venerdì 5 dicembre 2008

A Gaeta prosegue l’assedio, corriamo a difenderla.


GAETA CHIEDE I DANNI
per i bombardamenti
comandati dai Savoia


E’ una vecchia e dolorosa storia che da sempre emerge dai racconti dei vecchi e dalle pagine ingiallite dei memoriali e delle lettere dei nostri eroi.
Nell’Assedio del 1860-61 Gaeta subì una tragedia senza fine che ancor oggi segna duramente l’architettura dei suoi palazzi, la topografia delle sue strade ed il carattere dei suoi abitanti.
Tre mesi di bombardamenti giorno e notte ed alla cieca con cannoni rigati posti al riparo al di là delle colline: ed ebbero il coraggio di chiamarlo assedio militare.
Gli assedi sono ben altra cosa. Quello fu un tiro al massacro che devastò la terza città del Regno e colpì mortalmente i suoi abitanti.
Fu un assalto di predoni armati, condannato dal diritto internazionale, comandato dagli spietati e sanguinari Savoia.

Ora Gaeta, finalmente, vuole giustizia.

Oggi i maggiori giornali e la stessa TV dello Stato Italiano hanno dato il giusto risalto al prossimo Consiglio Comunale che si terrà a Gaeta il 6 dicembre 2008, alle ore 16.00, nel quale sarà proposto di chiedere giudizialmente ai Savoia i danni subiti da quella che fu una vera e propria aggressione armata ad una città pacifica e feconda.

Sabato 6 sarò a Gaeta con i Simboli della nostra storia e con le diapositive della nostra tragedia, e con me ci saranno gli uomini, le donne, i Briganti ed i Soldati della Patria Napolitana che anela giustizia e pretende rispetto.

A Gaeta prosegue l’assedio, corriamo a difenderla.

Cap. Alessandro Romano

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GAETA CHIEDE I DANNI
per i bombardamenti
comandati dai Savoia


E’ una vecchia e dolorosa storia che da sempre emerge dai racconti dei vecchi e dalle pagine ingiallite dei memoriali e delle lettere dei nostri eroi.
Nell’Assedio del 1860-61 Gaeta subì una tragedia senza fine che ancor oggi segna duramente l’architettura dei suoi palazzi, la topografia delle sue strade ed il carattere dei suoi abitanti.
Tre mesi di bombardamenti giorno e notte ed alla cieca con cannoni rigati posti al riparo al di là delle colline: ed ebbero il coraggio di chiamarlo assedio militare.
Gli assedi sono ben altra cosa. Quello fu un tiro al massacro che devastò la terza città del Regno e colpì mortalmente i suoi abitanti.
Fu un assalto di predoni armati, condannato dal diritto internazionale, comandato dagli spietati e sanguinari Savoia.

Ora Gaeta, finalmente, vuole giustizia.

Oggi i maggiori giornali e la stessa TV dello Stato Italiano hanno dato il giusto risalto al prossimo Consiglio Comunale che si terrà a Gaeta il 6 dicembre 2008, alle ore 16.00, nel quale sarà proposto di chiedere giudizialmente ai Savoia i danni subiti da quella che fu una vera e propria aggressione armata ad una città pacifica e feconda.

Sabato 6 sarò a Gaeta con i Simboli della nostra storia e con le diapositive della nostra tragedia, e con me ci saranno gli uomini, le donne, i Briganti ed i Soldati della Patria Napolitana che anela giustizia e pretende rispetto.

A Gaeta prosegue l’assedio, corriamo a difenderla.

Cap. Alessandro Romano

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