Il Pil scende meno rapidamente di qualche mese fa e tale seppure lenta ripresa rende ottimisti le Borse mondiali e i banchieri centrali, ma gli industriali, i lavoratori, vivono tuttora la crisi economica. E’ ovvio che la finanza guardi al futuro ma la realtà è dura, l’autunno per almeno 8oo mila lavoratori sarà ancora più difficile, questo, infatti, è il numero di posti a rischio da oggi alla metà del 2010.
La prospettiva di una così grave situazione ha portato la Cgil a chiedere al governo l’apertura del tavolo anticrisi per sostenere l’occupazione, i redditi e gli investimenti; sempre per la Cgil sarebbe fondamentale che anche la Cisl e la Uil si unissero alla suddetta richiesta. I segretari generali Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti si mostrano concordi ed il numero uno del sindacato di via Po chiede la detassazione del salario di produttività.
Sono troppi i lavoratori in cassa integrazione bisogna impedire che diventino disoccupati, ma intanto la caduta del fatturato ha già fatto perdere il 30-40% dei ricavi e “Non sarà facile tornare ai livelli di prima” ha sostenuto Angeletti. Anche il segretario generale dell’Ugl, , parla di un allarme occupazione non ancora cessato e di un autunno importante come banco di prova per molte imprese, ha inoltre parlato di una paralisi del mercato interno chiedendo, anch’ella, un aiuto ai redditi da parte del governo.
Come rileva il dg di Confindustria Galli: “E’ una situazione in cui molte imprese si troveranno in gravissime difficoltà anche a mantenere, purtroppo, i livelli di occupazione”.
Fonte:Lavoro
Nessun commento:
Posta un commento