venerdì 25 luglio 2008

Discariche illegali




Guarda la mappa delle discariche illegali
Esistono attualmente ben 41 sversatoi illegati (5500 metri cubi di rifiuti) a Napoli, a causa dell’emergenza rifiuti. I casi più eclatanti ad Agnano, Ponticelli e Capodichino, assediati da mega-discariche a cielo aperto. Nel frattempo i cumuli crescono anche in altre strade.
In questi 41 discariche illegali si trovano rifiuti pericolosi di ogni genere:amianto, pneumatici, batterie d´auto.
Il comune di Napoli si impegna a individuare un sito “provvisorio” di stoccaggio entro sette giorni, molto probabilmente il sito si troverà, guardacaso, fuori città. Trasferimento e stoccaggio “provvisorio” costeranno circa 8 milioni di Euro.
Indignarsi per tutto questo mi sembra il minimo:
A Napoli, un cumulone di spazzatura non raccolta rappresenta un’occasione ghiotta per sbarazzari di materiali pericolosi a costo zero. In questo modo, col tempo, si crea a tutti gli effetti una discarica di rifiuti speciali a cielo aperto e vicina alle abitazioni. L’amianto è un materiale pericolossimo per la salute, non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa; teoricamente l’inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali come il carcinoma polmonare.
Perchè (da gennaio 08 in poi) non è partito un piano serio di raccolta differenziata e di riduzione ,per legge, degli imballaggi ma ci si è accaniti solo con la popolazione di Chiaiano per costruire una discarica inutile e dannosa per la salute ? Vi ricordo che saranno sversati, per legge, anche rifiuti pericolosi nella cava non idonea di Chiaiano.
Esiste a Parco Saurino,
Ganapini insegna, una discarica da 400mila metri cubi già allestita e pronta all’uso dal 2003, con vasche per la raccolta del percolato e quant’altro. Non è stata mai utilizzata e chissà quanto denaro pubblico è costato realizzarla. Sia ben chiaro, siamo contro la realizzazione di megadiscariche ed inceneritori, ma lo sversatoio in questione avrebbe potuto ricevere l’immondizia di tutta la Campania per 6 mesi. Non si sarebbe verificata l’emergenza, non ci sarebbero state le discariche illegali di rifiuti speciali presenti tutt’oggi sul territorio di Napoli, ma aggiungo, anche della provincia.
Infine, la discarica di cui sopra avrebbe evitato altro spreco di denaro pubblico, nella fattispecie mi riferisco ai famosi 8 milioni di Euro necessari per il trasferimento e lo stoccaggio “provvisorio” dei rifiuti speciali provenienti dalle 41 discariche illegali di Napoli.
I 5500 metri cubi di rifiuti speciali, vera e propria bomba ecologica, dove andranno a finire? Semplice, sarà la periferia a pagare il conto. Una periferia martoriata da discariche illegali e legali. Terreni fertili che davano alla luce prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare campano, ora sono costretti ad ingoiare veleni che provocano una morte silenziosa. Ricordiamo Taverna del Re, a nord di Napoli, dove sono ammassate milioni di ecoballe che di eco non hanno nulla,ma sanno unicamante di balle.
Le ultime balle parlano di un’emergenza finita, purtroppo a Napoli lo sporco è stato nascosto sotto il tappeto, in modo tale che nessuno lo possa vedere.
“Dottò à munnezza è oro”, affermava un noto pentito di camorra durante un interrogatorio.Discariche ed inceneritori trasformano la merda in oro. Lo ha capito anche lo Stato. Ed i cittadini ne pagano le conseguenze.Campania (in)felix.


Ciccio

Leggi l’articolo di
Repubblica.it
http://www.chiaianodiscarica.it/
Leggi tutto »



Guarda la mappa delle discariche illegali
Esistono attualmente ben 41 sversatoi illegati (5500 metri cubi di rifiuti) a Napoli, a causa dell’emergenza rifiuti. I casi più eclatanti ad Agnano, Ponticelli e Capodichino, assediati da mega-discariche a cielo aperto. Nel frattempo i cumuli crescono anche in altre strade.
In questi 41 discariche illegali si trovano rifiuti pericolosi di ogni genere:amianto, pneumatici, batterie d´auto.
Il comune di Napoli si impegna a individuare un sito “provvisorio” di stoccaggio entro sette giorni, molto probabilmente il sito si troverà, guardacaso, fuori città. Trasferimento e stoccaggio “provvisorio” costeranno circa 8 milioni di Euro.
Indignarsi per tutto questo mi sembra il minimo:
A Napoli, un cumulone di spazzatura non raccolta rappresenta un’occasione ghiotta per sbarazzari di materiali pericolosi a costo zero. In questo modo, col tempo, si crea a tutti gli effetti una discarica di rifiuti speciali a cielo aperto e vicina alle abitazioni. L’amianto è un materiale pericolossimo per la salute, non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa; teoricamente l’inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali come il carcinoma polmonare.
Perchè (da gennaio 08 in poi) non è partito un piano serio di raccolta differenziata e di riduzione ,per legge, degli imballaggi ma ci si è accaniti solo con la popolazione di Chiaiano per costruire una discarica inutile e dannosa per la salute ? Vi ricordo che saranno sversati, per legge, anche rifiuti pericolosi nella cava non idonea di Chiaiano.
Esiste a Parco Saurino,
Ganapini insegna, una discarica da 400mila metri cubi già allestita e pronta all’uso dal 2003, con vasche per la raccolta del percolato e quant’altro. Non è stata mai utilizzata e chissà quanto denaro pubblico è costato realizzarla. Sia ben chiaro, siamo contro la realizzazione di megadiscariche ed inceneritori, ma lo sversatoio in questione avrebbe potuto ricevere l’immondizia di tutta la Campania per 6 mesi. Non si sarebbe verificata l’emergenza, non ci sarebbero state le discariche illegali di rifiuti speciali presenti tutt’oggi sul territorio di Napoli, ma aggiungo, anche della provincia.
Infine, la discarica di cui sopra avrebbe evitato altro spreco di denaro pubblico, nella fattispecie mi riferisco ai famosi 8 milioni di Euro necessari per il trasferimento e lo stoccaggio “provvisorio” dei rifiuti speciali provenienti dalle 41 discariche illegali di Napoli.
I 5500 metri cubi di rifiuti speciali, vera e propria bomba ecologica, dove andranno a finire? Semplice, sarà la periferia a pagare il conto. Una periferia martoriata da discariche illegali e legali. Terreni fertili che davano alla luce prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare campano, ora sono costretti ad ingoiare veleni che provocano una morte silenziosa. Ricordiamo Taverna del Re, a nord di Napoli, dove sono ammassate milioni di ecoballe che di eco non hanno nulla,ma sanno unicamante di balle.
Le ultime balle parlano di un’emergenza finita, purtroppo a Napoli lo sporco è stato nascosto sotto il tappeto, in modo tale che nessuno lo possa vedere.
“Dottò à munnezza è oro”, affermava un noto pentito di camorra durante un interrogatorio.Discariche ed inceneritori trasformano la merda in oro. Lo ha capito anche lo Stato. Ed i cittadini ne pagano le conseguenze.Campania (in)felix.


Ciccio

Leggi l’articolo di
Repubblica.it
http://www.chiaianodiscarica.it/

Nessun commento:

 
[Privacy]
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Hot Sonakshi Sinha, Car Price in India