venerdì 27 giugno 2008

CATALOGNA:LA DETERMINAZIONE DI ESSERCI


STORIA DELLLA CATALOGNA
La Catalogna è un Paese europeo piccolo, diverso, antico.

Una delle nazioni più antiche d'Europa ubicato nel Nordest della Penisola Iberica, con una superficie di 32.000 Km2 e una popolazione di 6 milioni di abitanti.Questa terra è stata profondamente romanizzata, e ciò le ha conferito un marcato carattere latino. La mescolanza dei popoli autoctoni con la civiltà che giunse da Roma diede origine alla lingua catalana e al popolo catalano, che da allora diventerà un costante ricettore di popoli e culture. La Catalogna nacque politicamente più di mille anni fa, terra libera fra gli arabi della Penisola Iberica e i Franchi del Nord.Nel Medio Evo la Catalogna si consolida come nazione, fungendo da ponte fra due civiltà: l'Islam e il Cristianesimo. La sua espansione giunge all'Occitania, fino alla Provenza a nord, l'Aragona a ovest, le Baleari, la Sardegna e la Corsica a est, Valenza al sud, e più in là, la Sicilia, Napoli, il Nord Africa e l'Oriente. È un'epoca di potenza economica e culturale. Il commercio catalano domina il Mediterraneo e sviluppa leggi e tecniche. La poesia, la filosofia, l'arte romanica e quella gotica conoscono in Catalogna momenti di splendore universale. La Catalogna diede impulso al sistema federale e democratico, e le sue istituzioni medievali furono le antesignare delle moderne democrazie.Nel Rinascimento la dinstia catalana non ebbe discendenza e una nuova dinastia reale, proveniente dalla Castiglia, sali al trono, benché la Catalogna conservasse l'independenza politica. La Catalogna non partecipò con Castiglia alla conquista dell'America, e poco a poco perse importanza nel Medterraneo. Nel 1640 la Catalogna divenne la vittima della guerra fra la Castiglia e la Francia, fra le quali fu spartita; essa conservò le sue constituzioni e i suoi diritti ma entrò in decadenza, mentre nel frattempo il Portogallo raggiungeva l'indipendenza. Il centralismo e lo spirito colonizzatore della Castiglia nei confronti della Catalogna si intensificarono fino a che, nel 1714, durante la Guerra di Successione, la Castiglia e la Francia, alleate, sconfissero la Catalogna, l'Inghilterra e l'Austria. La Castiglia si impadroni di tutti i suoi territori per diritto di conquista. Tutti i diritti catalani furono aboliti, venne bandita la lingua catalan e la disfattta nazionale e culturale fu completa.Ma mentre la Spagna viveva della rendita delle colonie, la Catalogna, con il suo spirito intraprendente, divenne la zona più industrializzata e ricca della Peninsola Iberica.Per più de 100 anni la Catalogna cercò di recuperare i propi tratti differenziali. A partire dalla metà del socolo scorso, la Catalogna si organizza poco a poco. Il catalnismo politico accompagna il crescente sviluppo economico della fine del XIX secolo e la Catalogna torna a vivere uno splendore culturale fino al primo terzo del XX secolo. Il Modernismo, il Novecentismo o l'Avanguardismo di pittori, letterati e architetti colllocano la Catalogna di nuovo alla testa dei movimenti europei più avanzati.Ciò avviene parallelamente anche nell'organizzazione politica del Paese, che recupera le sue istituzioni politiche fino a che la sciagurata Guerra Civile del 1936 conduce a 40 anni di dittatura e la Catalogna viene di nuovo annichilata. La Catalogna venne di nuovo annichilata, la sua lingua venne proibita e la sua cultura perseguitata. Venne avviato un brutale processo di repressione che portò persino al fucilamento del Presidente della Generalitat dell'epoca.
LA CATALOGNA, VOLONTÀ DI ESSERE
La Catalogna è, soprattutto il risultato di una volontà di essere. La logica della storia sembrava condurre la realtà nazionale catalana a una posizione di pura rappresentanza o addrittura alla sua scomparsa. Ma la forza, la volontà e il patriottismo dei catalani hanno reso possibile la sopravvivenza della Catalogna come nazione, malgrado la nostra debolezza demografica e malgrado i tentativi, nel corso dei secoli, della Spagna e della Francia di farci scomparire come popolo. Ed è oggi, nel quadro della futura unione politica europea, che noi catalani vogliamo prendervi parte direttamente, senza intermediari, come un popolo libero fra altri popoli liberi d'Europa. Ed è per questo che chiediamo per la Catalogna lo stesso diritto di altre nazioni del continente; il diritto a essere, il diritto a decidere liberamente e democraticamente, attraverso l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, il nostro futuro.L'Europa sappia che mentre c'è anche un solo catalano vivo, la realtà nazionale catalana esisterà, e che noi catalani ci rifiutiamo di accettare che siano la fatalità della storia e la volontà del più forte a decidere quali popoli abbiano diritto ad esistere pienamente e quali no.
