''Ci hanno telefonato e hanno detto: "Siamo l'esercito israeliano aspettatevi il fiore rosso nel giorno di San Valentino''.
A riferire della telefonata all'inviato di PeaceReporter, Naoki Tomasini, è stato un uomo residente nel campo profughi di Nousseirat, nella zona centrale della Striscia di Gaza. L'informazione che un eventuale nuova operazione militare dell'esercito israeliano nella Striscia potesse avere come nome in codice 'fiore rosso' era già circolata nei giorni scorsi, rilanciata da alcuni media anche in Israele. Dopo il lancio di alcuni razzi verso il deserto del Negev dalla Striscia di Gaza, il premier israeliano Olmert aveva promesso una 'risposta smisurata'. La rappresaglia odierna, nella quale in due attacchi differenti sono morti due palestinesi, sembrava chiudere la ritorsione, ma manca ancora un accordo sulla tregua, per la quale si sta tentando una mediazione al Cairo.
Fonte:Peacereporter
A riferire della telefonata all'inviato di PeaceReporter, Naoki Tomasini, è stato un uomo residente nel campo profughi di Nousseirat, nella zona centrale della Striscia di Gaza. L'informazione che un eventuale nuova operazione militare dell'esercito israeliano nella Striscia potesse avere come nome in codice 'fiore rosso' era già circolata nei giorni scorsi, rilanciata da alcuni media anche in Israele. Dopo il lancio di alcuni razzi verso il deserto del Negev dalla Striscia di Gaza, il premier israeliano Olmert aveva promesso una 'risposta smisurata'. La rappresaglia odierna, nella quale in due attacchi differenti sono morti due palestinesi, sembrava chiudere la ritorsione, ma manca ancora un accordo sulla tregua, per la quale si sta tentando una mediazione al Cairo.
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