lunedì 20 luglio 2009
Li chiamarono... briganti! (1999 -Pasquale Squitieri) Prima Parte
Il film, che ha come protagonista il brigante lucano Carmine Crocco, è dichiaratamente "anti-risorgimentale", volto a mostrare quella che è stata l'altra faccia della dominazione sabauda, in special modo nel sud Italia.
Il film, girato ad Artena, è stato realizzato con pochi mezzi e con una regia un po' esasperata, non ha ottenuto un grande riscontro né dalla critica, né al botteghino. È stato immediatamente ritirato dalle sale cinematografiche perché considerato "politicamente scorretto" e non è più reperibile in nessun supporto, che sia VHS o DVD (tuttavia è possibile reperirne copia utilizzando alcuni programmi di file sharing, come eMule). I sostenitori affermano che ciò è dovuto alle verità raccontate, che non farebbero comodo a chi ha sempre affermato che l'annessione è stata "indolore" per il Meridione d'Italia. È stato etichettato come un film "revisionista". Il film, seppur criticato e di difficile reperibilità, riscuote un grande successo nelle università e nei convegni, dove trova estimatori che vanno aldilà del buonismo politico.
Il film, che ha come protagonista il brigante lucano Carmine Crocco, è dichiaratamente "anti-risorgimentale", volto a mostrare quella che è stata l'altra faccia della dominazione sabauda, in special modo nel sud Italia.
Il film, girato ad Artena, è stato realizzato con pochi mezzi e con una regia un po' esasperata, non ha ottenuto un grande riscontro né dalla critica, né al botteghino. È stato immediatamente ritirato dalle sale cinematografiche perché considerato "politicamente scorretto" e non è più reperibile in nessun supporto, che sia VHS o DVD (tuttavia è possibile reperirne copia utilizzando alcuni programmi di file sharing, come eMule). I sostenitori affermano che ciò è dovuto alle verità raccontate, che non farebbero comodo a chi ha sempre affermato che l'annessione è stata "indolore" per il Meridione d'Italia. È stato etichettato come un film "revisionista". Il film, seppur criticato e di difficile reperibilità, riscuote un grande successo nelle università e nei convegni, dove trova estimatori che vanno aldilà del buonismo politico.
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