martedì 19 maggio 2009

La Principessa Beatrice di Borbone in Sicilia. L'incontro col Rettore Lagalla


Di Paola Pottino
Scherzando, ci dice che i suoi occhi sono quelli dei Borbone e, a vederla, oltre agli occhi, la classe e la raffinatezza sono doti innate di una vera principessa: è Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, in visita in questi giorni a Palermo, per doveri istituzionali, ma soprattutto per il grande amore che la lega alla nostra terra.

L’occasione della visita in Sicilia è nata dalla partecipazione della principessa alla conferenza organizzata dall’Università degli studi di Palermo e dalla delegazione Sicilia del Sacro militare Ordine costantiniano di san Giorgio che si è svolta sabato allo Steri, sul tema “L’isola Ferdinandea e la scoperta del vulcano Empedocle. I grandi terremoti in Sicilia nel centenario del terremoto di Messina del 1908. Ipotesi geodinamiche sulla sismicità in Sicilia”. All’incontro, la principessa Beatrice ha consegnato al Rettore dell’Università, Roberto Lagalla, la medaglia d’oro dell’Ordine costantiniano conferita all’Ateneo palermitano nel 203° anniversario della fondazione per real decreto di Ferdinando III di Borbone, re di Sicilia.



Noblesse oblige, dunque, ma anche un grande interesse verso quella che è stata la terra della sua famiglia. Una grande emozione ha provato la principessa quando ha varcato l’ingresso di quella che ironicamente definisce “casa sua”, la splendente Palazzina Cinese i cui lavori di restauro sono terminati solo recentemente. “Sono venuta diverse volte a Palermo, ma sfortunatamente non sono mai riuscita a visitare questo autentico gioiello – ha detto la Principessa Beatrice - e oggi il mio sogno è diventato realtà. Senza entrare nel merito storico è indiscutibile il grande valore culturale dato dai Borbone in Sicilia”. Una principessa che oggi è anche una prestigiosa arredatrice e che dalla visita dei preziosi monumenti borbonici - ci confessa- ha trovato preziosi spunti creativi per il suo lavoro.

Accompagnata nelle sue visite dal vicedelegato dell’ordine Costantiniano per la Sicilia, Antonio Di Janni, la principessa ha partecipato anche alla messa nella splendida chiesa romanica S. Maria Maddalena, in suffragio dell’anima si S.M. Ferdinando II nel 150° anniversario della morte. Una principessa che con orgoglio porta il nome dei suoi nobili avi, ma non ancorata al vecchio stereotipo di una nobiltà effimera. Beatrice di Borbone ama infatti dedicarsi al prossimo ed è proprio questo lo scopo del concerto di beneficenza, al teatro Politeama di Palermo, dell’Orchestra Sinfonica V. Bellini del conservatorio di musica di Palermo, diretto dal Maestro Carmelo Caruso, per la costruzione dell’ospedale di San Giorgio a Hoima in Uganda. Un programma fitto di impegni che si concluderà questa sera al salone delle feste del Circolo Ufficiali di Palermo, in onore di S.A.R. Beatrice di Borbone delle Due Sicilie.
(foto di Dino Giglio)


Fonte:Siciliainformazioni segnalazione Redazione Due Sicilie
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Di Paola Pottino
Scherzando, ci dice che i suoi occhi sono quelli dei Borbone e, a vederla, oltre agli occhi, la classe e la raffinatezza sono doti innate di una vera principessa: è Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, in visita in questi giorni a Palermo, per doveri istituzionali, ma soprattutto per il grande amore che la lega alla nostra terra.

L’occasione della visita in Sicilia è nata dalla partecipazione della principessa alla conferenza organizzata dall’Università degli studi di Palermo e dalla delegazione Sicilia del Sacro militare Ordine costantiniano di san Giorgio che si è svolta sabato allo Steri, sul tema “L’isola Ferdinandea e la scoperta del vulcano Empedocle. I grandi terremoti in Sicilia nel centenario del terremoto di Messina del 1908. Ipotesi geodinamiche sulla sismicità in Sicilia”. All’incontro, la principessa Beatrice ha consegnato al Rettore dell’Università, Roberto Lagalla, la medaglia d’oro dell’Ordine costantiniano conferita all’Ateneo palermitano nel 203° anniversario della fondazione per real decreto di Ferdinando III di Borbone, re di Sicilia.



Noblesse oblige, dunque, ma anche un grande interesse verso quella che è stata la terra della sua famiglia. Una grande emozione ha provato la principessa quando ha varcato l’ingresso di quella che ironicamente definisce “casa sua”, la splendente Palazzina Cinese i cui lavori di restauro sono terminati solo recentemente. “Sono venuta diverse volte a Palermo, ma sfortunatamente non sono mai riuscita a visitare questo autentico gioiello – ha detto la Principessa Beatrice - e oggi il mio sogno è diventato realtà. Senza entrare nel merito storico è indiscutibile il grande valore culturale dato dai Borbone in Sicilia”. Una principessa che oggi è anche una prestigiosa arredatrice e che dalla visita dei preziosi monumenti borbonici - ci confessa- ha trovato preziosi spunti creativi per il suo lavoro.

Accompagnata nelle sue visite dal vicedelegato dell’ordine Costantiniano per la Sicilia, Antonio Di Janni, la principessa ha partecipato anche alla messa nella splendida chiesa romanica S. Maria Maddalena, in suffragio dell’anima si S.M. Ferdinando II nel 150° anniversario della morte. Una principessa che con orgoglio porta il nome dei suoi nobili avi, ma non ancorata al vecchio stereotipo di una nobiltà effimera. Beatrice di Borbone ama infatti dedicarsi al prossimo ed è proprio questo lo scopo del concerto di beneficenza, al teatro Politeama di Palermo, dell’Orchestra Sinfonica V. Bellini del conservatorio di musica di Palermo, diretto dal Maestro Carmelo Caruso, per la costruzione dell’ospedale di San Giorgio a Hoima in Uganda. Un programma fitto di impegni che si concluderà questa sera al salone delle feste del Circolo Ufficiali di Palermo, in onore di S.A.R. Beatrice di Borbone delle Due Sicilie.
(foto di Dino Giglio)


Fonte:Siciliainformazioni segnalazione Redazione Due Sicilie

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