lunedì 21 aprile 2008

UNA ANALISI INDIPENDENTISTA DEL VOTO E DELLA SITUAZIONE POLITICA IN SICILIA.



DA FNS FRONTE NAZIONALE SICILIANO:



Comunicato del 21 Aprile 2008


Dopo il voto del 13 e 14 aprile 2008 non basta, non può bastare più accusare l'MPA, come fanno taluni, di copiare i temi e gli item dell'Indipendentismo.

Occorre, più e meglio, una analisi politica dettagliata sul come e sul perché la partitocrazia centralista e con essa, in particolare, l'MPA( che ne è parte) hanno vinto in Sicilia.

Faremmo un cattivo servizio a Noi stessi ed ai Siciliani se imputassimo la vittoria di costoro solo, ed esclusivamente, al loro essere, espressione e sintesi, di un sistema di potere ( cosa che indubitabilmente sono ), ma ciò finirebbe per spiegare solo in parte il loro enorme successo.

Dobbiamo quindi andare un po' oltre i cliché.

Certo dobbiamo pure ammettere poi che, nello specifico, l'MPA, di per sé, per il semplice dirsi, proporsi ed essere veicolato per essere forza autonomista e/o sicilianista, coglie consensi di alcuni settori, sociali e politici, che sicilianisti evidentemente sono.

Come ad esempio spiegare il fatto che tanti , troppi cosiddetti sicilianisti, in prossimità di questa campagna elettorale, si sono eclissati , scomparendo da sedi di partito, dai blog, dai forum per riapparire solo a cose fatte, con quella coerenza e purismo, proprio solo del dopo.

Dove si erano nascosti?

Dobbiamo ammettere che si siano fatti sedurre dalla sirena autonomista dell'MPA o dobbiamo accettare un'altra verità ancor ben più cruda. E cioè quella che in questa nostra AREA si predica bene e si razzola male, anzi malissimo finendo talvolta poi, oltre e al di là delle parole per farsi ascari tra gli ascari?

Crediamo che vi siano, ragioni ed esempi, per dire che sia l'una che l'altra ipotesi sono state messe, in quest'occasione, in campo.

Ma andiamo un po' oltre ed interrogandoci sul perché questi settori, pur consistenti, non hanno saputo o voluto andare oltre la proposta dell'MPA e più in generale del centralismo romano, avvicinandosi, ad esempio, nell'unica competizione in cui era possibile, quella per il Senato, al Rassemblement rappresentato dalla lista PdSud-AM in cui ad esempio erano presenti gruppi Sicilianisti e anche gli Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti?

Partiamo dal dato che oramai il sistema di potere, di cui l'MPA è parte e bastione è una realtà consolidata mentre il Rassemblement del PdSud-AM é nato a ridosso delle ultime Elezioni.

Questo è un primo dato da tenere in conto e da non sottovalutare.

A ciò si aggiunga poi che le occasioni, per le donne e gli uomini di Sicilia, per conoscere il programma e le proposte del Cartello del PdSud sono state esigue, per non dire pressoché nulle.

Questi due dati già servono a determinare il contesto per cui il Rassemblement del PdSud ha poi totalizzato solo 3.736 voti pari in termini percentuali allo 0,149 %.

Ma davvero domandiamoci, poste queste premesse: abbiamo veramente perso?

Partendo, e non poteva essere altrimenti, da un punto di vista Indipendentista, quello appunto du Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti dobbiamo dire che crediamo di No.

Certo non abbiamo l'ardire di dire e pensare che si sia trattato di una affermazione ma sicuramente, date le condizioni, di una dignitosa presenza nel e sul territorio.

Abbiamo dimostrato di essere vivi e presenti nella nostra Terra.

Sta ora a noi capitalizzare in termini politici questo score minimo di partenza.

Dicemmo subito, in campagna elettorale, ai nostri, nelle nostre riunioni e assemblee, che il nostro primo scopo, come F.N.S., era evidente e manifesto, e cioé quello di dare rappresentanza e riconoscibilità politica all'INDIPENDENTISMO Siciliano.

In ciò credo siamo riusciti,ottenendo un RISULTATO POLITICO comunque rispettabile.

L'obiettivo dell'F.N.S. era dunque quello di restituire rappresentanza elettorale all'INDIPENDENTISMO.

Cera poi un altro evidente, importante motivo che ci spingeva ad essere presenti.

U Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti, e con esso i suoi alleati nel Cartello del PDSUD- AM erano e restano tra le poche, pochissime forze che potevano e poi realmente hanno saputo e voluto spendersi , in questo round elettorale, per contrastare il bipolarismo italianista e centralista.

