DeflazioneNegli ultimi giorni i mercati del credito in generale e il mercato dei titoli di Stato americani in particolare si comportano come se avessero avuto un epifania:
è in arrivo la depressione economica. Il segno più evidente del panico creditizio è dato dai titoli trentennali di zio Sam il cui rendimento ormai sfiora il 3%.
Vediamo di capire il grafico qui sopra. Per tutto il periodo della crisi fino a metà novembre un bond a 30 anni rendeva intorno al 4,5% con punte verso il basso vicine al 4% nei momenti di maggior panico come dopo
il collasso di Lehman Brothers. D'altra parte 30 anni sono lunghi a passare e l'economia presto si riprenderà. A metà novembre gli investitori si sono convinti che prendere un misero, ma sicuro, 3% per i prossimi trent'anni è un eccellente investimento, ossia hanno deciso che l'economia non si riprenderà tanto presto e che i tassi rimarranno bassi per anni.
I mercati del credito parlano apertamente di deflazione e depressione.
Quantitative easingNel gergo della banche centrali si chiama "quantitative easing". Noi comuni mortali possiamo semplicemente chiamarlo "stampare denaro". Al contrario di quello che si sentiva dire un po' ovunque, fino a settembre la FED era stata molto attenta a non stampare un dollaro (quasi), per evitare l'aumento dei tassi d'interesse a lungo termine e la fuga dei finanziatori stranieri. Ma a partire da settembre la FED e il governo americano hanno perso il controllo dei mercati finanziari e circolava il sospetto che la FED avesse cominciato a stampare.
Ieri la FED ha ammesso la sua prima operazione finanziata dalle rotative di Stato. Dalle
FAQ su una delle operazioni di finanziamento di Fannie e Freddie:
Queste operazioni saranno neutre rispetto alle riserve?
No, queste operazioni saranno finanziate attraverso la creazione di riserve bancarie addizionali.
Guarda caso, la "creazione di riserve bancarie addizionali" si traduce ancora con "stampare denaro", e d'altronde che altro sa fare una banca centrale?
Dunque siamo arrivati al punto in cui la FED sta iniziando al campagna di monetizzazione del debito per combattere la deflazione e salvare le banche (a spese di tutti). C'è un problema però...
I mercati del credito pensano che la FED fallirà.
Aggiornamento: Per chi fosse interessato alcune delle mie idee su denaro e
banche centrali si trovano nei seguenti post:
Aggiornamento: menti simili pensano simile, Stand ha appena pubblicato
un post molto lungo sul ruolo delle banche centrali e sul "quantitative easing". Chi segue i commenti su Due Cents saprà che a mio giudizio
l'ultimo post di Stand sul denaro e sul debito contiene alcuni errori sostanziali, per cui prima di dare per buono questo post sulle banche centrali lo devo leggere tutto e per bene. In ogni caso è meglio leggere Stand (che anche se fa un errore dice molte cose molto interessanti) che il Sole 24 Ore o altra robaccia del genere il cui unico obbiettivo è confondere le idee.
Fonte:
Castelli di carte
DeflazioneNegli ultimi giorni i mercati del credito in generale e il mercato dei titoli di Stato americani in particolare si comportano come se avessero avuto un epifania:
è in arrivo la depressione economica. Il segno più evidente del panico creditizio è dato dai titoli trentennali di zio Sam il cui rendimento ormai sfiora il 3%.
Vediamo di capire il grafico qui sopra. Per tutto il periodo della crisi fino a metà novembre un bond a 30 anni rendeva intorno al 4,5% con punte verso il basso vicine al 4% nei momenti di maggior panico come dopo
il collasso di Lehman Brothers. D'altra parte 30 anni sono lunghi a passare e l'economia presto si riprenderà. A metà novembre gli investitori si sono convinti che prendere un misero, ma sicuro, 3% per i prossimi trent'anni è un eccellente investimento, ossia hanno deciso che l'economia non si riprenderà tanto presto e che i tassi rimarranno bassi per anni.
I mercati del credito parlano apertamente di deflazione e depressione.
Quantitative easingNel gergo della banche centrali si chiama "quantitative easing". Noi comuni mortali possiamo semplicemente chiamarlo "stampare denaro". Al contrario di quello che si sentiva dire un po' ovunque, fino a settembre la FED era stata molto attenta a non stampare un dollaro (quasi), per evitare l'aumento dei tassi d'interesse a lungo termine e la fuga dei finanziatori stranieri. Ma a partire da settembre la FED e il governo americano hanno perso il controllo dei mercati finanziari e circolava il sospetto che la FED avesse cominciato a stampare.
Ieri la FED ha ammesso la sua prima operazione finanziata dalle rotative di Stato. Dalle
FAQ su una delle operazioni di finanziamento di Fannie e Freddie:
Queste operazioni saranno neutre rispetto alle riserve?
No, queste operazioni saranno finanziate attraverso la creazione di riserve bancarie addizionali.
Guarda caso, la "creazione di riserve bancarie addizionali" si traduce ancora con "stampare denaro", e d'altronde che altro sa fare una banca centrale?
Dunque siamo arrivati al punto in cui la FED sta iniziando al campagna di monetizzazione del debito per combattere la deflazione e salvare le banche (a spese di tutti). C'è un problema però...
I mercati del credito pensano che la FED fallirà.
Aggiornamento: Per chi fosse interessato alcune delle mie idee su denaro e
banche centrali si trovano nei seguenti post:
Aggiornamento: menti simili pensano simile, Stand ha appena pubblicato
un post molto lungo sul ruolo delle banche centrali e sul "quantitative easing". Chi segue i commenti su Due Cents saprà che a mio giudizio
l'ultimo post di Stand sul denaro e sul debito contiene alcuni errori sostanziali, per cui prima di dare per buono questo post sulle banche centrali lo devo leggere tutto e per bene. In ogni caso è meglio leggere Stand (che anche se fa un errore dice molte cose molto interessanti) che il Sole 24 Ore o altra robaccia del genere il cui unico obbiettivo è confondere le idee.
Fonte:
Castelli di carte
2 commenti:
Questo post è stato copiato dal blog Castelli Di Carte e riportato senza un'attribuzione evidente (solo a fine articolo senza link al blog) e soprattutto senza il link all'articolo originale.
Caro NON MI ARRENDO, questa è una violazione del copyright. Capisco che, per un partito politico violare una legge in più o in meno non fa molta differenza, ma in questo caso sarebbe bastato così poco...
Caro anonimo,
prima di accusare a vanvera controlla meglio....l'articolo era stato postato(non so da chi) su OK Notizie e da li e' stato da me ripreso indicando la fonte citata da ok notizie...se poi il blog castelli di carte l'ha ripreso a sua volta su ok notizie non era indicato... per cui...
Saluti.
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