mercoledì 24 dicembre 2008

Catechismo sul Santo Natale


D. Che festa è il santo Natale?
R. Il santo Natale è la festa istituita per celebrare la memoria della nascita temporale di Gesù Cristo.

D. Che cosa ha di particolare il santo Natale tra tutte le altre feste?
R. Il santo Natale tra tutte le altre feste ha due cose di particolare:
- che si celebrano gli uffici divini nella notte precedente, secondo l'uso antico della Chiesa nelle vigilie;
- che si celebrano tre messe da ogni sacerdote.

D. Perché la Chiesa ha voluto ritenere l'uso di celebrare nella notte del Natale i divini uffizi?
R. La Chiesa ha voluto ritenere l'uso di celebrare nella notte del Natale i divini uffizi per rinnovare con viva riconoscenza la memoria di quella notte, in cui, nascendo il divin Salvatore, cominciò l'opera della nostra redenzione.

D. Quali cose ci propone la Chiesa a considerare nelle tre Messe del Natale?
R. Nel vangelo della prima Messa del Natale la Chiesa ci propone a considerare che la santissima Vergine, recatasi in compagnia di S. Giuseppe da Nazaret a Betlemme per far ivi registrare il loro nome, secondo l'ordine dell'imperatore, né avendo ritrovato altro alloggio, diede alla luce Gesù Cristo dentro una stalla e lo ripose nel presepio, cioè in una mangiatoia d'animali. Nel vangelo della seconda ci propone a considerare la visita fatta a Gesù Cristo da alcuni poveri pastori, che erano stati avvisati da un Angelo della nascita di esso. Nel vangelo della terza ci propone a considerare che questo fanciullo, che si vede nascere nel tempo da Maria Vergine, è ab eterno Figliuolo di Dio.

D. Che cosa intende la Chiesa nel proporci a considerare i misteri delle tre Messe del Natale?
R. Nel proporci a considerare i misteri delle tre Messe del Natale la Chiesa intende che ringraziamo il divin Redentore d'essersi fatto uomo per la nostra salute, che lo riconosciamo insieme ai pastori, e lo adoriamo qual vero Figliuolo di Dio, ascoltando le istruzioni ch'Egli tacitamente ci dà colle circostanze della sua nascita.

D. Che cosa c’insegna Gesù Cristo colle circostanze della sua nascita?
R. Colle circostanze della sua nascita Gesù Cristo c’insegna a rinunciare alle vanità del mondo e ad apprezzare la povertà e le sofferenze.

D. Nella festa del Natale siamo noi obbligali ad ascoltare tre Messe?
R. Nella festa del Natale siamo obbligati ad ascoltare soltanto una Messa, ma è però bene ascoltarle tutte e tre per conformarci meglio alle intenzioni della Chiesa.

D. Che cosa dobbiamo noi fare nel santo Natale per secondare pienamente le intenzioni della Chiesa?
R. Nel santo Natale, per secondare pienamente le intenzioni della Chiesa, dobbiamo fare queste quattro cose:
- prepararci la vigilia con unire al digiuno un raccoglimento maggiore del solito;
- apportarvi una grande purità per mezzo di una buona confessione e un grande desiderio di ricevere il Signore;
- assistere, se si può, agli uffizi divini nella notte precedente, e alle tre Messe, meditando il mistero che si celebra;
- impiegare questo giorno, per quanto possiamo, in opere di cristiana pietà.

Dal Catechismo Maggiore di San Pio X, Istruzione sopra le feste del Signore, della B. Vergine e dei Santi, Parte prima – Delle feste del Signore
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D. Che festa è il santo Natale?
R. Il santo Natale è la festa istituita per celebrare la memoria della nascita temporale di Gesù Cristo.

D. Che cosa ha di particolare il santo Natale tra tutte le altre feste?
R. Il santo Natale tra tutte le altre feste ha due cose di particolare:
- che si celebrano gli uffici divini nella notte precedente, secondo l'uso antico della Chiesa nelle vigilie;
- che si celebrano tre messe da ogni sacerdote.

D. Perché la Chiesa ha voluto ritenere l'uso di celebrare nella notte del Natale i divini uffizi?
R. La Chiesa ha voluto ritenere l'uso di celebrare nella notte del Natale i divini uffizi per rinnovare con viva riconoscenza la memoria di quella notte, in cui, nascendo il divin Salvatore, cominciò l'opera della nostra redenzione.

D. Quali cose ci propone la Chiesa a considerare nelle tre Messe del Natale?
R. Nel vangelo della prima Messa del Natale la Chiesa ci propone a considerare che la santissima Vergine, recatasi in compagnia di S. Giuseppe da Nazaret a Betlemme per far ivi registrare il loro nome, secondo l'ordine dell'imperatore, né avendo ritrovato altro alloggio, diede alla luce Gesù Cristo dentro una stalla e lo ripose nel presepio, cioè in una mangiatoia d'animali. Nel vangelo della seconda ci propone a considerare la visita fatta a Gesù Cristo da alcuni poveri pastori, che erano stati avvisati da un Angelo della nascita di esso. Nel vangelo della terza ci propone a considerare che questo fanciullo, che si vede nascere nel tempo da Maria Vergine, è ab eterno Figliuolo di Dio.

D. Che cosa intende la Chiesa nel proporci a considerare i misteri delle tre Messe del Natale?
R. Nel proporci a considerare i misteri delle tre Messe del Natale la Chiesa intende che ringraziamo il divin Redentore d'essersi fatto uomo per la nostra salute, che lo riconosciamo insieme ai pastori, e lo adoriamo qual vero Figliuolo di Dio, ascoltando le istruzioni ch'Egli tacitamente ci dà colle circostanze della sua nascita.

D. Che cosa c’insegna Gesù Cristo colle circostanze della sua nascita?
R. Colle circostanze della sua nascita Gesù Cristo c’insegna a rinunciare alle vanità del mondo e ad apprezzare la povertà e le sofferenze.

D. Nella festa del Natale siamo noi obbligali ad ascoltare tre Messe?
R. Nella festa del Natale siamo obbligati ad ascoltare soltanto una Messa, ma è però bene ascoltarle tutte e tre per conformarci meglio alle intenzioni della Chiesa.

D. Che cosa dobbiamo noi fare nel santo Natale per secondare pienamente le intenzioni della Chiesa?
R. Nel santo Natale, per secondare pienamente le intenzioni della Chiesa, dobbiamo fare queste quattro cose:
- prepararci la vigilia con unire al digiuno un raccoglimento maggiore del solito;
- apportarvi una grande purità per mezzo di una buona confessione e un grande desiderio di ricevere il Signore;
- assistere, se si può, agli uffizi divini nella notte precedente, e alle tre Messe, meditando il mistero che si celebra;
- impiegare questo giorno, per quanto possiamo, in opere di cristiana pietà.

Dal Catechismo Maggiore di San Pio X, Istruzione sopra le feste del Signore, della B. Vergine e dei Santi, Parte prima – Delle feste del Signore

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