Roma, 17 giu. -(Adnkronos) “Dai primi risultati non ci dovrebbero essere problemi. Aspettiamo comunque che si pronuncino i tecnici e che diano la parola definitiva. Poi, se potremo, apriremo anche Chiaiano e questo dara’ un ulteriore grande contributo alla ripulitura della citta’”. Lo ha detto il generale Franco Giannini, Vicecommissario vicario per l’emergenza rifiuti, a Sky Tg24. “Confidiamo di proseguire nel programma indicato dal decreto in cui c’e’ anche l’apertura di altri siti. Domani -ha concluso Giannini- avremo una riunione tecnica per approvare le prime risultanze delle trivellazioni fatte a Chiaiano”.
Pubblico questa lettera del prof. Ortolani che ho ricevuto dai ragazzi del mediacenter:
Cara Doriana,
Nella relazione da me elaborata il 28 aprile nella quale commento il progetto definitivo elaborato dal Commissario di Governo De Gennaro, il commento mi è stato sollecitato per via telefonica dal sindaco di Napol, ho evidenziato errori imperdonabili e ben documentati. Con questo progetto il Commissario di Governo ha convinto il Sindaco e la giunta comunale e il presidente della Regione Bassolino circa la fattibilità della discarica nella cava di Chiaiano. Gli errori continuano come emerso nell’incontro avuto martedi scorso presso il Commissariato di Governo.Nella mia relazione del 28 aprile 2008 ho già evidenziato l’inadeguatezza del Progetto Definitivo del Commissario di Governo che non prende nemmeno inconsiderazione il pericolo di crollo di prismi di tufo dalle pareti della cava. Gli approfondimenti eseguiti autonomamente hanno consentito di avvalorarequesto pericolo in quanto nel 1999 si è verificato un grande crollo improvviso di circa 6000 metri cubi di tufo da una parete di una cava vicina a quella del Poligono avente caratteristiche del tutto analoghe, come sievince dalle foto allegate. I tecnici consulenti del Commissario di Governo continuano a non capire ilrischio reale, come è stato loro spiegato. Al fine di fare chiarezza e basandoci sulla massima trasparenza allego due figure che illustrano l’attuale assetto strutturale delle pareti della cavadel Poligono dove il tufo è interessato da decine di discontinuità tettoniche che predispongono al crollo l’ammasso tufaceo. La pubblicazione delle figure consentirebbe a tutti i cittadini di comprendere la realesituazione circa l’instabilità delle pareti della cava. I dati oggettivi ed agevolmente riscontrabili evidenziano che il pericolo di crollo è molto serio e deve essere valutato come eventualmente risolverlotecnicamente ed economicamente e in quali tempi. Si sottolinea che questo dell’instabilità è uno dei tanti problemi (presenza di una importante falda idrica di importanza strategica, area moltourbanizzata e nei pressi della città ospedialiera, viabilità non idonea ecc.) che rendono non idoneo il sito.
La falda è stata rinvenuta alla profondità prevista nella mia relazione e nel sottosuolo vi sono tutte rocce permeabili che lasciano transitare l’acqua rapidamente verso la falda. La prova di questa notevole permeabilità è stata fornita dalle piogge del 6 e 7 giugno durante le quali sulla cava sono caduti circa 100 mm di acqua, rispetto agli 800 mm circa che precipitano in un anno intero. La base della cava ha assorbito tutta l’acqua che vi siè accumulata; in poche ore l’acqua ha raggiunto la falda che si trova a circa 150 m di profondità.
Si deve sempre fare ricordare che compito e dovere degli uomini è anche quello di lasciare un ambiente fruibile per le generazioni future; la tutela e difesa delle risorse naturali e ambientali di importanza strategica deve essere perseguita con scienza, tecnica, buon senso e rispetto di tutte leleggi fatte dall’uomo e soprattutto delle leggi della natura. Tutti gli interventi eseguiti dall'uomo devono rispettare, inderogabilmente, la Costituzione della repubblica italiana, ed in particolare l'Art. 32. ?
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Tutti gli interventi eseguiti nella Regione Campania devono rispettare lo Statuto della Regione Campania che deve garantire la tutela dell’ambiente, la tutela del territorio e la valorizzazione della sua vocazione, la tutela delle risorse naturali e la valorizzazione del patrimonio rurale nel rispetto della Costituzione, dei principi comunitari e dell’ordinamento internazionale, l’affermazione del principio della difesa e del rispetto della vita delle piante.
Si deve sempre tenere presente che tutti gli interventi riguardanti lo smaltimento dei rifiuti, ai sensi del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEEz sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 15 febbraio 1997 - Supplemento Ordinario n. 33 ART. 5 (Smaltimento dei rifiuti) Lo
Si deve sempre tenere presente che tutti gli interventi riguardanti lo smaltimento dei rifiuti, ai sensi del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEEz sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 15 febbraio 1997 - Supplemento Ordinario n. 33 ART. 5 (Smaltimento dei rifiuti) Lo
smaltimento dei rifiuti deve essere effettuato in condizioni di sicurezza e costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti.
Il fatto che una legge preveda che vi possano esser solo due metri di terreno tra il fondo della discarica e la sottostante falda non vuol dire che i punti sopra elencati possano essere disattesi. Non possono essere disattesi nemmeno in situazioni di finta emergenza come lo scandalo rifiuti.
Se non si dimostra scientificamente che una discarica non può danneggiare l’ambiente e le risorse idriche strategiche, la discarica non può essere realizzata. Se vi è un solo dubbio che la discarica possa essere realizzata con la massima e verificabile sicurezza, la discarica non si può fare.
Circa la discarica di Chiaiano si può affermare, alla luce delle discussioni fatte nell’ultima riunione presso la sede del Commissariato, che i tecnici del Commissario non sono in grado di fornire serie assicurazioni e credibili garanzie che la discarica possa essere realizzata con la massima sicurezza ambientale.
Chi continua ad affermare che la lava incontrata nel sottosuolo rappresenta un livello impermeabile mente spudoratamente sapendo di mentire. Non Le sfugge che l’emanazione del DL equivale ad una azione di un chirurgo che in sala operatoria si mette a fare interventi chirurgici senza avere eseguito prima le necessarie analisi sui pazienti.
Cordiali saluti
Il fatto che una legge preveda che vi possano esser solo due metri di terreno tra il fondo della discarica e la sottostante falda non vuol dire che i punti sopra elencati possano essere disattesi. Non possono essere disattesi nemmeno in situazioni di finta emergenza come lo scandalo rifiuti.
Se non si dimostra scientificamente che una discarica non può danneggiare l’ambiente e le risorse idriche strategiche, la discarica non può essere realizzata. Se vi è un solo dubbio che la discarica possa essere realizzata con la massima e verificabile sicurezza, la discarica non si può fare.
Circa la discarica di Chiaiano si può affermare, alla luce delle discussioni fatte nell’ultima riunione presso la sede del Commissariato, che i tecnici del Commissario non sono in grado di fornire serie assicurazioni e credibili garanzie che la discarica possa essere realizzata con la massima sicurezza ambientale.
Chi continua ad affermare che la lava incontrata nel sottosuolo rappresenta un livello impermeabile mente spudoratamente sapendo di mentire. Non Le sfugge che l’emanazione del DL equivale ad una azione di un chirurgo che in sala operatoria si mette a fare interventi chirurgici senza avere eseguito prima le necessarie analisi sui pazienti.
Cordiali saluti
Franco Ortolani
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