Tutto pronto per la manifestazione pro Peppino Impastato in programma sabato 26 settembre a Ponteranica. Dopo un nuovo tentativo - fallito - di trovare un accordo con l'amministrazione, proponendo la doppia intitolazione della biblioteca, sabato si svolgerà un corteo per contestare la decisione del sindaco leghista, Cristiano Aldegani, di rimuovere la targa al giornalista ucciso dalla mafia nel 1978. Organizzatori dell'iniziativa «Casa Memoria» di Cinisi, nel Palermitano, il comitato di Ponteranica pro Impastato e l'associazione «Libera» che ci tengono a sottolineare: «È una manifestazione culturale, senza alcun obiettivo politico o di carattere ideologico».
Attese 5 mila persone, sul palco ci sarà a presentare la giornata Danilo Di Biasio di Radio Popolare, con un intervento - in collegamento telfonico da Roma - di Salvatore Borsellino. Durante la manifestazione (gli organizzatori raccomandano di raggiungere Ponteranica con i mezzi pubblici e non con l'auto) continuerà anche la raccolta firme che chiede il riposizionamento della targa a Impastato rimossa dalla biblioteca e che verrà inviata al ministro Maroni: per ora la petizione è arrivata a 1000 firme.
Ecco il programma della manifestazione: alle 14.30, da piazza Matteotti, un corteo si snoderà per le vie di Ponteranica verso la zona dei campi sportivi dove su un palco si alterneranno gli ospiti della giornata.
Prevista anche una tappa al bocciodromo del paese, con l'affissione di una targa in memoria di Impastato sull'ulivo piantato due anni fa proprio per ricordare questa vittima della mafia. Rifondazione Comunista, con la presenza dello stesso segretario nazionale del partito Paolo Ferrero, parteciperà alla manifestazione che si terrà il 26 settembre a Ponteranica, in provincia di Bergamo, in difesa della memoria di Peppino Impastato contro la politica xenofoba e razzista della Lega. Hanno già assicurato la partecipazione alla manifestazione, oltre allo stesso Ferrero, Giovanni Russo Spena, ex capogruppo del Prc al Senato dove fu relatore del comitato sulla Verità per Peppino Impastato all'interno della commissione Antimafia nella penultima legislatura, e Ezio Locatelli, ex deputato e attuale segretario provinciale del Prc.
Secondo Paolo Ferrero ed Ezio Locatelli “quella del Sindaco di Ponteranica che ha deciso significativamente, come suo primo atto istituzionale, di rimuovere la targa dedicata a Peppino Impastato, un vero simbolo della lotta contro la mafia, dalla locale Biblioteca civica, è semplicemente un atto vergognoso. Si tratta dell’ennesima manifestazione di xenofobia da parte di una forza politica in totale rottura con tutti i valori democratici e antifascisti che sono stati per tutto un lungo periodo alla base di una idea di convivenza civile nel nostro Paese. Condividiamo appieno quanto già detto dall’Associazione Peppino Impastato-Casa Memoria, la quale in sostanza invita a evitare di fare pastrocchi con la Lega e i suoi alleati. Di fronte all’ennesima provocazione che ancora una volta dice della natura fascistoide e reazionaria della Lega le risposte da dare devono essere di grande fermezza. La giornata di sabato prossimo 26 settembre, oltre che una grande manifestazione, dovrà segnare anche l’inizio di una nuova partenza, di una rimobilitazione democratica che unisca Nord e Sud contro il populismo e i rigurgiti reazionari della Lega e delle destre in generale”
Fonte: L'Eco di Bergamo
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Attese 5 mila persone, sul palco ci sarà a presentare la giornata Danilo Di Biasio di Radio Popolare, con un intervento - in collegamento telfonico da Roma - di Salvatore Borsellino. Durante la manifestazione (gli organizzatori raccomandano di raggiungere Ponteranica con i mezzi pubblici e non con l'auto) continuerà anche la raccolta firme che chiede il riposizionamento della targa a Impastato rimossa dalla biblioteca e che verrà inviata al ministro Maroni: per ora la petizione è arrivata a 1000 firme.
Ecco il programma della manifestazione: alle 14.30, da piazza Matteotti, un corteo si snoderà per le vie di Ponteranica verso la zona dei campi sportivi dove su un palco si alterneranno gli ospiti della giornata.
Prevista anche una tappa al bocciodromo del paese, con l'affissione di una targa in memoria di Impastato sull'ulivo piantato due anni fa proprio per ricordare questa vittima della mafia. Rifondazione Comunista, con la presenza dello stesso segretario nazionale del partito Paolo Ferrero, parteciperà alla manifestazione che si terrà il 26 settembre a Ponteranica, in provincia di Bergamo, in difesa della memoria di Peppino Impastato contro la politica xenofoba e razzista della Lega. Hanno già assicurato la partecipazione alla manifestazione, oltre allo stesso Ferrero, Giovanni Russo Spena, ex capogruppo del Prc al Senato dove fu relatore del comitato sulla Verità per Peppino Impastato all'interno della commissione Antimafia nella penultima legislatura, e Ezio Locatelli, ex deputato e attuale segretario provinciale del Prc.
Secondo Paolo Ferrero ed Ezio Locatelli “quella del Sindaco di Ponteranica che ha deciso significativamente, come suo primo atto istituzionale, di rimuovere la targa dedicata a Peppino Impastato, un vero simbolo della lotta contro la mafia, dalla locale Biblioteca civica, è semplicemente un atto vergognoso. Si tratta dell’ennesima manifestazione di xenofobia da parte di una forza politica in totale rottura con tutti i valori democratici e antifascisti che sono stati per tutto un lungo periodo alla base di una idea di convivenza civile nel nostro Paese. Condividiamo appieno quanto già detto dall’Associazione Peppino Impastato-Casa Memoria, la quale in sostanza invita a evitare di fare pastrocchi con la Lega e i suoi alleati. Di fronte all’ennesima provocazione che ancora una volta dice della natura fascistoide e reazionaria della Lega le risposte da dare devono essere di grande fermezza. La giornata di sabato prossimo 26 settembre, oltre che una grande manifestazione, dovrà segnare anche l’inizio di una nuova partenza, di una rimobilitazione democratica che unisca Nord e Sud contro il populismo e i rigurgiti reazionari della Lega e delle destre in generale”
Fonte: L'Eco di Bergamo
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