Di Tiziano Soresina
«Il fenomeno è serio ed occorrerà tenere la guardia molto alta: come ente locale faremo la nostra parte collaborando con le forze dell'ordine, ma occorrono più uomini alla procura per combattere le infiltrazioni mafiose, perché solo così si fa più repressione e più indagini. I tagli annunciati dal governo non vanno certo verso questa direzione».
«Il fenomeno è serio ed occorrerà tenere la guardia molto alta: come ente locale faremo la nostra parte collaborando con le forze dell'ordine, ma occorrono più uomini alla procura per combattere le infiltrazioni mafiose, perché solo così si fa più repressione e più indagini. I tagli annunciati dal governo non vanno certo verso questa direzione».
E' la risposta decisa del sindaco Graziano Delrio che così affronta l'allarme-Casalesi a Reggio delineatosi con le rivelazioni del pentito di camorra Domenico Bidognetti.
Il sindaco parla esplicitamente di «sentore divenuto più concreto».
Sonia Alfano, presidente dell'Associazione nazionale famiglie vittime della mafia, ha indicato, per Reggio, una precisa strada investigativa: infiltrazioni nei piccoli appalti, come quelli per la costruzione delle rotonde...
«C'è massima attenzione su questi meccanismi, perché ben sappiamo che ogni tipo d'appalto può costituire un rischio. Comunque ci troviamo di fronte ad organizzazioni raffinate e non mi sento d'escludere nulla, quindi se l'Alfano ha delle informazioni, allora ce le trasmetta».
I Casalesi «dominano» e riciclano soldi nell'edilizia: la Reggio super cementificata degli ultimi anni può aver aperto dei pericolosi «varchi»? Non è così. Siamo intervenuti sul piano poliennale d'attuazione, riducendo del 30% le opere edili. Le autorizzazioni comunali vigilano anche sui piani più complessi. Abbiamo cercato d'imporre la qualità in edilizia, proprio per mettere in difficoltà quelle imprese edili che s'inventano dall'oggi al domani, in cui s'annidano lavoro nero e riciclaggio».
CONSIGLIO COMUNALE. Ieri, in consiglio comunale, è stata respinta la richiesta del centrodestra d'istituire una «speciale Commissione consiliare di controllo, costantemente riunita sul tema mafie». Sul perché di questa decisione è lapidario Luca Vecchi, capogruppo del Pd: «In ambito consiliare - dice - esiste già una Commissione deputata a discutere anche questi argomenti: la Commissione affari generali, presieduta da Marco Eboli. Istituire una Commissione speciale sarebbe stato uno sperpero».
Il PREFETTO. Sulle infiltrazioni mafiose si è soffermato, ieri, anche il prefetto Bruno Pezzuto che, nel saluto di commiato alle autorità ha parlato di «preoccupanti presenze provenienti dai territori interessati dalla criminalità organizzata» aggiungendo che «anche a Reggio attenta è l'azione delle forze di polizia per individuare patologie incompatibili con la cultura della legalità così diffusa in questi territori».
Fonte: Gazzettadireggio
Fonte: Gazzettadireggio
Nessun commento:
Posta un commento