, venne ideata nella metà dell'Ottocento dal re Ferdinando II di Borbone, che la fece costruire con la porta d'ingresso sulla via Angioina.
Da evidenziare che Maria Sofia di Baviera e Francesco II dimorarono lì per tutto il periodo dell'assedio di Gaeta.
Originariamente l'intero complesso comprendeva Palazzo La Riccia, sito in via Annunziata e l'ex Casina adibita fino a qualche decina di anni fa ad alloggio del Comando della Brigata dell'Esercito.
Ad aprire simbolicamente il cancelletto è stato proprio il Sindaco Antonio Raimondi, visibilmente soddisfatto "Stiamo portando avanti in maniera molto decisa un'opera di sdemanializzazione della città, un punto qualificante del nostro programma di governo. Voglio ringraziare la Regione Lazio, in particolare il dott. Raniero De Filippis, e naturalmente il Parco Riviera di Ulisse, che sarà il gestore di questo enorme complesso. E proprio con tali nostri interlocutori tra non molto ci ritroveremo per decidere in merito all'utilizzo di questo grande contenitore. Sottolineo che i beni stanno passando dal demanio dello stato alla Regione Lazio in maniera gratuita.




Altri siti come Casa Tosti e l'ex Caserma Vittorio Emanuele, vale a dire il monastero di san Domenico, prossimamente, penso febbraio- marzo 2010, passeranno alla Regione e quindi verranno dati in uso al Comune di Gaeta. In passato è mancata una visione d'insieme dei vari interventi che si sono fatti, ora ad esempio c'è un'osmosi fra gli interventi per quanto riguarda questa zona. Voi pensate cosa possa significare una SS. Annunziata ristrutturata, riasfaltare e illuminare via Begani, Via Angioina fino alla parte alta, e da qui poi si entra nell'area naturalistica del Parco...

Voglio inoltre informarvi che noi in occasione del 150° dell' Unità d'Italia, oltre alla richiesta di inserire Gaeta tra le città sede di cerimonie ed eventi a livello nazionale, stavamo lavorando ad una legge regionale ad hoc, che consentisse di avere dei fondi da utilizzare per le celebrazioni ma anche da impegnare per la ristrutturazione dei beni ceduti a noi dal demanio. Purtroppo, considerate le note vicende della Regione, riavanzeremo la proposta alla prossima giunta regionale, qualunque essa sia, di centrosinistra o di centrodestra."




Probabilmente, considerato il luogo, Raimondi ritiene (chissà però con quanta convinzione) che si possa anche far cassa con i danni da chiedere ai Savoia
"Non dimentichiamo che noi abbiamo sempre in piedi la causa da intentare contro i Savoia. Certo sono quelle cose che potrebbero andare per le lunghe e non aver mai luce." E sulla posizione della sua amministrazione appare deciso "In giunta abbiamo qualche estremismo, mi riferisco a Ciano segretario del Partito del Sud. Ma l' intento nostro è chiaro: in occasione del 150 anniversario dell'Unità d'Italia vogliamo che si riconosca almeno moralmente che la questione meridionale è nata il 13 febbraio 1861".



Raggiante per il risultato ottenuto dal Parco Regionale Riviera di Ulisse è il commissario dello stesso ente, la dottoressa Erminia Cicione
"Ricordo che l'orto botanico, annesso alla Casina Reale fu regalato dai Borboni alla città di Gaeta. E noi unitamente all'Amministrazione comunale vogliamo fare in modo che una volta riqualificato, i cittadini possano usufruirne. Per quanto riguarda la Villa Reale abbiamo un finanziamento della Regione Lazio, 150.000 euro per le prime opere di sistemazione, quindi pensiamo entro la fine dell'anno di appaltare i lavori. E comunque io ho notato che l'impegno, la determinazione a fare le cose, poi ti consentono anche di trovare le risorse. A riguardo noi vorremmo cercare di utilizzare le risorse che saranno a disposizione per i festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Questo potrebbe essere anche un altro filone interessante sia per il turismo storico e culturale ma anche per poter avere fondi a disposizione da spendere per il bene appena acquisito".



Continua dunque l'opera di restituzione dei beni demaniali alla città di Gaeta, che così poco alla volta si riappropria di ciò che le appartiene.



AIG- Agenzia d'Informazione Gaeta



Fonte: TeleFree
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A nome del partito del Sud un grazie di cuore al Sindaco meridionalista Antonio Raimondi per questo ennesimo contributo alla causa della rinascita del Sud.




