venerdì 22 agosto 2008

Policlinico, stop alla scuola media per i bambini ammalati di tumore .Il provveditorato: tagli ministeriali .VERGOGNA !!!


Davanti a notizie come questa si rimane basiti. Si spera nell'errore o nello scherzo di cattivo gusto....
Ma dove stiamo finendo, come si fà ad andare avanti così...che schifo, e che vergogna!!

Che persone sono queste che prendono decisioni simili, gettando nella più cupa disperazione famiglie e bambini già provati dal dolore.....
Sprecano e mangiano come porci per poi tagliare "queste spese"...?
Ma allora ha proprio ragione Grillo,andatevene tutti AFFANCULO !!
(PdSUD ER)


Lo scandalo.
La scure del governo cancella una speranza per i più deboli

Di Paolo Russo

La preside: continueremo!

Hanno tolto la scuola ai bambini malati di tumore.
A settembre la classe di scuola media attiva da anni nel reparto di Pediatria del Policlinico non aprirà i battenti.
I tagli del ministero per la Pubblica istruzione, piovuti in provincia di Bari, si sono abbattuti sugli ultimi indifesi.
A causa della decurtazione di organico subita quest´anno, il provveditorato agli studi non ha assegnato neanche un insegnate né un´ora di lezione ai piccoli pazienti del reparto di pediatria oncologica.

«Da anni insegniamo nozioni di italiano e matematica a bambini che a volte sono a un passo dalla morte - accusa Felicia Positò, direttrice scolastica della scuola Media Tommaso Fiore che aveva richiesto il rinnovo della sezione Policlinico - la scuola per questi alunni costituisce spesso l´unico spiraglio di futuro. Un mezzo per aggrapparsi alla vita. Eppure chi ha operato questi tagli, evidentemente, non ha reputato il nostro un servizio importante».

La sezione unificata di pediatria ha un costo più elevato rispetto ad una classe di una scuola normale.
Il rapporto tra docenti e bambini ammalati non è economicamente vantaggioso: sono molti i professori, uno per ogni materia, e i piccoli sfortunati alunni a volte faticano a raggiungere le dieci unità.
A volte le loro condizioni di salute impediscono la frequenza delle lezioni. E se, per qualche giorno, arriva un compagno in più non c´è molto da esultare. E´ un altro bambino ammalato costretto in ospedale.

Ma i docenti non hanno mai guardato con troppa preoccupazione a questi numeri.
«In questi casi la calcolatrice non dovrebbe contare - spiega, con l´amaro in bacca, la direttrice - non è da questi poveri ragazzi che lo Stato dovrebbe cercare di risparmiare».

«Purtroppo - ammette la direttrice dell´ufficio scolastico regionale - quest´anno ci sono stati assegnati quattrocento docenti in meno e abbiamo dovuto effettuare dei tagli molto dolorosi. Ci sono decine di istituti che reclamano l´invio di più professori per affrontare l´anno scolastico e siamo stati costretti ad operare questa scelta. Ma fino alla fine dei conti proveremo a restituire la sezione media al Policlinico».
Il prossimo 27 agosto il dirigente dell´ufficio scolastico regionale incontrerà i provveditori provinciali per tirare le somme:
«Se potremmo risparmiare altrove riapriremo immediatamente la sezione», ha promesso la Stellacci.
Ma la preside della Tommaso Fiore non intende aspettare con le mani in mano:
«Naturalmente speriamo che possa risolversi tutto per il meglio. In caso contrario ci attiveremo autonomamente. Se non possiamo avere nuovi docenti per questi bambini chiederò ai professori che ci sono già di fare gli straordinari per garantire la continuità di questo servizio».

Ad attendere l´esito di questa vicenda sono i tanti bambini ammalati di tumore che lo scorso anno superarono (nella classe di scuola primaria del Policlinico) l´esame di scuola elementare e, con grande orgoglio dei loro insegnanti, a settembre sarebbero approdati nella scuola media. Questa lunga estate di attesa per alcuni di loro potrebbe non finire mai.

