L'associazione annuncia esposti a 104 procure d'Italia per "turbativa di pubblico servizio" e un ricorso collettivo contro i tagli agli organici del personale nella scuola
di SALVO INTRAVAIA
"Classi superaffollate" e il Codacons denuncia il ministro Gelmini. La notizia che quest'anno le classi italiane avrebbero avuto un maggior numero di alunni era stata anticipata qualche giorno fa da Repubblica.it.
Ma l'associazione dei consumatori guidata da Carlo Rienzi passa ai fatti. Denuncia il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e i direttori degli Usr (gli uffici scolastici regionali) a 104 procure per "interruzione e turbativa di pubblico servizio e violazione delle norme sulla sicurezza delle classi che superano i 25 alunni" e annuncia un megaricorso collettivo contro i tagli agli organici del personale che lasceranno a casa quasi 18 mila precari e che hanno fatto esplodere la protesta di questi giorni.
Il Codacons per supportare la denuncia tira in ballo una delle norme sull'affollamento delle classi più disattesa degli ultimi anni: quella antincendio (Dm 26 agosto 1992) che prevede un affollamento massimo per classe di 26 persone. In pratica, tra alunni e insegnanti, non bisogna superare le 26 unità: un docente e 25 allievi, due insegnanti e 24 alunni e via discorrendo. Ma si potrebbe ancora scendere: un'aula di 36 metri quadri può ospitare al massimo 18 ragazzi.
Le uniche norme che interessano i dirigenti periferici del ministero (degli Uffici scolastici provinciali e degli Uffici scolastici regionali) quando si predispone l'organico sono quelle emanate annualmente dal viale Trastevere, che aumentano anno per anno il numero di alunni per classe.
In base alle ultime, in una classe di scuola superiore potrebbero entrare anche 30 studenti. Salvo poi verificare le altre normative in materia: quella antincendio appunto e quella igienico-sanitaria che nella fattispecie stabilisce una quadratura di 1,96 metri quadri a studente. Per non disattendere nessuna delle norme in questione bisognerebbe, volta per volta, prendere in considerazione gli indici più restrittivi. Ma, si sa, la teoria è una cosa mentre la pratica un'altra. E il responsabile resta il dirigente scolastico.
"Nelle classi in cui si inseriranno più di 25 alunni per sopperire alla mancanza di docenti 'tagliati' dalla Gelmini - afferma l'associazione di consumatori in una nota - si commette un grave reato: si mette a repentaglio la sicurezza dei ragazzi e si violano le norme di igiene pubblica sul limite minimo di spazio che un'aula deve avere". Il Codacons, per i casi di classi fuorilegge, chiede alle procure di avviare l'azione penale contro il ministro e i direttori regionali e di "sequestrare le classi illegali".
"E' dal 1971 che è previsto un limite massimo di alunni per ogni classe. Prevedere adesso - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi - classi di 30 o 40 alunni è una vera e propria follia che fa correre inutili rischi a studenti e insegnanti". Rienzi precisa che "l'esposto è stato presentato oggi nelle 104 Procure e che ora sia i docenti precari danneggiati dai tagli che le famiglie i cui figli sono messi a rischio potranno costituirsi parte civile". E quando entrerà in vigore la class action "le famiglie potranno agire rappresentate dal Codacons per i danni subiti". Un'ulteriore motivo di sofferenza per la scuola che rischia di fare esplodere la protesta.
Un allarme , quello sulla sicurezza delle aule scolastiche, che a pochi giorni dall'avvio delle lezioni viene lanciato anche da Cittadinanzattiva, che dal 17 settembre "lancia una campagna di mobilitazione dei cittadini sul sovraffollamento delle aule". Il perché è presto detto. "Distacchi di intonaco, segni di fatiscenza, barriere architettoniche, oltre agli arredi in numero inadeguato rispetto a quello degli studenti e spesso rotti: la sicurezza delle aule scolastiche lascia molto a desiderare", denuncia Cittadinanzattiva, .
"Alle carenze che riscontriamo ormai da anni, - spiegano - si aggiunge ora il pericolo del sovraffollamento delle aule" perché "il decreto legge 112 del 25 giugno 2008 prevede, infatti, la formazione delle classi con un incremento dell'attuale numero di studenti per aula". Per questo Cittadinanzattiva, contestualmente ai dati sulla sicurezza delle scuole e sulla vivibilità della aule, lancerà una specifica campagna sul problema del sovraffollamento i cui dettagli saranno disponibili anche sul sito dell'associazione, www.cittadinanzattiva.it, a partire dal prossimo 17 settembre.
