mercoledì 9 dicembre 2009

La regata strabica per il 150° anniversario dell'Unita d'Italia: Garibaldi sbarcò a…Trapani.


Degli sprechi che si stanno facendo un po’ in tutta Italia con la scusa delle manifestazioni per i centocinquanta anni di unità nazionale già sappiamo.
Renzo Carini, Sindaco di Marsala, città dei Mille, non ha voluto perdere l’occasione.

E ha chiesto al comitato promotore presso al Presidenza del Consiglio dei Ministri un milione di euro tondi tondi per completare la più classica tra le opere incompiute marsalesi: il Monumento ai Mille. I lavori per la costruzione della mastodontica opera, al centro del lungomare, furono inaugurati dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Bettino Craxi, nel luglio 1986. Craxi, fradicio di sudore in un mare di garofani rossi, pose la prima pietra. “Speriamo che non resti un’incompiuta”, si lascò sfuggire. Ci indovinò. Perché due anni dopo un solerte funzionario del demanio fermò i lavori: tutto il monumento era totalmente abusivo. Da considerare che la prima pietra fu posata nel 1986, ma che il primo progetto era del 1960…. Un progetto da lasciare a bocca aperta: “due poppe di nave, in travertino e a grandezza quasi naturale, che si fondono in una sola prua a ricordare i due bastimenti dell'impresa, il Piemonte e il Lombardo, convergenti nell'unicità del Risorgimento. Misure: 70 metri di lunghezza per 26 di larghezza. Poi un albero maestro che si innalza per 47 metri”. E le vele? “Un panneggio marmoreo di 550metri quadri. A prua, svettante per 5 metri, Giuseppe Garibaldi”. I costi, in valuta del 1984, furono di un miliardo e 200 milioni. Ma il monumento non si è fatto mai.

Altri tempi, si dirà. Oggi si tenta di più. Addirittura, di cambiare la storia.

“Navi dagli alti alberi delle scuole di marina ed i loro equipaggi seguiranno idealmente la rotta Genova-Trapani in ricordo dell'impresa di Garibaldi”. Chi parla, trionfante, è Mimmo Turano, Presidente della Provincia Regionale di Trapani. E’ sua l’idea della Garibaldi Tall Ships Regatta 2010, “il fastoso evento che celebrerà il centocinquantesimo annivesario dello sbarco dei mille a Trapani”. Peccato che, libri di storia alla mano, Garibaldi sia sbarcato a Marsala.

Ma in tempi in cui un boss mafioso diventa un eroe, può anche succedere che l’unità d’Italia anziché da Marsala, cominci a Trapani.
Cos’è la storia di fronte alla possibilità di celebrare un mega evento?
E così Turano ha stipulato un accordo contrattuale con la società inglese “Tall Ships International limited“ per il quale l’amministrazione provinciale ha stanziato, in bilancio, la somma di 400.000,00 Euro. La regata si terrà ad Aprile 2010.
Turano è lo stesso che due settimane fa, nel pieno della polemica sull’esposizione dei crocifissi, fece comprare e distribuire nelle scuole della Provincia ben 72 crocifissi, con tanto di rito di benedizione inviato alla stampa.
Insomma, è uno che sta sulla notizia.
Tant’è che è andato a presentare la regata in terra di infedeli, a Instabul, il 20 Novembre scorso in occasione della International Sail Training & Tall Ships Conference 2009.

“Non consentiremo a nessuno di offendere l’intelligenza dei marsalesi e di strumentalizzare lo sbarco di Garibaldi a Marsala che nulla – ma proprio nulla – ha a che vedere con Trapani.” Aveva tuonato così il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, appresa la notizia: "Pensavo fosse uno scherzo di carnevale, fuori stagione. Ed invece, purtroppo, no!!! L’iniziativa del Presidente della Provincia Regionale Mimmo Turano vuole forse cambiare il percorso storico che portò all’Unità d’Italia? Garibaldi, e nessuno lo può negare, è sbarcato nel porto di Marsala ed ha proseguito il suo cammino per Salemi, Vita e Calatafimi. Ed allora… mi sembra davvero assurdo programmare la “Garibaldi Cup” con base nel porto di Trapani. E non mi si venga a dire che lo si fa per i fondali perché ciò non mi sembra affatto conducibile”. “Non saremo complici di questa offesa” aveva ribadito il vicesindaco, Michele Milazzo.

Come è finita? E ‘ finita che anche il Sindaco di Marsala, per farlo stare buono, ha avuto il suo contentino, la sua regatuccia: Quarto – Marettimo – Marsala. Glielo hanno promesso. E (forse) arriva anche un milione di euro per completare il monumento ai Mille.

Le regate sono raddoppiate (anzi, diciamo che se ne fa una e mezza). E quindi anche i costi.

