lunedì 31 agosto 2009

150° Unità d’Italia. L’intellighenzia, o presunta tale, chiede e Lombardo assicura: si faranno convegni e studi …


Salemi 20 Agosto 2008
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Con un lungo comunicato stampa di riposta alla lettera dell’intellighenzia Sicilia … o supposta tale, il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo afferma che la Regione intende svolgere un “ruolo di protagonista nella celebrazione” dello storico anniversario dell’Unità d’Italia.”… nonostante le sue note convinzioni al riguardo, (sarà) l’occasione per una seria e oggettiva riflessione su cosa abbiano effettivamente significato e l’ingresso e la presenza della Sicilia nello Stato unitario”.

Ci auguriamo che la serena rilettura degli avvenimenti storici spinga Lombardo ad andare al di là della semplice richiesta di applicazione delle norme dello Statuto che riguardano le accise …, tralasciando l’aspetto fondamentale e cioè il rispetto della Carta Costituzionale italiana che in definitiva è il rispetto dell’integrità dello Statuto tradito dalla casta politica siciliana molto attenta ai posti di potere nazionali. Sarebbe opportuno che la Regione festeggi i 150 dell’unificazione avvenuto in modo e truffaldino nel 1861 proponendo di ” saldare la conoscenza del passato alle sfide future a cui è chiamata l’Italia alla luce delle riforme costituzionali” esclusivamente attraverso una definitiva attuazione della propria Autonomia.

Se ciò non avvenisse, ed il Presidente lo sa bene, i festeggiamenti in questione rimarrebbero motivo di discussione dell’intellighenzia e motivo di sperpero di denaro pubblico. Infatti, Regione Siciliana sta mettendo a punto un piano organico di iniziative culturali per il biennio 2010-2011, che intende coinvolgere i quattro Atenei dell’isola, la società di Storia patria e i più qualificati studiosi italiani e stranieri per una rilettura aggiornata e più attendibile dell’unificazione italiana attraverso un collegamento “a rete” con gli altri Atenei del Mezzogiorno con l’obiettivo prioritario di ripensare e valorizzare le radici più autentiche del regionalismo e del pensiero autonomista e del loro contributo alla formazione dell’Unità.

Proprio come richiesto dagli 85 “… Le chiedono di promuovere nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia una riflessione sulle nostre radici e sulla nostra identità, attraverso manifestazioni e iniziative di studio organizzate dalla Regione da Lei presieduta”.

Stia attento Presidente, perché, considerato che la bibliografia, grazie a storici indipendenti, alle associazioni sicilianiste, e quello strumento dell’informazione chiamato “internet” è immensa, ed ha sbugiardato i libri di testo nazionali e nazionalistici, si può realisticamente prevedere che si stia preparando, coinvolgendola, la grande abbuffata per convegni e ricerche, ovviamente tutto a spese di … mamma Regione e a favore di pochi intimi.

Fonte:
Osservatorio Sicilia
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Salemi 20 Agosto 2008
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Con un lungo comunicato stampa di riposta alla lettera dell’intellighenzia Sicilia … o supposta tale, il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo afferma che la Regione intende svolgere un “ruolo di protagonista nella celebrazione” dello storico anniversario dell’Unità d’Italia.”… nonostante le sue note convinzioni al riguardo, (sarà) l’occasione per una seria e oggettiva riflessione su cosa abbiano effettivamente significato e l’ingresso e la presenza della Sicilia nello Stato unitario”.

Ci auguriamo che la serena rilettura degli avvenimenti storici spinga Lombardo ad andare al di là della semplice richiesta di applicazione delle norme dello Statuto che riguardano le accise …, tralasciando l’aspetto fondamentale e cioè il rispetto della Carta Costituzionale italiana che in definitiva è il rispetto dell’integrità dello Statuto tradito dalla casta politica siciliana molto attenta ai posti di potere nazionali. Sarebbe opportuno che la Regione festeggi i 150 dell’unificazione avvenuto in modo e truffaldino nel 1861 proponendo di ” saldare la conoscenza del passato alle sfide future a cui è chiamata l’Italia alla luce delle riforme costituzionali” esclusivamente attraverso una definitiva attuazione della propria Autonomia.

Se ciò non avvenisse, ed il Presidente lo sa bene, i festeggiamenti in questione rimarrebbero motivo di discussione dell’intellighenzia e motivo di sperpero di denaro pubblico. Infatti, Regione Siciliana sta mettendo a punto un piano organico di iniziative culturali per il biennio 2010-2011, che intende coinvolgere i quattro Atenei dell’isola, la società di Storia patria e i più qualificati studiosi italiani e stranieri per una rilettura aggiornata e più attendibile dell’unificazione italiana attraverso un collegamento “a rete” con gli altri Atenei del Mezzogiorno con l’obiettivo prioritario di ripensare e valorizzare le radici più autentiche del regionalismo e del pensiero autonomista e del loro contributo alla formazione dell’Unità.

Proprio come richiesto dagli 85 “… Le chiedono di promuovere nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia una riflessione sulle nostre radici e sulla nostra identità, attraverso manifestazioni e iniziative di studio organizzate dalla Regione da Lei presieduta”.

Stia attento Presidente, perché, considerato che la bibliografia, grazie a storici indipendenti, alle associazioni sicilianiste, e quello strumento dell’informazione chiamato “internet” è immensa, ed ha sbugiardato i libri di testo nazionali e nazionalistici, si può realisticamente prevedere che si stia preparando, coinvolgendola, la grande abbuffata per convegni e ricerche, ovviamente tutto a spese di … mamma Regione e a favore di pochi intimi.

Fonte:
Osservatorio Sicilia

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