domenica 14 settembre 2008

La "Chernobyl fai da te" di Campobasso e il ritorno al nucleare


Da ecoblog

Poco tempo fa abbiamo parlato del problema dei residui derivanti da impianti nucleari, d’origine industriale o sanitaria, in particolare dello smaltimento in maniera ecologica delle scorie radioattive. A Campobasso un sito di stoccaggio non a norma sta destando l’attenzione pubblica a seguito delle fuoriuscite radioattive.

Stivate in una vecchia cantina di un vecchio palazzo, si trovano delle scorie derivanti perlopiù da utilizzi industriali e sanitari. Il sito di stoccaggio rinominato la “Chernobyl fai da te” si trova in pieno centro accanto al municipio e della cattedrale, in una zona (come un po’ tutta l’Italia) caratterizzata da rischio sismico ed idrogeologico.

Eventi che si sono verificati anche recentemente, con un sisma nel 2002 ed un’alluvione nel 2003 e che potrebbero aver leso la struttura e peggiorato una situazione già difficile dal punto di vista igienico: un sito sprovvisto di piano di sicurezza, di porte solide o di qualsivoglia forma di protezione per un pericolo effettivo come quello derivante dalle scorie nucleari.

Ciò che appare è una semplice cantinetta, con finestrelle arrugginite, porte di legno e nessun cartello che possa avvertire della pericolosità dell’area. Certamente non è un sito adeguato, ma il fatto che esista e che fosse noto sia all’amministrazione locale sia alla nazionale da almeno 20 anni, fa sorgere tanti dubbi sul futuro (ma anche sul presente) delle scorie radioattive italiane.

Via LaStampa.it
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Da ecoblog

Poco tempo fa abbiamo parlato del problema dei residui derivanti da impianti nucleari, d’origine industriale o sanitaria, in particolare dello smaltimento in maniera ecologica delle scorie radioattive. A Campobasso un sito di stoccaggio non a norma sta destando l’attenzione pubblica a seguito delle fuoriuscite radioattive.

Stivate in una vecchia cantina di un vecchio palazzo, si trovano delle scorie derivanti perlopiù da utilizzi industriali e sanitari. Il sito di stoccaggio rinominato la “Chernobyl fai da te” si trova in pieno centro accanto al municipio e della cattedrale, in una zona (come un po’ tutta l’Italia) caratterizzata da rischio sismico ed idrogeologico.

Eventi che si sono verificati anche recentemente, con un sisma nel 2002 ed un’alluvione nel 2003 e che potrebbero aver leso la struttura e peggiorato una situazione già difficile dal punto di vista igienico: un sito sprovvisto di piano di sicurezza, di porte solide o di qualsivoglia forma di protezione per un pericolo effettivo come quello derivante dalle scorie nucleari.

Ciò che appare è una semplice cantinetta, con finestrelle arrugginite, porte di legno e nessun cartello che possa avvertire della pericolosità dell’area. Certamente non è un sito adeguato, ma il fatto che esista e che fosse noto sia all’amministrazione locale sia alla nazionale da almeno 20 anni, fa sorgere tanti dubbi sul futuro (ma anche sul presente) delle scorie radioattive italiane.

Via LaStampa.it

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