Con quei soldi altre cose, più civili e meno false, potevano essere fatte. Ad esempio rimuovere le colline di fanghi indegnamente buttate sul lungomare di Marsala dal cinque anni e che nessuno pensa di rimuovere. Era il 2005. Si stavano facendo in fretta e furia e con i poteri straordinari della Protezione Civile (che in Italia segue tutto, dalle regate ai terremoti) i lavori per l’escavazione del porto di Trapani in vista delle tappe siciliane dell’America’s Cup. La mania trapanese delle regate cominciò lì. I fondali a Trapani furono scavati alla perfezione. Ma i fanghi che vennero fuori dalle acque del porto furono portati, di notte, sul lungomare di Marsala. Lì stanno dal 2005. Nessuno ancora ci ha detto di chi è la colpa. Ma ci hanno messo quattro anni per fare le analisi e arrivare alla conclusione che non sono nocivi. “Ci si può piantare il basilico” ha detto il Sindaco Carini a termine delle indagini di “caratterizzazione”.

I fanghi saranno ancora lì, mentre, ad Aprile del 2010 Trapani festeggerà i suoi Mille, come in una realtà virtuale e parallela. Un sospetto viene: che si tratti di un regolamento di conti? Nel luglio scorso il Grande Oriente D'Italia ha scelto di festeggiare il 150° anniversario della fondazione del rito simbolico italiano, avvenuta a Torino l’8 ottobre 1859, proprio a Marsala. Forse qualche fratello massone trapanese è rimasto colpito nell'orgoglio. Trapani vanta una posizione di tutto rispetto nell'evoluzione della massoneria contemporanea. Nel 1986 furono individuate le logge massoniche Iside, Iside 2, Hiram, Ciullo D'Alcamo, Cafiero, Osiride oltre alla famigerata Loggia “C”. Quest'ultima entrò in funzione l'8 maggio del 1981, pochi giorni dopo la scoperta della lista degli iscritti alla P2 a Villa Wanda, residenza aretina di Licio Gelli.
La stretta appartenenza di Garibaldi alla massoneria è cosa risaputa, suggellata con la suprema carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia.

Questa potrebbe essere una spiegazione. Nel frattempo pare che alla Provincia stiano lavorando ad un’altra regata, questo volta per celebrare, nel 2014, il 70° anniversario dello sbarco degli Alleati. In Normandia? No, sempre a Trapani, naturalmente.

Fonte:Marsala.it
Segnalazione ASDS
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Degli sprechi che si stanno facendo un po’ in tutta Italia con la scusa delle manifestazioni per i centocinquanta anni di unità nazionale già sappiamo.
Renzo Carini, Sindaco di Marsala, città dei Mille, non ha voluto perdere l’occasione.

E ha chiesto al comitato promotore presso al Presidenza del Consiglio dei Ministri un milione di euro tondi tondi per completare la più classica tra le opere incompiute marsalesi: il Monumento ai Mille. I lavori per la costruzione della mastodontica opera, al centro del lungomare, furono inaugurati dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Bettino Craxi, nel luglio 1986. Craxi, fradicio di sudore in un mare di garofani rossi, pose la prima pietra. “Speriamo che non resti un’incompiuta”, si lascò sfuggire. Ci indovinò. Perché due anni dopo un solerte funzionario del demanio fermò i lavori: tutto il monumento era totalmente abusivo. Da considerare che la prima pietra fu posata nel 1986, ma che il primo progetto era del 1960…. Un progetto da lasciare a bocca aperta: “due poppe di nave, in travertino e a grandezza quasi naturale, che si fondono in una sola prua a ricordare i due bastimenti dell'impresa, il Piemonte e il Lombardo, convergenti nell'unicità del Risorgimento. Misure: 70 metri di lunghezza per 26 di larghezza. Poi un albero maestro che si innalza per 47 metri”. E le vele? “Un panneggio marmoreo di 550metri quadri. A prua, svettante per 5 metri, Giuseppe Garibaldi”. I costi, in valuta del 1984, furono di un miliardo e 200 milioni. Ma il monumento non si è fatto mai.

Altri tempi, si dirà. Oggi si tenta di più. Addirittura, di cambiare la storia.

“Navi dagli alti alberi delle scuole di marina ed i loro equipaggi seguiranno idealmente la rotta Genova-Trapani in ricordo dell'impresa di Garibaldi”. Chi parla, trionfante, è Mimmo Turano, Presidente della Provincia Regionale di Trapani. E’ sua l’idea della Garibaldi Tall Ships Regatta 2010, “il fastoso evento che celebrerà il centocinquantesimo annivesario dello sbarco dei mille a Trapani”. Peccato che, libri di storia alla mano, Garibaldi sia sbarcato a Marsala.