LA CATALOGNA OGGI
La Catalogna si trova situata nella zona nord-ovest della penisola Iberica. Il territorio comprende un triangolo di 32.000 Km2 con una popolazione di 6 milioni di abitanti.In termini strettamente economici, la popolazione attiva catalana equivale ad un 15,9% del totale spagnolo. Il reddito per abitante è più alto della media spagnola di un 24% e genera approssimativamente un 20% del prodotto interno lordo.La lingua propria della Catalogna è il catalano, e gode, allo stesso modo ed insieme allo spagnolo castigliano, della categoria di lingua ufficiale di questa comunità autonoma. Le altre zone geografiche che compartono quella catalana come lingua e cultura propria sono la comunità di Valencia, le isole Baleari, la frangia orientale della comunità di Aragona, il Principato di Andorra, il nord della Catalogna (che appartiene alla Francia dal 1659) e la città di Alghero, in Sardegna. Questo territorio comprende una popolazione complessiva di 10 milioni di abitanti.Barcellona, la capitale della Catalogna, è anche una importante città europea. Situata tra il mare e la montagna, ha una storia che risale a circa 2000 anni di antichità e dispone di uno dei più importanti porti del Mediterraneo.Barcellona fu la sede dei giochi olimpici del 1992.
LA DETERMINAZIONE DI ESISTERE
Noi catalani vogliamo affermare la nostra volontà di partecipare direttamente e senza intermediazioni nel contesto della futura unione politica europea, come una qualunque nazione europea. È per questo, quindi, che vogliamo reclamare per la Catalogna gli stessi diritti delle altre nazioni del continente europeo: il diritto di esistere ed il diritto di decidere del nostro futuro, per mezzo dell'esercizio dell'autogoverno libero e democratico.
http://rarika-radice.blogspot.com/
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STORIA DELLLA CATALOGNA
La Catalogna è un Paese europeo piccolo, diverso, antico.

Una delle nazioni più antiche d'Europa ubicato nel Nordest della Penisola Iberica, con una superficie di 32.000 Km2 e una popolazione di 6 milioni di abitanti.Questa terra è stata profondamente romanizzata, e ciò le ha conferito un marcato carattere latino. La mescolanza dei popoli autoctoni con la civiltà che giunse da Roma diede origine alla lingua catalana e al popolo catalano, che da allora diventerà un costante ricettore di popoli e culture. La Catalogna nacque politicamente più di mille anni fa, terra libera fra gli arabi della Penisola Iberica e i Franchi del Nord.Nel Medio Evo la Catalogna si consolida come nazione, fungendo da ponte fra due civiltà: l'Islam e il Cristianesimo. La sua espansione giunge all'Occitania, fino alla Provenza a nord, l'Aragona a ovest, le Baleari, la Sardegna e la Corsica a est, Valenza al sud, e più in là, la Sicilia, Napoli, il Nord Africa e l'Oriente. È un'epoca di potenza economica e culturale. Il commercio catalano domina il Mediterraneo e sviluppa leggi e tecniche. La poesia, la filosofia, l'arte romanica e quella gotica conoscono in Catalogna momenti di splendore universale. La Catalogna diede impulso al sistema federale e democratico, e le sue istituzioni medievali furono le antesignare delle moderne democrazie.Nel Rinascimento la dinstia catalana non ebbe discendenza e una nuova dinastia reale, proveniente dalla Castiglia, sali al trono, benché la Catalogna conservasse l'independenza politica. La Catalogna non partecipò con Castiglia alla conquista dell'America, e poco a poco perse importanza nel Medterraneo. Nel 1640 la Catalogna divenne la vittima della guerra fra la Castiglia e la Francia, fra le quali fu spartita; essa conservò le sue constituzioni e i suoi diritti ma entrò in decadenza, mentre nel frattempo il Portogallo raggiungeva l'indipendenza. Il centralismo e lo spirito colonizzatore della Castiglia nei confronti della Catalogna si intensificarono fino a che, nel 1714, durante la Guerra di Successione, la Castiglia e la Francia, alleate, sconfissero la Catalogna, l'Inghilterra e l'Austria. La Castiglia si impadroni di tutti i suoi territori per diritto di conquista. Tutti i diritti catalani furono aboliti, venne bandita la lingua catalan e la disfattta nazionale e culturale fu