Di Aurelio Zucchi
In questa notte di Comete finte, di stelle fatte di cartone, di freddo ed attesa lunga, di palle colorate e argentei nastri, di succulenti cibi da smaltire, di dolci ancora da sbranare, di noccioline e frutti secchi, di numero che aspetti già dall'ambo, di nuova era che ci inghiotte, di conti sempre da far quadrare, di cassaintegrati e delinquenti, di affetti che siedono ai miei fianchi, di vivi che non devono morire, di morti che non sono morti, io vorrei essere un pastore.
Vorrei seguir la lenta processione che poi finisce ai piedi di una culla.
Solo un minuto io vorrei sostare, farmi accecare dalla Luce, cambiare gli occhi in grandi fari e seguitare a camminare dopo aver visto Tutto.
Fonte:Poetolandia
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