lunedì 16 febbraio 2009
GAETA Giornata della memoria del sud, inaugurata Porta Carlo III restaurata
Si è celebrato, questa mattina, in aula consiliare il momento commemorativo per l'istituzione della Giornata della Memoria del Sud Italia con una ricostruzione storica dei fatti avvenuti durante l'Assedio di Gaeta del 1860-61.
Erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale, l'Assessore alla Cultura, il Sindaco, alcuni consiglieri ed assessori, il professor Pasquale Corbo, sindaco di Gaeta dal 1949 al 1964, e il professor Luigi Cardi.
«Ricordare questo giorno in questo luogo - sottolinea il Presidente Magliuzzi - dona a questa semplice cerimonia un particolare significato di solennità.
C'è la volontà di far recuperare a Gaeta quel ruolo centrale in queste commemorazioni e le delibere votate in Consiglio Comunale hanno consentito di far parlare della città nelle cronache nazionali. Per raggiungere il nostro scopo, le istituzioni hanno bisogno di un sentimento di orgoglio e di identità cittadina che ci deve accomunare ed aiutare a superare le divisioni».
«Il senso della commemorazione - afferma l'Assessore Salvatore Di Ciaccio - è soprattutto quello di dare valore ai caduti dell'Assedio di Gaeta e di coinvolgere lo Stato in un percorso che faccia recuperare a Gaeta il ruolo che le spetta per le celebrazioni del 2011. Vogliamo dare un contributo fattivo per una maggiore unità dello Stato in un momento di crisi nel quale tutto il Paese dovrebbe unirsi per far fronte alle difficoltà».
La ricostruzione storica dei vari momenti dell'assedio è stata affidata al professor Luigi Cardi che ha messo in evidenza come «l'Assedio di Gaeta ha rappresentato la fine di una dinastia che si lega alla nostra città perché sotto il regno dei Borbone la città diventa la seconda capitale del Regno e la piazzaforte più importante».
Il professore ha continuato il suo intervento illustrando le novità militari dell'epoca e come hanno influito nel corso degli eventi.
L'ex Sindaco Pasquale Corbo ha ricordato i festeggiamenti per il centenario dell'Unità d'Italia che «ebbero luogo a Torino e a Gaeta e in quell'occasione la nostra città ottenne la sdemanializzazione di vaste aree e un rafforzamento del settore industriale per dare una risposta concreta alle speranza lavorative.
Ora siamo in una fase di recessione e ci chiediamo come fare per uscirne.
La mia generazione riuscì a superare la crisi del 1929 e l'economia riprese a marciare. Per superare questo momento difficile ci sono tre strade: avere coraggio e fiducia e portare al massimo la solidarietà e stare vicino ai giovani.
Che posso dirvi? Coraggio, passerà anche questa crisi e guarderete indietro orgogliosi di avercela fatta con le vostre forze e con la vicinanza di qualcuno».
«Nel 1861 - ha detto il Sindaco Raimondi - cominciò il declino della città di Gaeta che si risollevò all'inizio del Ventesimo secolo grazie alla vetreria e successivamente con l'industrializzazione grazie alla presenza della raffineria e della Pozzi Ginori. Ora viviamo un tempo di crisi e i fatti internazionali, come quelli accaduti nel Regno Unito, ci fanno capire quanti siano difficili e, soprattutto, globali. È indispensabile mettersi insieme e collaborare a tutti i livelli istituzionali. Perché istituire una Giornata della memoria per il Sud?
Non sappiamo se riceveremo il finanziamento per i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma faremo lo stesso le celebrazioni perché la storia non si cancella.
Il 13 febbraio 1861 nacque la Questione Meridionale: il Sud iniziò il suo lento arretramento e tanti meridionali furono costretti ad emigrare all'estero, come accade purtroppo ancora oggi».
Dopo la cerimonia in Aula Consiliare, il Sindaco Raimondi ha inaugurato la Porta Carlo III restaurata ringraziando chi ha contribuito alla progettazione e all'esecuzione dei lavori. «Tenere in vita i monumenti è molto importante perché essi rappresentano la nostra memoria storica» ha commentato il Sindaco che ha consegnato una targa ricordo alla ditta dei fratelli Fortunato per l'opera gratuita prestata per il restauro della porta lignea.
