mercoledì 22 ottobre 2008
RadioMafiopoli dal regno di Gomorra
Continuano le storie che Giulio Cavalli racconta prendendo spunto di volta in volta dai fatti che avvengono nell’attualità che ci circonda, rivoltandole in maniera ironica. e questa settimana non poteva che continuare la storia dei Capalesi, la famiglia che regna a Gomorra, comandata dal terribile Sandrocàn Schiavone. Presi di mira i presunti pentimenti dei cittadini di mafiopoli e soprattutto il carcere duro, un carcere così duro che i boss possono inviare anche i fax a Saviano.
Cavalli prende in prestito le parole di Riina U’Curtu, una delle star di queste storie, assieme a zu binnu di Provenza, per distruggere con l’ironia tutti i luoghi comuni raccontati attorno allo scrittore casertano.
Dalla provincia di Gomorra, in Campania si torna a Palermo, in Sicilia, la capitale di Mafiopoli, dove l’ex governatore “Totò bacio bacio”, il bacetto rotante più pericoloso del west, ha passato il testimone a Lombardo, il governatore del nord.
Nonostante questo però si scopre un fitto giro d’affari di “famiglia” in piena continuità con la vecchia gestione.
Fonte:Agoravox
Continuano le storie che Giulio Cavalli racconta prendendo spunto di volta in volta dai fatti che avvengono nell’attualità che ci circonda, rivoltandole in maniera ironica. e questa settimana non poteva che continuare la storia dei Capalesi, la famiglia che regna a Gomorra, comandata dal terribile Sandrocàn Schiavone. Presi di mira i presunti pentimenti dei cittadini di mafiopoli e soprattutto il carcere duro, un carcere così duro che i boss possono inviare anche i fax a Saviano.
Cavalli prende in prestito le parole di Riina U’Curtu, una delle star di queste storie, assieme a zu binnu di Provenza, per distruggere con l’ironia tutti i luoghi comuni raccontati attorno allo scrittore casertano.
Dalla provincia di Gomorra, in Campania si torna a Palermo, in Sicilia, la capitale di Mafiopoli, dove l’ex governatore “Totò bacio bacio”, il bacetto rotante più pericoloso del west, ha passato il testimone a Lombardo, il governatore del nord.
Nonostante questo però si scopre un fitto giro d’affari di “famiglia” in piena continuità con la vecchia gestione.
Fonte:Agoravox
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