completa.Ma mentre la Spagna viveva della rendita delle colonie, la Catalogna, con il suo spirito intraprendente, divenne la zona più industrializzata e ricca della Peninsola Iberica.Per più de 100 anni la Catalogna cercò di recuperare i propi tratti differenziali. A partire dalla metà del socolo scorso, la Catalogna si organizza poco a poco. Il catalnismo politico accompagna il crescente sviluppo economico della fine del XIX secolo e la Catalogna torna a vivere uno splendore culturale fino al primo terzo del XX secolo. Il Modernismo, il Novecentismo o l'Avanguardismo di pittori, letterati e architetti colllocano la Catalogna di nuovo alla testa dei movimenti europei più avanzati.Ciò avviene parallelamente anche nell'organizzazione politica del Paese, che recupera le sue istituzioni politiche fino a che la sciagurata Guerra Civile del 1936 conduce a 40 anni di dittatura e la Catalogna viene di nuovo annichilata. La Catalogna venne di nuovo annichilata, la sua lingua venne proibita e la sua cultura perseguitata. Venne avviato un brutale processo di repressione che portò persino al fucilamento del Presidente della Generalitat dell'epoca.
LA CATALOGNA, VOLONTÀ DI ESSERE
La Catalogna è, soprattutto il risultato di una volontà di essere. La logica della storia sembrava condurre la realtà nazionale catalana a una posizione di pura rappresentanza o addrittura alla sua scomparsa. Ma la forza, la volontà e il patriottismo dei catalani hanno reso possibile la sopravvivenza della Catalogna come nazione, malgrado la nostra debolezza demografica e malgrado i tentativi, nel corso dei secoli, della Spagna e della Francia di farci scomparire come popolo. Ed è oggi, nel quadro della futura unione politica europea, che noi catalani vogliamo prendervi parte direttamente, senza intermediari, come un popolo libero fra altri popoli liberi d'Europa. Ed è per questo che chiediamo per la Catalogna lo stesso diritto di altre nazioni del continente; il diritto a essere, il diritto a decidere liberamente e democraticamente, attraverso l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, il nostro futuro.L'Europa sappia che mentre c'è anche un solo catalano vivo, la realtà nazionale catalana esisterà, e che noi catalani ci rifiutiamo di accettare che siano la fatalità della storia e la volontà del più forte a decidere quali popoli abbiano diritto ad esistere pienamente e quali no.
LA CATALOGNA OGGI
La Catalogna si trova situata nella zona nord-ovest della penisola Iberica. Il territorio comprende un triangolo di 32.000 Km2 con una popolazione di 6 milioni di abitanti.In termini strettamente economici, la popolazione attiva catalana equivale ad un 15,9% del totale spagnolo. Il reddito per abitante è più alto della media spagnola di un 24% e genera approssimativamente un 20% del prodotto interno lordo.La lingua propria della Catalogna è il catalano, e gode, allo stesso modo ed insieme allo spagnolo castigliano, della categoria di lingua ufficiale di questa comunità autonoma. Le altre zone geografiche che compartono quella catalana come lingua e cultura propria sono la comunità di Valencia, le isole Baleari, la frangia orientale della comunità di Aragona, il Principato di Andorra, il nord della Catalogna (che appartiene alla Francia dal 1659) e la città di Alghero, in Sardegna. Questo territorio comprende una popolazione complessiva di 10 milioni di abitanti.Barcellona, la capitale della Catalogna, è anche una importante città europea. Situata tra il mare e la montagna, ha una storia che risale a circa 2000 anni di antichità e dispone di uno dei più importanti porti del Mediterraneo.Barcellona fu la sede dei giochi olimpici del 1992.
LA DETERMINAZIONE DI ESISTERE
Noi catalani vogliamo affermare la nostra volontà di partecipare direttamente e senza intermediazioni nel contesto della futura unione politica europea, come una qualunque nazione europea. È per questo, quindi, che vogliamo reclamare per la Catalogna gli stessi diritti delle altre nazioni del continente europeo: il diritto di esistere ed il diritto di decidere del nostro futuro, per mezzo dell'esercizio dell'autogoverno libero e democratico.
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