Fonte:GolfoNews
Si è celebrato, questa mattina, in aula consiliare il momento commemorativo per l'istituzione della Giornata della Memoria del Sud Italia con una ricostruzione storica dei fatti avvenuti durante l'Assedio di Gaeta del 1860-61.
Erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale, l'Assessore alla Cultura, il Sindaco, alcuni consiglieri ed assessori, il professor Pasquale Corbo, sindaco di Gaeta dal 1949 al 1964, e il professor Luigi Cardi.
«Ricordare questo giorno in questo luogo - sottolinea il Presidente Magliuzzi - dona a questa semplice cerimonia un particolare significato di solennità.
C'è la volontà di far recuperare a Gaeta quel ruolo centrale in queste commemorazioni e le delibere votate in Consiglio Comunale hanno consentito di far parlare della città nelle cronache nazionali. Per raggiungere il nostro scopo, le istituzioni hanno bisogno di un sentimento di orgoglio e di identità cittadina che ci deve accomunare ed aiutare a superare le divisioni».
«Il senso della commemorazione - afferma l'Assessore Salvatore Di Ciaccio - è soprattutto quello di dare valore ai caduti dell'Assedio di Gaeta e di coinvolgere lo Stato in un percorso che faccia recuperare a Gaeta il ruolo che le spetta per le celebrazioni del 2011. Vogliamo dare un contributo fattivo per una maggiore unità dello Stato in un momento di crisi nel quale tutto il Paese dovrebbe unirsi per far fronte alle difficoltà».
La ricostruzione storica dei vari momenti dell'assedio è stata affidata al professor Luigi Cardi che ha messo in evidenza come «l'Assedio di Gaeta ha rappresentato la fine di una dinastia che si lega alla nostra città perché sotto il regno dei Borbone la città diventa la seconda capitale del Regno e la piazzaforte più importante».
Il professore ha continuato il suo intervento illustrando le novità militari dell'epoca e come hanno influito nel corso degli eventi.
L'ex Sindaco Pasquale Corbo ha ricordato i festeggiamenti per il centenario dell'Unità d'Italia che «ebbero luogo a Torino e a Gaeta e in quell'occasione la nostra città ottenne la sdemanializzazione di vaste aree e un rafforzamento del settore industriale per dare una risposta concreta alle speranza lavorative.
Ora siamo in una fase di recessione e ci chiediamo come fare per uscirne.
La mia generazione riuscì a superare la crisi del 1929 e l'economia riprese a marciare. Per superare questo momento difficile ci sono tre strade: avere coraggio e fiducia e portare al massimo la solidarietà e stare vicino ai giovani.
Che posso dirvi? Coraggio, passerà anche questa crisi e guarderete indietro orgogliosi di avercela fatta con le vostre forze e con la vicinanza di qualcuno».
«Nel 1861 - ha detto il Sindaco Raimondi - cominciò il declino della città di Gaeta che si risollevò all'inizio del Ventesimo secolo grazie alla vetreria e successivamente con l'industrializzazione grazie alla presenza della raffineria e della Pozzi Ginori. Ora viviamo un tempo di crisi e i fatti internazionali, come quelli accaduti nel Regno Unito, ci fanno capire quanti siano difficili e, soprattutto, globali. È indispensabile mettersi insieme e collaborare a tutti i livelli istituzionali. Perché istituire una Giornata della memoria per il Sud?
Non sappiamo se riceveremo il finanziamento per i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma faremo lo stesso le celebrazioni perché la storia non si cancella.
Il 13 febbraio 1861 nacque la Questione Meridionale: il Sud iniziò il suo lento arretramento e tanti meridionali furono costretti ad emigrare all'estero, come accade purtroppo ancora oggi».
Dopo la cerimonia in Aula Consiliare, il Sindaco Raimondi ha inaugurato la Porta Carlo III restaurata ringraziando chi ha contribuito alla progettazione e all'esecuzione dei lavori. «Tenere in vita i monumenti è molto importante perché essi rappresentano la nostra memoria storica» ha commentato il Sindaco che ha consegnato una targa ricordo alla ditta dei fratelli Fortunato per l'opera gratuita prestata per il restauro della porta lignea.
Fonte:GolfoNews
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