venerdì 20 giugno 2008

IN RICORDO DI LUCIO BARONE


Un doveroso ricordo, in questa prima giornata del 1° Congresso del PdSUD, ad un Grande Uomo,un Grande Meridionalista sempre "fuori dal coro".


Di Giulio Larosa


Lucio aveva una caratteristica molto rara tra le personalita' di spicco: era un pluralista sincero e non un istrione accentratore, un democratico come non ne ho mai visti.Lucio amava ascoltare, far parlare gli altri, dare la parola, esattamente quanto gli altri "leader maximi" amano parlare, imporsi, prendersi spazio.A Cava si imparava prima di tutto questo: rispettare le opinioni ed essere costruttivi.Nessuno ha mai visto Lucio alzare la voce, mettere a tacere bruscamente, tagliare corto.La sua tolleranza non era mancanza di polso: Lucio teneva saldo il governo delle assemblee, delle manifestazioni, dei comizi.Faceva parte pero' di questo "governare", il saper dare spazio, il confrontarsi, mettersi in discussione, ragionare insieme.Ho una lunga storia di assemblee ma mai ho visto gestire cosi' bene assemblee anche difficili: per scherzare dicevamo che era l'anima buona di Santoro e Ferrara messi assieme, perche' era pungente e preparato ma del tutto diverso dagli arroganti e saccenti giornalisti televisivi, che si mettono in evidenza per faziosita' ed autocelebrazione.Siccome Lucio Barone non amava il compianto, noi non vogliamo continuare a piangerlo nel ricordarlo: vogliamo sentirlo ancora vivere dentro di noi, al nostro fianco e per questo, come tutti i sinceri Duosiciliani che lo hanno conosciuto ed amato, promettiamo di portare il suo spirito di civilta' e democrazia in tutte le occasioni.Questo senso profondo del pluralismo e del rispetto per le idee altrui sara' il nostro comune sentire, sara' una ulteriore differenza profonda tra noi e la pletora di volgari tribuni, boriosi professori e arroganti politicanti che contraddistingue la grande maggioranza dei dirigenti, dei quadri e perfino di molti militanti degli altri partiti politici.

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Un doveroso ricordo, in questa prima giornata del 1° Congresso del PdSUD, ad un Grande Uomo,un Grande Meridionalista sempre "fuori dal coro".


Di Giulio Larosa


Lucio aveva una caratteristica molto rara tra le personalita' di spicco: era un pluralista sincero e non un istrione accentratore, un democratico come non ne ho mai visti.Lucio amava ascoltare, far parlare gli altri, dare la parola, esattamente quanto gli altri "leader maximi" amano parlare, imporsi, prendersi spazio.A Cava si imparava prima di tutto questo: rispettare le opinioni ed essere costruttivi.Nessuno ha mai visto Lucio alzare la voce, mettere a tacere bruscamente, tagliare corto.La sua tolleranza non era mancanza di polso: Lucio teneva saldo il governo delle assemblee, delle manifestazioni, dei comizi.Faceva parte pero' di questo "governare", il saper dare spazio, il confrontarsi, mettersi in discussione, ragionare insieme.Ho una lunga storia di assemblee ma mai ho visto gestire cosi' bene assemblee anche difficili: per scherzare dicevamo che era l'anima buona di Santoro e Ferrara messi assieme, perche' era pungente e preparato ma del tutto diverso dagli arroganti e saccenti giornalisti televisivi, che si mettono in evidenza per faziosita' ed autocelebrazione.Siccome Lucio Barone non amava il compianto, noi non vogliamo continuare a piangerlo nel ricordarlo: vogliamo sentirlo ancora vivere dentro di noi, al nostro fianco e per questo, come tutti i sinceri Duosiciliani che lo hanno conosciuto ed amato, promettiamo di portare il suo spirito di civilta' e democrazia in tutte le occasioni.Questo senso profondo del pluralismo e del rispetto per le idee altrui sara' il nostro comune sentire, sara' una ulteriore differenza profonda tra noi e la pletora di volgari tribuni, boriosi professori e arroganti politicanti che contraddistingue la grande maggioranza dei dirigenti, dei quadri e perfino di molti militanti degli altri partiti politici.

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