Di Francesco Rossolini
Stiamo assistendo al fallimento di una scuola di economisti tanto strapagati e boriosi quanto inutili.
È il momento che buona parte di banchieri, macroeconomisti, bancari con funzioni dirigenziali faccia pubblicamente ammenda per il disastro che è stata capace di creare in nome di un profitto sconsiderato, disastro che purtroppo ricade su tutta la popolazione e non solo sugli artefici.
Sarebbe bene che questi individui che guidano lussuose fuoriserie e sfoggiano orologi d’oro, il tutto pagato interamente con il sudore dei loro incauti clienti, si scusassero pubblicamente per aver consigliato a milioni di cittadini luccicanti investimenti spazzatura, per aver consigliato con estrema leggerezza mutui a tasso variabile e per aver fatto impoverire milioni di persone che si fidavano del loro consiglio.
Questi cari signori, assoggettati a circolari aziendali che li incitano a vendere i prodotti finanziari peggiori il prima possibile in cambio di corposi bonus, sappiano che a lungo andare tutte queste prodezze ricadranno anche sulle loro spalle, oltre che su quelle di chi si fidava di loro.
Sarebbe auspicabile che il ministro dell’Economia Tremonti, che saggiamente ha dichiarato “economisti ora tacete” rendesse obbligatori dei corsi serali quotidiani di un paio d’ore, per gli addetti ai lavori del settore economia, in Storia Contemporanea, Storia Economica e in Etica. Può darsi che in futuro ci troveremo in condizioni meno disastrose delle attuali.
Fonte:Agoravox
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