martedì 21 luglio 2009

Il Partito del Sud che vorrei nel 2010...un NOSTRO Partito del Sud!


Di Enzo Riccio


In questi giorni molti politici della vecchia nomenclatura parlano confusamente dell'esigenza di un "Partito del Sud", chi crede che questo debba essere un movimento all'interno della PDL, come sembra farci capire Miccichè, chi invece come Lombardo vuol proseguire sulla strada già intrapresa dell'MPA, cioè di un partito autonomo ma alleato del centrodestra e della Lega Nord (sigh!).
C'e' anche chi pensa ad alleanze trasversali...ma il problema principale e' la scarsa credibilità di molti personaggi che potrebbero essere coinvolti, come si fa a pensare di far rinascere il Sud con personaggi come Dell'Utri, Mastella, Bassolino e compagnia, cioè tutta gente che ha contribuito al nostro affossamento, come si fa a voler proporre "un rinnovamento" con questi personaggi?


Un Partito del Sud esiste già, è nato a Gaeta pochi anni fa...e soltanto da un anno partecipa a competizioni elettorali, bisogna soltanto rinforzarlo e unire i vari piccoli movimenti della galassia meridionalista e duosiciliana con un simbolo e nome comune (che sceglieremo insieme senza assurde pretese di predominanza dell'uno o dell'altro gruppetto...) proponendosi come alternativa seria e credibile al "resto" della solita gattopardesca politica italiana, iniziando a ribaltare i termini storici della "questione merdionale" e proponendo un meridionalismo non piu' solo sterile e piagnone sul "quanto eravamo belli prima del 1861", ma che partendo dall'analisi della truffa "risorgimentale" e da una giusta rivendicazione storica, sappia indicare una strada nuova, un progetto nuovo, un sogno ai nostri compatrioti meridionali sempre piu' assopiti e rassegnati.


Soprattutto serve una nuova classe dirigente meridionale, diversa e dignitosa, che non va piu' a Roma o a Milano col cappello in mano, per chiedere finanziamenti solo per sostenere la sua rete di clientele e di "lavori socialmente utili", di infrastrutture faraoniche che rimarranno propoganda e cattedrali nel deserto, di proclami poi subito dimenticati arrivati alla fatidica poltrona locale o nazionale.


Una politica nuova attenta all'ambiente, alle nostre tradizioni e ai prodotti tipici meridionali, alle nuove tecnologie...e soprattutto una cultura della legalità credibile per una lotta senza quartiere all'intreccio malapolitica-criminalità, che unita ad una politica di sviluppo e' l'unica strada seria per combattere le mafie, camorre e 'ndranghete e per spezzare il circolo vizioso criminalità organizzata-sottosviluppo.

L'ultimo rapporto SVIMEZ parla di ca. 700.000 persone che hanno lasciato il Sud dal 1997 al 2008, un fiume bibblico di emigrazione che iniziato dopo l'Unità d'Italia continua, anche se in forme diverse, ai nostri giorni...con la delittuosa complicità del "Sistema Italia" e alla faccia dell'art. 3 della Costituzione che parla della rimozione "gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

E' ora di reagire e non rassegnarsi più a sentirsi un "Nord mancato" , per evitare che tra 10 anni vedremo lo stesso rapporto, se non peggiore, sullo stato comatoso del Sud e del suo sviluppo.


Amici e compatrioti del Sud, costruiamo insieme quest'alternativa politica partendo dal basso...amici di Insorgenza, dei CDS, de "L'Altro Sud, "Per il Sud", "Lega Sud"...e anche chi non ha partecipato al primo incontro di Napoli...continuiamo a lavorare insieme per costruire quest'alternativa, evitando divisioni inutili e questioni "di principio", la nostra terra sta morendo e noi siamo chiamati a difenderla!

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Di Enzo Riccio


In questi giorni molti politici della vecchia nomenclatura parlano confusamente dell'esigenza di un "Partito del Sud", chi crede che questo debba essere un movimento all'interno della PDL, come sembra farci capire Miccichè, chi invece come Lombardo vuol proseguire sulla strada già intrapresa dell'MPA, cioè di un partito autonomo ma alleato del centrodestra e della Lega Nord (sigh!).
C'e' anche chi pensa ad alleanze trasversali...ma il problema principale e' la scarsa credibilità di molti personaggi che potrebbero essere coinvolti, come si fa a pensare di far rinascere il Sud con personaggi come Dell'Utri, Mastella, Bassolino e compagnia, cioè tutta gente che ha contribuito al nostro affossamento, come si fa a voler proporre "un rinnovamento" con questi personaggi?