Fonte:La Repubblica
"Classi superaffollate" e il Codacons denuncia il ministro Gelmini. La notizia che quest'anno le classi italiane avrebbero avuto un maggior numero di alunni era stata anticipata qualche giorno fa da Repubblica.it.
Ma l'associazione dei consumatori guidata da Carlo Rienzi passa ai fatti. Denuncia il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e i direttori degli Usr (gli uffici scolastici regionali) a 104 procure per "interruzione e turbativa di pubblico servizio e violazione delle norme sulla sicurezza delle classi che superano i 25 alunni" e annuncia un megaricorso collettivo contro i tagli agli organici del personale che lasceranno a casa quasi 18 mila precari e che hanno fatto esplodere la protesta di questi giorni.
Il Codacons per supportare la denuncia tira in ballo una delle norme sull'affollamento delle classi più disattesa degli ultimi anni: quella antincendio (Dm 26 agosto 1992) che prevede un affollamento massimo per classe di 26 persone. In pratica, tra alunni e insegnanti, non bisogna superare le 26 unità: un docente e 25 allievi, due insegnanti e 24 alunni e via discorrendo. Ma si potrebbe ancora scendere: un'aula di 36 metri quadri può ospitare al massimo 18 ragazzi.
Le uniche norme che interessano i dirigenti periferici del ministero (degli Uffici scolastici provinciali e degli Uffici scolastici regionali) quando si predispone l'organico sono quelle emanate annualmente dal viale Trastevere, che aumentano anno per anno il numero di alunni per classe.
In base alle ultime, in una classe di scuola superiore potrebbero entrare anche 30 studenti. Salvo poi verificare le altre normative in materia: quella antincendio appunto e quella igienico-sanitaria che nella fattispecie stabilisce una quadratura di 1,96 metri quadri a studente. Per non disattendere nessuna delle norme in questione bisognerebbe, volta per volta, prendere in considerazione gli indici più restrittivi. Ma, si sa, la teoria è una cosa mentre la pratica un'altra. E il responsabile resta il dirigente scolastico.
"Nelle classi in cui si inseriranno più di 25 alunni per sopperire alla mancanza di docenti 'tagliati' dalla Gelmini - afferma l'associazione di consumatori in una nota - si commette un grave reato: si mette a repentaglio la sicurezza dei ragazzi e si violano le norme di igiene pubblica sul limite minimo di spazio che un'aula deve avere". Il Codacons, per i casi di classi fuorilegge, chiede alle procure di avviare l'azione penale contro il ministro e i direttori regionali e di "sequestrare le classi illegali".
"E' dal 1971 che è previsto un limite massimo di alunni per ogni classe. Prevedere adesso - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi - classi di 30 o 40 alunni è una vera e propria follia che fa correre inutili rischi a studenti e insegnanti". Rienzi precisa che "l'esposto è stato presentato oggi nelle 104 Procure e che ora sia i docenti precari danneggiati dai tagli che le famiglie i cui figli sono messi a rischio potranno costituirsi parte civile". E quando entrerà in vigore la class action "le famiglie potranno agire rappresentate dal Codacons per i danni subiti". Un'ulteriore motivo di sofferenza per la scuola che rischia di fare esplodere la protesta.
Un allarme , quello sulla sicurezza delle aule scolastiche, che a pochi giorni dall'avvio delle lezioni viene lanciato anche da Cittadinanzattiva, che dal 17 settembre "lancia una campagna di mobilitazione dei cittadini sul sovraffollamento delle aule". Il perché è presto detto. "Distacchi di intonaco, segni di fatiscenza, barriere architettoniche, oltre agli arredi in numero inadeguato rispetto a quello degli studenti e spesso rotti: la sicurezza delle aule scolastiche lascia molto a desiderare", denuncia Cittadinanzattiva, .
"Alle carenze che riscontriamo ormai da anni, - spiegano - si aggiunge ora il pericolo del sovraffollamento delle aule" perché "il decreto legge 112 del 25 giugno 2008 prevede, infatti, la formazione delle classi con un incremento dell'attuale numero di studenti per aula". Per questo Cittadinanzattiva, contestualmente ai dati sulla sicurezza delle scuole e sulla vivibilità della aule, lancerà una specifica campagna sul problema del sovraffollamento i cui dettagli saranno disponibili anche sul sito dell'associazione, www.cittadinanzattiva.it, a partire dal prossimo 17 settembre.
Fonte:La Repubblica
Nessun commento:
Posta un commento