«Ho conservato una lettera di un alunno leucemico che ci ringrazia per avergli ridato la scuola e la speranza - racconta la preside - sono pronta a inviarla al ministro per metterla al corrente di cosa ha realmente tagliato per risparmiare». (21 agosto 2008)
http://espresso.repubblica.it
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Davanti a notizie come questa si rimane basiti. Si spera nell'errore o nello scherzo di cattivo gusto....
Ma dove stiamo finendo, come si fà ad andare avanti così...che schifo, e che vergogna!!

Che persone sono queste che prendono decisioni simili, gettando nella più cupa disperazione famiglie e bambini già provati dal dolore.....
Sprecano e mangiano come porci per poi tagliare "queste spese"...?
Ma allora ha proprio ragione Grillo,andatevene tutti AFFANCULO !!
(PdSUD ER)


Lo scandalo.
La scure del governo cancella una speranza per i più deboli

Di Paolo Russo

La preside: continueremo!

Hanno tolto la scuola ai bambini malati di tumore.
A settembre la classe di scuola media attiva da anni nel reparto di Pediatria del Policlinico non aprirà i battenti.
I tagli del ministero per la Pubblica istruzione, piovuti in provincia di Bari, si sono abbattuti sugli ultimi indifesi.
A causa della decurtazione di organico subita quest´anno, il provveditorato agli studi non ha assegnato neanche un insegnate né un´ora di lezione ai piccoli pazienti del reparto di pediatria oncologica.

«Da anni insegniamo nozioni di italiano e matematica a bambini che a volte sono a un passo dalla morte - accusa Felicia Positò, direttrice scolastica della scuola Media Tommaso Fiore che aveva richiesto il rinnovo della sezione Policlinico - la scuola per questi alunni costituisce spesso l´unico spiraglio di futuro. Un mezzo per aggrapparsi alla vita. Eppure chi ha operato questi tagli, evidentemente, non ha reputato il nostro un servizio importante».

La sezione unificata di pediatria ha un costo più elevato rispetto ad una classe di una scuola normale.
Il rapporto tra docenti e bambini ammalati non è economicamente vantaggioso: sono molti i professori, uno per ogni materia, e i piccoli sfortunati alunni a volte faticano a raggiungere le dieci unità.
A volte le loro condizioni di salute impediscono la frequenza delle lezioni. E se, per qualche giorno, arriva un compagno in più non c´è molto da esultare. E´ un altro bambino ammalato costretto in ospedale.

Ma i docenti non hanno mai guardato con troppa preoccupazione a questi numeri.
«In questi casi la calcolatrice non dovrebbe contare - spiega, con l´amaro in bacca, la direttrice - non è da questi poveri ragazzi che lo Stato dovrebbe cercare di risparmiare».

«Purtroppo - ammette la direttrice dell´ufficio scolastico regionale - quest´anno ci sono stati assegnati quattrocento docenti in meno e abbiamo dovuto effettuare dei tagli molto dolorosi. Ci sono decine di istituti che reclamano l´invio di più professori per affrontare l´anno scolastico e siamo stati costretti ad operare questa scelta. Ma fino alla fine dei conti proveremo a restituire la sezione media al Policlinico».
Il prossimo 27 agosto il dirigente dell´ufficio scolastico regionale incontrerà i provveditori provinciali per tirare le somme:
«Se potremmo risparmiare altrove riapriremo immediatamente la sezione», ha promesso la Stellacci.
Ma la preside della Tommaso Fiore non intende aspettare con le mani in mano:
«Naturalmente speriamo che possa risolversi tutto per il meglio. In caso contrario ci attiveremo autonomamente. Se non possiamo avere nuovi docenti per questi bambini chiederò ai professori che ci sono già di fare gli straordinari per garantire la continuità di questo servizio».

Ad attendere l´esito di questa vicenda sono i tanti bambini ammalati di tumore che lo scorso anno superarono (nella classe di scuola primaria del Policlinico) l´esame di scuola elementare e, con grande orgoglio dei loro insegnanti, a settembre sarebbero approdati nella scuola media. Questa lunga estate di attesa per alcuni di loro potrebbe non finire mai.

«Ho conservato una lettera di un alunno leucemico che ci ringrazia per avergli ridato la scuola e la speranza - racconta la preside - sono pronta a inviarla al ministro per metterla al corrente di cosa ha realmente tagliato per risparmiare». (21 agosto 2008)
http://espresso.repubblica.it

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