Malgrado una Legge elettorale truffa fatta appunto per sottrarre presenza e rappresentanza ai Popoli ( specie del Sud, della Sicilia e della Sardegna), alle Nazioni, e ai Cittadini, abbiamo lottato rappresentando credibilmente la Sicilia Reale, unici a far ciò nel cosiddetto panorama sicilianista, e unici, poi, Noi du Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti, nell'ambito dell'indipendentismo siciliano.

Mentre Noi ci assumevamo l'onere/onore di dare visibilità all'azione e alla prassi politica indipendentista altri sceglievano il comodo, autoreferenziale ruolo di spettatori, e spesso, per giunta, pontificanti.

Infallibili poiché, come al solito, completamente statici e assenti dall'agone elettorale e politico.

Non sarà che gli stessi che dopo aver provato, in tutti i modi e le salse a presentarsi, sia prima alle Politiche e poi alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano non ci sono riusciti? E che quindi si sono dedicati all'astensione non avendo trovato di meglio?.

Dimostrando che tutto sommato è sempre valida la vecchia storia della volpe e luva.

Noi abbiamo fatto una scelta,coraggiosa e leale. E ci siamo impegnati, con i nostri nomi, volti e con le nostre azioni per restituire visibilità politica all'ideale della Sicilia Nazione.

Ora ad urne chiuse possiamo dire che l'astensionismo è ben altra cosa.

E anche probabile che certi appelli all'astensione abbiano avuto il retrogusto di una pura gelosia sia pure ammantata da sociologismi ricchi di pseudo-dottrina.

Talvolta è sembrato trattarsi di un nuovo, specifico goffo tentativo di evitare il discredito nei loro stessi confronti cercando parimenti di accreditare alcuni gruppetti quasi fossero i rappresentanti, le vestali dell'odierno Indipendentismo Siciliano.

Tentativo non riuscito. La bufala è apparsa subito a tutti evidente!

Detto ciò vorrei però chiarire che queste nostre osservazioni critiche non sono motivate da alcun pregiudizio, ma semmai si fondano sulla esigenza di fare un'analisi completa della realtà politico-elettorale siciliana.

Chiarito ciò vorremmo però condurre più a largo e in modo più proficuo la nostra analisi post elettorale.

Essendo Noi Indipendentisti du F.N.S. un partito ( oltre che un movimento) la nostra analisi sarà legata ad una visione politica, e non solo ad un'analisi sociologica.

Dobbiamo riflettere sul fatto che il messaggio che Noi abbiamo veicolato era scientemente rivolto ad un bacino elettorale socialmente eterogeneo.

Esso non aveva connotazioni di classe , né in senso censuario né in senso di mera caratterizzazione politica.

Ciò è evidente ed ha permesso quindi che il voto dei nostri elettori fosse , nel modo più puro possibile, un evidentemente chiaro VOTO D'OPINIONE.

Voto ancor più prezioso se ci si sofferma a pensare che abbiamo vissuto, prova né fa l'oscuramento totale ed assoluto,l'ostilità dei grandi mezzi di comunicazione, che ci hanno completamente ignorati e snobbati.

Sappiamo certo che la nostra comune campagna, e questo lo diciamo anche, con fraternità, agli amici meridionalisti e sicilianisti, non è stata esente da imprecisioni. Pensiamo, ad esempio, al fatto che il Cartello del PdSud se è , come indubitabilmente è, una aggregazione politica autonoma, non equiparabile ne tanto meno subordinata ad altre organizzazioni italianiste e/o centraliste, esse deve sempre più e meglio rappresentare le proprie proposte non comparandosi, come hanno fatto taluni, troppo spesso, a quelle degli altri.

Ciò ancor più per il fatto che, e su questo Noi Indipendentisti F.N.S., insistiamo esiste una evidente, chiara distanza ideologica e programmatica tra Noi e tutti ( ma proprio tutti) gli altri.

Ora dobbiamo riflettere, insieme ai nostri alleati, sul futuro anche in vista non nascondiamocelo della prossima, ravvicinatissima scadenza amministrativa che vedrà i Siciliani chiamati al rinnovo di 8 Amministrazioni e Consessi provinciali e di diversi, importanti Comuni Siciliani.

ANTUDU! TRINAKRIUS

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DA FNS FRONTE NAZIONALE SICILIANO:



Comunicato del 21 Aprile 2008


Dopo il voto del 13 e 14 aprile 2008 non basta, non può bastare più accusare l'MPA, come fanno taluni, di copiare i temi e gli item dell'Indipendentismo.

Occorre, più e meglio, una analisi politica dettagliata sul come e sul perché la partitocrazia centralista e con essa, in particolare, l'MPA( che ne è parte) hanno vinto in Sicilia.

Faremmo un cattivo servizio a Noi stessi ed ai Siciliani se imputassimo la vittoria di costoro solo, ed esclusivamente, al loro essere, espressione e sintesi, di un sistema di potere ( cosa che indubitabilmente sono ), ma ciò finirebbe per spiegare solo in parte il loro enorme successo.