Gaeta: Poter entrare e visitare il complesso della Villa Reale ed annesso giardino, un ambiente suggestivo ed intriso di storia patria, mai aperto al pubblico ed in questa occasione solo alla stampa, è un qualcosa che offre emozioni e sensazioni particolari.
La struttura, impropriamente detto Orto Botanico, venne ideata nella metà dell'Ottocento dal re Ferdinando II di Borbone, che la fece costruire con la porta d'ingresso sulla via Angioina.
Da evidenziare che Maria Sofia di Baviera e Francesco II dimorarono lì per tutto il periodo dell'assedio di Gaeta.
Originariamente l'intero complesso comprendeva Palazzo La Riccia, sito in via Annunziata e l'ex Casina adibita fino a qualche decina di anni fa ad alloggio del Comando della Brigata dell'Esercito.
Ad aprire simbolicamente il cancelletto è stato proprio il Sindaco Antonio Raimondi, visibilmente soddisfatto "Stiamo portando avanti in maniera molto decisa un'opera di sdemanializzazione della città, un punto qualificante del nostro programma di governo. Voglio ringraziare la Regione Lazio, in particolare il dott. Raniero De Filippis, e naturalmente il Parco Riviera di Ulisse, che sarà il gestore di questo enorme complesso. E proprio con tali nostri interlocutori tra non molto ci ritroveremo per decidere in merito all'utilizzo di questo grande contenitore. Sottolineo che i beni stanno passando dal demanio dello stato alla Regione Lazio in maniera gratuita.




Altri siti come Casa Tosti e l'ex Caserma Vittorio Emanuele, vale a dire il monastero di san Domenico, prossimamente, penso febbraio- marzo 2010, passeranno alla Regione e quindi verranno dati in uso al Comune di Gaeta. In passato è mancata una visione d'insieme dei vari interventi che si sono fatti, ora ad esempio c'è un'osmosi fra gli interventi per quanto riguarda questa zona. Voi pensate cosa possa significare una SS. Annunziata ristrutturata, riasfaltare e illuminare via Begani, Via Angioina fino alla parte alta, e da qui poi si entra nell'area naturalistica del Parco...

Voglio inoltre informarvi che noi in occasione del 150° dell' Unità d'Italia, oltre alla richiesta di inserire Gaeta tra le città sede di cerimonie ed eventi a livello nazionale, stavamo lavorando ad una legge regionale ad hoc, che consentisse di avere dei fondi da utilizzare per le celebrazioni ma anche da impegnare per la ristrutturazione dei beni ceduti a noi dal demanio. Purtroppo, considerate le note vicende della Regione, riavanzeremo la proposta alla prossima giunta regionale, qualunque essa sia, di centrosinistra o di centrodestra."




Probabilmente, considerato il luogo, Raimondi ritiene (chissà però con quanta convinzione) che si possa anche far cassa con i danni da chiedere ai Savoia
"Non dimentichiamo che noi abbiamo sempre in piedi la causa da intentare contro i Savoia. Certo sono quelle cose che potrebbero andare per le lunghe e non aver mai luce." E sulla posizione della sua amministrazione appare deciso "In giunta abbiamo qualche estremismo, mi riferisco a Ciano segretario del Partito del Sud. Ma l' intento nostro è chiaro: in occasione del 150 anniversario dell'Unità d'Italia vogliamo che si riconosca almeno moralmente che la questione meridionale è nata il 13 febbraio 1861".



Raggiante per il risultato ottenuto dal Parco Regionale Riviera di Ulisse è il commissario dello stesso ente, la dottoressa Erminia Cicione
"Ricordo che l'orto botanico, annesso alla Casina Reale fu regalato dai Borboni alla città di Gaeta. E noi unitamente all'Amministrazione comunale vogliamo fare in modo che una volta riqualificato, i cittadini possano usufruirne. Per quanto riguarda la Villa Reale abbiamo un finanziamento della Regione Lazio, 150.000 euro per le prime opere di sistemazione, quindi pensiamo entro la fine dell'anno di appaltare i lavori. E comunque io ho notato che l'impegno, la determinazione a fare le cose, poi ti consentono anche di trovare le risorse. A riguardo noi vorremmo cercare di utilizzare le risorse che saranno a disposizione per i festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Questo potrebbe essere anche un altro filone interessante sia per il turismo storico e culturale ma anche per poter avere fondi a disposizione da spendere per il bene appena acquisito".



Continua dunque l'opera di restituzione dei beni demaniali alla città di Gaeta, che così poco alla volta si riappropria di ciò che le appartiene.



AIG- Agenzia d'Informazione Gaeta



Fonte: TeleFree

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