Di Gianni Barbacetto
Nasce il Pdl. Non da un congresso, ma da una "convenscion" aziendale, siparietti, stacchi musicali, rassegna di spot, interminabile telepromozione, evento per lanciare un nuovo prodotto. Senza discussione, senza dibattito, senza confronto. Alla fine, senza politica. L'effetto Madia da eccezione diventato norma. Interventi preordinati, vallette e comparse invece che delegati (tanto che per tenere il pubblico in sala, in segreteria hanno dovuto appendere questo cartello: «La borsa del delegato verrà consegnata a fine lavori»). Se proprio congresso vogliamo chiamarlo, allora è un congresso nordcoreano, per applaudire la grandezza del caro leader e le sue opere. Un congresso all'incontrario, come l'Italia di oggi, un congresso che comincia dalla fine, cioè dall'annuncio trionfale che è nato il partito unico, il nuovo mirabolante prodotto da collocare sugli scaffali del supermarket della politica italiana. An si era già suicidata, i suoi colonnelli si erano già venduti al nuovo padrone.
La politica, assente dalla "convenscion", la fanno altrove: al governo, in tv. Un piano casa che è una truffa (piano casa era quello di Fanfani, che metteva soldi per costruire case popolari, questo invece è una sanatoria preventiva, un invito all'abuso urbanistico, un via libera alla cementificazione). E poi: una legge sul testamento biologico che è un'altra truffa, imposizione dell'etica vaticana diventata etica di Stato; un cambiamento della legge sulla sicurezza sul lavoro che rende impunite le cosiddette morti bianche; e le leggi razziali, le schedature dei rom, i medici che devono denunciare gli irregolari, le ronde... E poi arriveranno le intercettazioni a disarmare la legge e a mettere il bavaglio alla stampa. Ecco la destra che è nata alla "convenscion" di Roma: un partito P2 di massa, un populismo mediatico-aziendale costruito attorno al capo, dove il potere legislativo è svuotato (ma sì, possono votare solo i capigruppo, così si risparmia tempo), il potere giudiziario è disarmato, il controllo della stampa sulla politica è bloccato. La Costituzione? Un ferrovecchio da cambiare a piacimento. Un progetto autoritario ed eversivo, raccontato con stacchetti al posto giusto.
Fonte:
http://www.societacivile.it/blog/index.html
Di Gianni Barbacetto
Nasce il Pdl. Non da un congresso, ma da una "convenscion" aziendale, siparietti, stacchi musicali, rassegna di spot, interminabile telepromozione, evento per lanciare un nuovo prodotto. Senza discussione, senza dibattito, senza confronto. Alla fine, senza politica. L'effetto Madia da eccezione diventato norma. Interventi preordinati, vallette e comparse invece che delegati (tanto che per tenere il pubblico in sala, in segreteria hanno dovuto appendere questo cartello: «La borsa del delegato verrà consegnata a fine lavori»). Se proprio congresso vogliamo chiamarlo, allora è un congresso nordcoreano, per applaudire la grandezza del caro leader e le sue opere. Un congresso all'incontrario, come l'Italia di oggi, un congresso che comincia dalla fine, cioè dall'annuncio trionfale che è nato il partito unico, il nuovo mirabolante prodotto da collocare sugli scaffali del supermarket della politica italiana. An si era già suicidata, i suoi colonnelli si erano già venduti al nuovo padrone.
La politica, assente dalla "convenscion", la fanno altrove: al governo, in tv. Un piano casa che è una truffa (piano casa era quello di Fanfani, che metteva soldi per costruire case popolari, questo invece è una sanatoria preventiva, un invito all'abuso urbanistico, un via libera alla cementificazione). E poi: una legge sul testamento biologico che è un'altra truffa, imposizione dell'etica vaticana diventata etica di Stato; un cambiamento della legge sulla sicurezza sul lavoro che rende impunite le cosiddette morti bianche; e le leggi razziali, le schedature dei rom, i medici che devono denunciare gli irregolari, le ronde... E poi arriveranno le intercettazioni a disarmare la legge e a mettere il bavaglio alla stampa. Ecco la destra che è nata alla "convenscion" di Roma: un partito P2 di massa, un populismo mediatico-aziendale costruito attorno al capo, dove il potere legislativo è svuotato (ma sì, possono votare solo i capigruppo, così si risparmia tempo), il potere giudiziario è disarmato, il controllo della stampa sulla politica è bloccato. La Costituzione? Un ferrovecchio da cambiare a piacimento. Un progetto autoritario ed eversivo, raccontato con stacchetti al posto giusto.
Fonte:
http://www.societacivile.it/blog/index.html
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