mercoledì 4 giugno 2008

Un dossier sulla spazzatura


da positanonews.com

La diossina dell'inceneritore di Vienna va nella discarica di Rautenweg. Il danno e la beffa. I napoletani sporchi, i napoletani che devono essere educati a fare la raccolta differenziata, i napoletani a “800 chilometri” dalla regione veneto, come se avessero la “sgabbia”. Salvo poi scoprire che dopo la Campania il Lazio è prossimo all´emergenza rifiuti, salvo poi scoprire discariche abusive sul litoraneo friulano. La discarica a Chiaiano sarebbe come costruire discraiche sulle Dolomiti, sul lago di Como, nel Parco Regionale di Molentargius.

Poi lo stato, i massoni e gli imprenditori, collusi e corrotti rappresentano nient´altro che il vero volto della democrazia. Un apparato burocratico, speciale e straordinario. Gente senza scrupoli, dediti a lucrare sulla pelle di altri essere viventi, delegati, con tanto di voti, giustificati, con tanto di leggi. Il problema napoletano non riguarda i rifiuti solidi urbani, bensì rifiuti ad alto contenuto tossicologico seppelliti dovunque nel territorio campano, per la maggior parte nella prvincia di Napoli e Caserta.

A Napoli lo stato sta mettendo in atto un esperimento sociale, sta testando il limite di sopportazione della società civile. Se fin´oggi non v´era mai stata forza di ribellarsi alla camorra/stato non era omertà, era paura di ritorsioni. Ma di fronte alla morte non c´è più nulla che tenga. Nei comuni tra napoli e caserta si registra un tasso per morte per tumori tra i più alti d´europa. Ma anche bestiame che muore per intossicazione e valori di diossina nel sangue altissimi. Si pensi alle analisi del sangue alle quali il prof. oncologo Marfella di Napoli si è sottoposto. La risposta democratica è stata mandare l´esercito a difesa delle discariche gestite dalla camorra. Ora si vogliono riaprire le discariche colme di rifiuti tossici senza che alcuno si prenda l´impegno di bonificare prima il territorio. Il motivo è quello di ricoprire con rifiuti solidi urbani i rifiuti tossici smaltiti per decenni.

L´inceneritore di Acerra è stato costruito per smaltire oltre 2000 tonnellate al giorno per circa 750.000 tonnellate all´anno. La produsione annua di rifiuti della campania è di circa 1500 tonnellate al giorno per una valore di circa 500.000 tonnellate all´anno. Cosa siginifica tutto ciò? Perché costruirne altri? E allora perché in Italia tutti gli inceneritori già in funzione hanno una portata media di circa 90.000 tonnellate/anno, quindi circa otto volte più piccoli di quello proposto ad Acerra, con la sola esclusione dell´inceneritore di Brescia che deve poi inviare migliaia di tonnellate di ceneri tossiche in Germania comunque? E perché in Europa la portata media annua di tutti gli inceneritori censiti al 2002 è pari a circa 150.000 tonnellate/anno , cioè circa 5 volte meno di Acerra? Perché costruirne altri? E le nanopatologie? Inceneritori e termovalorizzatori, in particolare quelli a tecnologia più avanzata che funzionano a temperature maggiori rispetto a quelli del passato, liberano nell´aria agenti inquinanti capaci di raggrupparsi in particelle che formano leghe del tutto casuali che non si ritrovano in alcun manuale specialistico e che pertanto non vengono valutate quando di norma vengono fatte indagini sulla qualità dell´aria (ASL, ARPA) ma che sono le responsabili delle nanopatologie. Morte e distruzione. E il famosissimo inceneritore di Vienna? Bhè, basta digitare in google discarica Rautenweg e si scopre che le ceneri ad alto contenuto di diossina tattenute dai filtri dell´inceneritore vengono smaltite nella discarica di Rautenweg. Infatti l´inceneritore Spittelau (Vienna) è perfettamente a norma di legge, ma emette quotidianamente 8 chili di polveri (nanopolveri?) e 12 milioni di picogrammi di diossine, ossia la massima dose tollerabile per 90.000 viennesi; per ogni tonellata di rifiuti trattati produce 280 chili di rifiuti che, previo trattamento, diventano mattoni usati in una discarica: i composti genotossici presenti nelle ceneri "non sono affatto trascurabili"; i residui del trattamento dei fumi (800 grammi per tonnellata di rifiuti trattati) sono così tossici che vengono sepolti appunto nella discarica di Rautenweg

Fonti

http://www.pressante.com/index.php?option=com_content&task=view&id=544&Itemid=34
http://www.la-piazza.it/giornale/04_2005/gioia/gioia02.htm
http://blogeko.libero.it/index.php/2008/inceneritore_spittelau_vienna_diossine

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da positanonews.com

La diossina dell'inceneritore di Vienna va nella discarica di Rautenweg. Il danno e la beffa. I napoletani sporchi, i napoletani che devono essere educati a fare la raccolta differenziata, i napoletani a “800 chilometri” dalla regione veneto, come se avessero la “sgabbia”. Salvo poi scoprire che dopo la Campania il Lazio è prossimo all´emergenza rifiuti, salvo poi scoprire discariche abusive sul litoraneo friulano. La discarica a Chiaiano sarebbe come costruire discraiche sulle Dolomiti, sul lago di Como, nel Parco Regionale di Molentargius.