Un Partito del Sud esiste già, è nato a Gaeta pochi anni fa...e soltanto da un anno partecipa a competizioni elettorali, bisogna soltanto rinforzarlo e unire i vari piccoli movimenti della galassia meridionalista e duosiciliana con un simbolo e nome comune (che sceglieremo insieme senza assurde pretese di predominanza dell'uno o dell'altro gruppetto...) proponendosi come alternativa seria e credibile al "resto" della solita gattopardesca politica italiana, iniziando a ribaltare i termini storici della "questione merdionale" e proponendo un meridionalismo non piu' solo sterile e piagnone sul "quanto eravamo belli prima del 1861", ma che partendo dall'analisi della truffa "risorgimentale" e da una giusta rivendicazione storica, sappia indicare una strada nuova, un progetto nuovo, un sogno ai nostri compatrioti meridionali sempre piu' assopiti e rassegnati.


Soprattutto serve una nuova classe dirigente meridionale, diversa e dignitosa, che non va piu' a Roma o a Milano col cappello in mano, per chiedere finanziamenti solo per sostenere la sua rete di clientele e di "lavori socialmente utili", di infrastrutture faraoniche che rimarranno propoganda e cattedrali nel deserto, di proclami poi subito dimenticati arrivati alla fatidica poltrona locale o nazionale.


Una politica nuova attenta all'ambiente, alle nostre tradizioni e ai prodotti tipici meridionali, alle nuove tecnologie...e soprattutto una cultura della legalità credibile per una lotta senza quartiere all'intreccio malapolitica-criminalità, che unita ad una politica di sviluppo e' l'unica strada seria per combattere le mafie, camorre e 'ndranghete e per spezzare il circolo vizioso criminalità organizzata-sottosviluppo.

L'ultimo rapporto SVIMEZ parla di ca. 700.000 persone che hanno lasciato il Sud dal 1997 al 2008, un fiume bibblico di emigrazione che iniziato dopo l'Unità d'Italia continua, anche se in forme diverse, ai nostri giorni...con la delittuosa complicità del "Sistema Italia" e alla faccia dell'art. 3 della Costituzione che parla della rimozione "gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

E' ora di reagire e non rassegnarsi più a sentirsi un "Nord mancato" , per evitare che tra 10 anni vedremo lo stesso rapporto, se non peggiore, sullo stato comatoso del Sud e del suo sviluppo.


Amici e compatrioti del Sud, costruiamo insieme quest'alternativa politica partendo dal basso...amici di Insorgenza, dei CDS, de "L'Altro Sud, "Per il Sud", "Lega Sud"...e anche chi non ha partecipato al primo incontro di Napoli...continuiamo a lavorare insieme per costruire quest'alternativa, evitando divisioni inutili e questioni "di principio", la nostra terra sta morendo e noi siamo chiamati a difenderla!

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

UITI PER IL TERRITORIO E' CON VOI!!!GIA' CONFEDERATA AL PARTITO DEL SUD, L'UNICO, VERO, REALE, PULITO CHE FA CAPO A CIANO E VECCHIO E AD ALTRE SPLENDIDE PERSONE COME VOI TUTTI!!!!!

NON MI ARRENDO ha detto...

Grazie ad UNITI PER IL TERRITORIO!
Insieme ce la faremo!!

Anonimo ha detto...

Ciao.
Sono d'accordissimo.
Uniti si vince. Solo INSIEME ed ASSIEME si riesce finalemente a portare nelle nostre scuole la vera ed unica verità della rapina unitaria. Così facendo i nostri figli e nipoti trarranno proprie ideologie e sincero amor patrio.
Diamo finalmente la svolga storica a questa incessante e barbara colonizzazione.
Via tutti dalla nostra AMATA patria bornonica.
Insieme si vince.
Viva i duosiciliani.
Nome Cognome ( Aversa, CE, Campania, Italia del Sud )

 
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