Lavori in deroga a leggi in materia di bilancio, contabilità dello Stato e appalti. Ecco il ricco business per i 150 anni
Di Ducci Andrea
La macchina è ormai avviata.
Tale e quale a quanto avvenuto per i lavori del G8 previsto a luglio.
Il grande evento assegnato al governo italiano, che per ospitare in tempo capi di Stato e delegazioni straniere ha dato fuoco alle polveri aggirando la disciplina su appalti, competenze degli enti locali, amministrazione del patrimonio e contabilità dello Stato.
L' importante, del resto, era farsi trovare puntuali e spendere velocemente i circa 400 milioni di euro necessari ad assicurare la riuscita dell' incontro all' Isola della Maddalena tra i big della terra.
Un meccanismo, quello del presto e senza intoppi, che il governo italiano adotta quando se la vede brutta e i tempi si fanno stretti.
Così, senza andare tanto per il sottile il modello G8 e le relative deroghe verranno replicati per l' organizzazione di un altro mega evento. Che pur precedendo il ricco Expo 2015 garantisce altrettanta visibilità e capacità di spesa.
Tra appena 20 mesi scoccherà l' avvio delle celebrazioni per i 150 anni dell' Unità d' Italia.
Un' importante kermesse di cui si parla ancora poco, ma che la politica utilizzerà sapientemente per distribuire soldi, commesse e lavori pubblici.
Il perimetro degli interventi è già stato fissato, così come le grandi opere da realizzare in occasione del terzo giubileo dell' unificazione.
A stabilirlo fu il secondo governo di Romano Prodi negli ultimi mesi di vita.
Poi la palla è passata a Silvio Berlusconi ed è l' attuale esecutivo che nel frattempo ha provveduto a mandare avanti una macchina che spenderà quasi 1 miliardo per celebrare la ricorrenza.
A sovraintendere le operazioni è il comitato interministeriale presieduto da Sandro Bondi, titolare dei Beni culturali.
Nel dicembre scorso una serie di ordini del giorno alla Camera e al Senato hanno ricordato al governo il rispetto degli impegni assunti ribadendo la «necessità di mettere a disposizione dell' evento tutte le risorse finanziarie indispensabili per poter soddisfare ogni esigenza organizzativa, ivi compresa la completa definizione degli interventi diretti al potenziamento delle infrastrutture».
Costo totale: i suddetti 1.000 milioni di euro.
Soldi che, peraltro, devono in parte essere ancora trovati in un momento in cui al ministero dell' Economia Giulio Tremonti è impegnato a scovare i 10 miliardi per la ricostruzione dopo il terremoto dell' Aquila.
Così, mentre l' ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a cui è stato affidato il compito di presiedere il comitato di ben 31 garanti (tra cui Gianni Letta, Gustavo Zagrebelsky, Ernesto Galli della Loggia, Dacia Maraini, Marcello Veneziani, Pietrangelo Buttafuoco, Roberto Bolle) chiamati a verificare il programma delle iniziative, gioca il ruolo di padre nobile delle celebrazioni, nessuno ha eccepito sull' opportunità di spendere, per esempio, 66 milioni di euro per un museo Mediterraneo dell' arte nuragica e dell' arte contemporanea a Cagliari.
Stesso discorso vale per i 33 milioni di importo lavori destinati all' ennesimo Museo dell' Unità d' Italia e alla riqualificazione del Parco dell' Unità d' Italia nell' area ex Macrico a Caserta.
L' elenco delle opere di interesse culturale e scientifico è talmente lungo ( vedere tabella ) da portare il conto finale a 330 milioni.
Ad aggiudicarsi una fetta della torta sono gli innumerevoli musei dedicati al Risorgimento, al Tricolore e all' Unificazione che spuntano come funghi quando c' è da incamerare soldi.
Ma nel calderone ci sono anche le spese per l' Orto botanico di Palermo, il Polo archeologico a Canosa di Puglia, e il centro culturale polivalente che Pescara intende dedicare a Gabriele D' Annunzio.
A questi interventi di carattere più strettamente culturale si devono aggiungere i quasi 400 milioni per le infrastrutture.
Si tratta di costruire, i bandi sono stati assegnati da tempo e i primi 150 milioni già spesi, un paio di auditorium (a Firenze ospiterà il Maggio musicale e costerà 100 milioni ma ben altri 30 milioni serviranno per fare l' auditorium a Isernia), palazzetti, aeroporti (a Perugia è previsto l' ampliamento dello scalo che costa 50 milioni e conferma la politica dissennata che acconsente la proliferazione delle strutture aeroportuali) e un Parco costiero del Ponente ligure a Imperia.
Ma il conto non finisce qui.
Una cinquantina di milioni è la spesa prevista per restaurare il teatro San Carlo di Napoli. E poi c' è la grande incognita per la costruzione della nuova sede dell' Istat a Roma, il cui bando da 100 milioni è stato per ora rinviato.
Nella capitale verrà, infine, realizzata la Città della scienza e delle tecnologie (stima dei lavori circa 35 milioni di euro).
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Le principali voci di spesa per le opere di interesse culturale per le celebrazioni dei 150 anni dell' Unità d' Italia:
Città / Milioni di euro
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Museo arte nuragica Polo archeologico Cagliari 66,0
Canosa di Puglia (Bari) 17,3
Palazzina internazionale della fotografia Milano 20
Centro polivalente Gabriele D' Annunzio Pescara 15,7
Polo museale dell' Unità d' Italia Potenza 4,6
Museo dell' Unità d' Italia Borgo S. Leucio (Caserta) 33,8
Restauri Istituto relazioni con l' Oriente Macerata 8
Restauri palazzo d' Accursio Bologna 42
Restauri Museo del Risorgimento e del Tricolore Reggio Emilia 2,8
Centro culturale della Mitteleuropa Udine 10,3
Nuova sede Herbarium Mediterraneum Palermo 7,8
Restauri e linea ferroviaria Reggia Venaria Reale Torino 30,3
Restauri Palazzo Reale Torino 24,8
Ristorante e hotel del Borgo medievale Torino 7,0
Lavori parco del Valentino Torino 11,8
Restauri del Mastio della Cittadella Torino 23,6
Fonte:Corriere della Sera segnalazione Redazione Due Sicilie
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