Ma in tempi in cui un boss mafioso diventa un eroe, può anche succedere che l’unità d’Italia anziché da Marsala, cominci a Trapani.
Cos’è la storia di fronte alla possibilità di celebrare un mega evento?
E così Turano ha stipulato un accordo contrattuale con la società inglese “Tall Ships International limited“ per il quale l’amministrazione provinciale ha stanziato, in bilancio, la somma di 400.000,00 Euro. La regata si terrà ad Aprile 2010.
Turano è lo stesso che due settimane fa, nel pieno della polemica sull’esposizione dei crocifissi, fece comprare e distribuire nelle scuole della Provincia ben 72 crocifissi, con tanto di rito di benedizione inviato alla stampa.
Insomma, è uno che sta sulla notizia.
Tant’è che è andato a presentare la regata in terra di infedeli, a Instabul, il 20 Novembre scorso in occasione della International Sail Training & Tall Ships Conference 2009.

“Non consentiremo a nessuno di offendere l’intelligenza dei marsalesi e di strumentalizzare lo sbarco di Garibaldi a Marsala che nulla – ma proprio nulla – ha a che vedere con Trapani.” Aveva tuonato così il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, appresa la notizia: "Pensavo fosse uno scherzo di carnevale, fuori stagione. Ed invece, purtroppo, no!!! L’iniziativa del Presidente della Provincia Regionale Mimmo Turano vuole forse cambiare il percorso storico che portò all’Unità d’Italia? Garibaldi, e nessuno lo può negare, è sbarcato nel porto di Marsala ed ha proseguito il suo cammino per Salemi, Vita e Calatafimi. Ed allora… mi sembra davvero assurdo programmare la “Garibaldi Cup” con base nel porto di Trapani. E non mi si venga a dire che lo si fa per i fondali perché ciò non mi sembra affatto conducibile”. “Non saremo complici di questa offesa” aveva ribadito il vicesindaco, Michele Milazzo.

Come è finita? E ‘ finita che anche il Sindaco di Marsala, per farlo stare buono, ha avuto il suo contentino, la sua regatuccia: Quarto – Marettimo – Marsala. Glielo hanno promesso. E (forse) arriva anche un milione di euro per completare il monumento ai Mille.

Le regate sono raddoppiate (anzi, diciamo che se ne fa una e mezza). E quindi anche i costi.

Con quei soldi altre cose, più civili e meno false, potevano essere fatte. Ad esempio rimuovere le colline di fanghi indegnamente buttate sul lungomare di Marsala dal cinque anni e che nessuno pensa di rimuovere. Era il 2005. Si stavano facendo in fretta e furia e con i poteri straordinari della Protezione Civile (che in Italia segue tutto, dalle regate ai terremoti) i lavori per l’escavazione del porto di Trapani in vista delle tappe siciliane dell’America’s Cup. La mania trapanese delle regate cominciò lì. I fondali a Trapani furono scavati alla perfezione. Ma i fanghi che vennero fuori dalle acque del porto furono portati, di notte, sul lungomare di Marsala. Lì stanno dal 2005. Nessuno ancora ci ha detto di chi è la colpa. Ma ci hanno messo quattro anni per fare le analisi e arrivare alla conclusione che non sono nocivi. “Ci si può piantare il basilico” ha detto il Sindaco Carini a termine delle indagini di “caratterizzazione”.

I fanghi saranno ancora lì, mentre, ad Aprile del 2010 Trapani festeggerà i suoi Mille, come in una realtà virtuale e parallela. Un sospetto viene: che si tratti di un regolamento di conti? Nel luglio scorso il Grande Oriente D'Italia ha scelto di festeggiare il 150° anniversario della fondazione del rito simbolico italiano, avvenuta a Torino l’8 ottobre 1859, proprio a Marsala. Forse qualche fratello massone trapanese è rimasto colpito nell'orgoglio. Trapani vanta una posizione di tutto rispetto nell'evoluzione della massoneria contemporanea. Nel 1986 furono individuate le logge massoniche Iside, Iside 2, Hiram, Ciullo D'Alcamo, Cafiero, Osiride oltre alla famigerata Loggia “C”. Quest'ultima entrò in funzione l'8 maggio del 1981, pochi giorni dopo la scoperta della lista degli iscritti alla P2 a Villa Wanda, residenza aretina di Licio Gelli.
La stretta appartenenza di Garibaldi alla massoneria è cosa risaputa, suggellata con la suprema carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia.

Questa potrebbe essere una spiegazione. Nel frattempo pare che alla Provincia stiano lavorando ad un’altra regata, questo volta per celebrare, nel 2014, il 70° anniversario dello sbarco degli Alleati. In Normandia? No, sempre a Trapani, naturalmente.

Fonte:Marsala.it
Segnalazione ASDS

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