Poi lo stato, i massoni e gli imprenditori, collusi e corrotti rappresentano nient´altro che il vero volto della democrazia. Un apparato burocratico, speciale e straordinario. Gente senza scrupoli, dediti a lucrare sulla pelle di altri essere viventi, delegati, con tanto di voti, giustificati, con tanto di leggi. Il problema napoletano non riguarda i rifiuti solidi urbani, bensì rifiuti ad alto contenuto tossicologico seppelliti dovunque nel territorio campano, per la maggior parte nella prvincia di Napoli e Caserta.

A Napoli lo stato sta mettendo in atto un esperimento sociale, sta testando il limite di sopportazione della società civile. Se fin´oggi non v´era mai stata forza di ribellarsi alla camorra/stato non era omertà, era paura di ritorsioni. Ma di fronte alla morte non c´è più nulla che tenga. Nei comuni tra napoli e caserta si registra un tasso per morte per tumori tra i più alti d´europa. Ma anche bestiame che muore per intossicazione e valori di diossina nel sangue altissimi. Si pensi alle analisi del sangue alle quali il prof. oncologo Marfella di Napoli si è sottoposto. La risposta democratica è stata mandare l´esercito a difesa delle discariche gestite dalla camorra. Ora si vogliono riaprire le discariche colme di rifiuti tossici senza che alcuno si prenda l´impegno di bonificare prima il territorio. Il motivo è quello di ricoprire con rifiuti solidi urbani i rifiuti tossici smaltiti per decenni.

L´inceneritore di Acerra è stato costruito per smaltire oltre 2000 tonnellate al giorno per circa 750.000 tonnellate all´anno. La produsione annua di rifiuti della campania è di circa 1500 tonnellate al giorno per una valore di circa 500.000 tonnellate all´anno. Cosa siginifica tutto ciò? Perché costruirne altri? E allora perché in Italia tutti gli inceneritori già in funzione hanno una portata media di circa 90.000 tonnellate/anno, quindi circa otto volte più piccoli di quello proposto ad Acerra, con la sola esclusione dell´inceneritore di Brescia che deve poi inviare migliaia di tonnellate di ceneri tossiche in Germania comunque? E perché in Europa la portata media annua di tutti gli inceneritori censiti al 2002 è pari a circa 150.000 tonnellate/anno , cioè circa 5 volte meno di Acerra? Perché costruirne altri? E le nanopatologie? Inceneritori e termovalorizzatori, in particolare quelli a tecnologia più avanzata che funzionano a temperature maggiori rispetto a quelli del passato, liberano nell´aria agenti inquinanti capaci di raggrupparsi in particelle che formano leghe del tutto casuali che non si ritrovano in alcun manuale specialistico e che pertanto non vengono valutate quando di norma vengono fatte indagini sulla qualità dell´aria (ASL, ARPA) ma che sono le responsabili delle nanopatologie. Morte e distruzione. E il famosissimo inceneritore di Vienna? Bhè, basta digitare in google discarica Rautenweg e si scopre che le ceneri ad alto contenuto di diossina tattenute dai filtri dell´inceneritore vengono smaltite nella discarica di Rautenweg. Infatti l´inceneritore Spittelau (Vienna) è perfettamente a norma di legge, ma emette quotidianamente 8 chili di polveri (nanopolveri?) e 12 milioni di picogrammi di diossine, ossia la massima dose tollerabile per 90.000 viennesi; per ogni tonellata di rifiuti trattati produce 280 chili di rifiuti che, previo trattamento, diventano mattoni usati in una discarica: i composti genotossici presenti nelle ceneri "non sono affatto trascurabili"; i residui del trattamento dei fumi (800 grammi per tonnellata di rifiuti trattati) sono così tossici che vengono sepolti appunto nella discarica di Rautenweg

Fonti

http://www.pressante.com/index.php?option=com_content&task=view&id=544&Itemid=34
http://www.la-piazza.it/giornale/04_2005/gioia/gioia02.htm
http://blogeko.libero.it/index.php/2008/inceneritore_spittelau_vienna_diossine

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