martedì 3 marzo 2009

A Beniamino Donnici non interessa più la Costituente Meridionalista voluta da Lui a Cosenza:Costituente Meridionalista? Un giorno, forse…


Cari amici,
avete seguito su questo sito gli sforzi che personalmente ho compiuto nel tentativo di costituire un unico soggetto politico meridionalista, capace di farsi carico dei bisogni dei nostri territori e delle aspettative dei nostri concittadini.
C’è stata una riunione a Cosenza, durante la quale 18 tra associazioni e movimenti hanno sottoscritto un patto di unità e ci siamo tutti illusi che il sogno potesse diventare realtà. Poi un’incontro a Salerno, una manifestazione ad Acireale, l’evento di Bari promosso dalla senatrice Poli Bortone…

Tutto sembrava procedesse nella direzione e nella prospettiva auspicate, ma nel momento decisivo – com’è sempre purtroppo accaduto in passato – sono venuti fuori pregiudizi, egoismi, miopie, chiusure, vecchie e nuove resistenze.

Per andare in tempi brevi all’assemblea costituente del “partito del sud” occorreva che ciascuno facesse un passo indietro, rispetto alle pur legittime aspirazioni personali, per farne fare uno avanti al progetto condiviso. Così non è stato, perché – ancora una volta! – è prevalso il male antico dell’individualismo meridionale: ognuno innamorato del proprio “giocattolo”, cultore della propria personalità, prigioniero del proprio schema.

Bene, chi mi conosce sa che posso avere mille difetti ma non quello dell’ipocrisia: non ci sono, almeno nell’immediato e con certi interlocutori, le condizioni per andare avanti nella direzione della “costituente meridionalista” e, per quanto mi riguarda, mi chiamo fuori da questo teatrino.

Chi vuole, potrà provarci. Altri potranno iscriversi al partito di Lombardo e immaginare di battersi per le magnifiche sorti e progressive del Sud.
Altri ancora, magari, fare un accordo elettorale con la Lega oppure un’alleanza con l’UDC!
I più ostinati e perversi potranno, invece, continuare a masturbarsi mentalmente col proprio movimento-giocattolo, durante l’ennesima stagione elettorale dove si consumano eterne partite di potere ed effimeri protagonismi.
Per quanto mi riguarda torno al mio impegno in Calabria e per la Calabria. Quando ci saranno le condizioni per fare altro e di più vedremo.

Il Manifesto-Carta dei Valori rimarrà come bozza del progetto dei nostri “Comitati per la Calabria Libera” e nei prossimi giorni faremo una riunione riservata agli amici calabresi che hanno condiviso e vogliono continuare a condividere con noi questo percorso.

Sul piano nazionale, manterremo e rafforzeremo la rete con associazioni e movimenti meridionalisti che hanno il nostro stesso “sentire” ma in questa fase, e nel medio periodo, le daremo la struttura di area-laboratorio culturale, politico e programmatico.

Il Sud nei prossimi mesi e forse nei prossimi anni vivrà situazioni difficili a causa della crisi economica che pagheranno particolarmente i territori deboli e marginali. Per affrontarla c’è bisogno di un’altra classe dirigente, veramente libera, leale e protagonista. A questo impegno mi dedicherò con passione ed entusiasmo: in Calabria con un soggetto politico organizzato e strutturato su tutto il territorio, nel Sud con la forma “laboratorio” sopra accennata.

Tutto il resto forse non sarà noia, ma non mi interessa più.


Beniamino Donnici


Fonte:Beniamino Donnici 2 Marzo 2009
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Cari amici,
avete seguito su questo sito gli sforzi che personalmente ho compiuto nel tentativo di costituire un unico soggetto politico meridionalista, capace di farsi carico dei bisogni dei nostri territori e delle aspettative dei nostri concittadini.
C’è stata una riunione a Cosenza, durante la quale 18 tra associazioni e movimenti hanno sottoscritto un patto di unità e ci siamo tutti illusi che il sogno potesse diventare realtà. Poi un’incontro a Salerno, una manifestazione ad Acireale, l’evento di Bari promosso dalla senatrice Poli Bortone…

Tutto sembrava procedesse nella direzione e nella prospettiva auspicate, ma nel momento decisivo – com’è sempre purtroppo accaduto in passato – sono venuti fuori pregiudizi, egoismi, miopie, chiusure, vecchie e nuove resistenze.

Per andare in tempi brevi all’assemblea costituente del “partito del sud” occorreva che ciascuno facesse un passo indietro, rispetto alle pur legittime aspirazioni personali, per farne fare uno avanti al progetto condiviso. Così non è stato, perché – ancora una volta! – è prevalso il male antico dell’individualismo meridionale: ognuno innamorato del proprio “giocattolo”, cultore della propria personalità, prigioniero del proprio schema.

Bene, chi mi conosce sa che posso avere mille difetti ma non quello dell’ipocrisia: non ci sono, almeno nell’immediato e con certi interlocutori, le condizioni per andare avanti nella direzione della “costituente meridionalista” e, per quanto mi riguarda, mi chiamo fuori da questo teatrino.

Chi vuole, potrà provarci. Altri potranno iscriversi al partito di Lombardo e immaginare di battersi per le magnifiche sorti e progressive del Sud.
Altri ancora, magari, fare un accordo elettorale con la Lega oppure un’alleanza con l’UDC!
I più ostinati e perversi potranno, invece, continuare a masturbarsi mentalmente col proprio movimento-giocattolo, durante l’ennesima stagione elettorale dove si consumano eterne partite di potere ed effimeri protagonismi.
Per quanto mi riguarda torno al mio impegno in Calabria e per la Calabria. Quando ci saranno le condizioni per fare altro e di più vedremo.

Il Manifesto-Carta dei Valori rimarrà come bozza del progetto dei nostri “Comitati per la Calabria Libera” e nei prossimi giorni faremo una riunione riservata agli amici calabresi che hanno condiviso e vogliono continuare a condividere con noi questo percorso.

Sul piano nazionale, manterremo e rafforzeremo la rete con associazioni e movimenti meridionalisti che hanno il nostro stesso “sentire” ma in questa fase, e nel medio periodo, le daremo la struttura di area-laboratorio culturale, politico e programmatico.

Il Sud nei prossimi mesi e forse nei prossimi anni vivrà situazioni difficili a causa della crisi economica che pagheranno particolarmente i territori deboli e marginali. Per affrontarla c’è bisogno di un’altra classe dirigente, veramente libera, leale e protagonista. A questo impegno mi dedicherò con passione ed entusiasmo: in Calabria con un soggetto politico organizzato e strutturato su tutto il territorio, nel Sud con la forma “laboratorio” sopra accennata.

Tutto il resto forse non sarà noia, ma non mi interessa più.


Beniamino Donnici


Fonte:Beniamino Donnici 2 Marzo 2009

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