Responsabilità editoriale Partito del Sud blog non è una testata giornalistica. Questo blog, infatti, viene aggiornato senza alcuna periodicità stabilita. Quindi, ai sensi della legge n°62 del 7 marzo 2001,questo blog non è un prodotto editoriale.
Sul diritto d'autore ATTENZIONE! Questo blog è realizzato anche grazie ai contributi inviati via e-mail dai visitatori, per cui non è possibile verificare la fonte e gli autori di tutto il materiale pubblicato. Se in queste pagine riscontrate testi, immagini o files protetti dal diritto di autore contattateci e provvederemoad eliminare quanto segnalatoci.
PRIVACY
Il Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, nella sua qualità di TITOLARE, tratta i dati personali ad esso conferiti garantendo la piena conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati personali.
Il Responsabile del trattamento dei dati personali può essere raggiunto scrivendo a questa email: info@partitodelsud.eu
Il Responsabile della protezione dei dati (o Data Privacy Officer – DPO) può essere raggiunto scrivendo a questa email:
dpo@partitodelsud.eu
Maggiori informazioni qui: https://www.partitodelsud.eu/2016/01/privacy.html
domenica 19 luglio 2009
Salvatore Borsellino «Via D'Amelio strage di Stato»
MILANO - «Vju viniri na cavalleria chistu è mè patri chi veni pi mia! Signuri patri, chi vinistivu a fari? Signura figghia, vi vegnu a mmazzari. Signuri patri, aspettatimi un pocu, quantu mi chiamu lu me cunfissuri».
A memoria Salvatore Borsellino recita i versi de La baronessa di Carini. La leggenda di Donna Laura Lanza è una storia siciliana i cui luoghi, il sangue, il dolore e il tradimento ricorda le più moderne storie di mafia. Il fratello del giudice Paolo Borsellino promette: «Quando smetterò di lavorare farò il cantastorie».
Intanto racconta la storia del fratello: il giudice Paolo Borsellino, morto il 19 luglio 1992 a Palermo con gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo
MILANO - «Vju viniri na cavalleria chistu è mè patri chi veni pi mia! Signuri patri, chi vinistivu a fari? Signura figghia, vi vegnu a mmazzari. Signuri patri, aspettatimi un pocu, quantu mi chiamu lu me cunfissuri».
A memoria Salvatore Borsellino recita i versi de La baronessa di Carini. La leggenda di Donna Laura Lanza è una storia siciliana i cui luoghi, il sangue, il dolore e il tradimento ricorda le più moderne storie di mafia. Il fratello del giudice Paolo Borsellino promette: «Quando smetterò di lavorare farò il cantastorie».
Intanto racconta la storia del fratello: il giudice Paolo Borsellino, morto il 19 luglio 1992 a Palermo con gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo
Nessun commento:
Posta un commento