Dobbiamo quindi andare un po' oltre i cliché.

Certo dobbiamo pure ammettere poi che, nello specifico, l'MPA, di per sé, per il semplice dirsi, proporsi ed essere veicolato per essere forza autonomista e/o sicilianista, coglie consensi di alcuni settori, sociali e politici, che sicilianisti evidentemente sono.

Come ad esempio spiegare il fatto che tanti , troppi cosiddetti sicilianisti, in prossimità di questa campagna elettorale, si sono eclissati , scomparendo da sedi di partito, dai blog, dai forum per riapparire solo a cose fatte, con quella coerenza e purismo, proprio solo del dopo.

Dove si erano nascosti?

Dobbiamo ammettere che si siano fatti sedurre dalla sirena autonomista dell'MPA o dobbiamo accettare un'altra verità ancor ben più cruda. E cioè quella che in questa nostra AREA si predica bene e si razzola male, anzi malissimo finendo talvolta poi, oltre e al di là delle parole per farsi ascari tra gli ascari?

Crediamo che vi siano, ragioni ed esempi, per dire che sia l'una che l'altra ipotesi sono state messe, in quest'occasione, in campo.

Ma andiamo un po' oltre ed interrogandoci sul perché questi settori, pur consistenti, non hanno saputo o voluto andare oltre la proposta dell'MPA e più in generale del centralismo romano, avvicinandosi, ad esempio, nell'unica competizione in cui era possibile, quella per il Senato, al Rassemblement rappresentato dalla lista PdSud-AM in cui ad esempio erano presenti gruppi Sicilianisti e anche gli Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti?

Partiamo dal dato che oramai il sistema di potere, di cui l'MPA è parte e bastione è una realtà consolidata mentre il Rassemblement del PdSud-AM é nato a ridosso delle ultime Elezioni.

Questo è un primo dato da tenere in conto e da non sottovalutare.

A ciò si aggiunga poi che le occasioni, per le donne e gli uomini di Sicilia, per conoscere il programma e le proposte del Cartello del PdSud sono state esigue, per non dire pressoché nulle.

Questi due dati già servono a determinare il contesto per cui il Rassemblement del PdSud ha poi totalizzato solo 3.736 voti pari in termini percentuali allo 0,149 %.

Ma davvero domandiamoci, poste queste premesse: abbiamo veramente perso?

Partendo, e non poteva essere altrimenti, da un punto di vista Indipendentista, quello appunto du Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti dobbiamo dire che crediamo di No.

Certo non abbiamo l'ardire di dire e pensare che si sia trattato di una affermazione ma sicuramente, date le condizioni, di una dignitosa presenza nel e sul territorio.

Abbiamo dimostrato di essere vivi e presenti nella nostra Terra.

Sta ora a noi capitalizzare in termini politici questo score minimo di partenza.

Dicemmo subito, in campagna elettorale, ai nostri, nelle nostre riunioni e assemblee, che il nostro primo scopo, come F.N.S., era evidente e manifesto, e cioé quello di dare rappresentanza e riconoscibilità politica all'INDIPENDENTISMO Siciliano.

In ciò credo siamo riusciti,ottenendo un RISULTATO POLITICO comunque rispettabile.

L'obiettivo dell'F.N.S. era dunque quello di restituire rappresentanza elettorale all'INDIPENDENTISMO.

Cera poi un altro evidente, importante motivo che ci spingeva ad essere presenti.

U Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti, e con esso i suoi alleati nel Cartello del PDSUD- AM erano e restano tra le poche, pochissime forze che potevano e poi realmente hanno saputo e voluto spendersi , in questo round elettorale, per contrastare il bipolarismo italianista e centralista.

Malgrado una Legge elettorale truffa fatta appunto per sottrarre presenza e rappresentanza ai Popoli ( specie del Sud, della Sicilia e della Sardegna), alle Nazioni, e ai Cittadini, abbiamo lottato rappresentando credibilmente la Sicilia Reale, unici a far ciò nel cosiddetto panorama sicilianista, e unici, poi, Noi du Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti, nell'ambito dell'indipendentismo siciliano.

Mentre Noi ci assumevamo l'onere/onore di dare visibilità all'azione e alla prassi politica indipendentista altri sceglievano il comodo, autoreferenziale ruolo di spettatori, e spesso, per giunta, pontificanti.

Infallibili poiché, come al solito, completamente statici e assenti dall'agone elettorale e politico.

Non sarà che gli stessi che dopo aver provato, in tutti i modi e le salse a presentarsi, sia prima alle Politiche e poi alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano non ci sono riusciti? E che quindi si sono dedicati all'astensione non avendo trovato di meglio?.

Dimostrando che tutto sommato è sempre valida la vecchia storia della volpe e luva.

Noi abbiamo fatto una scelta,coraggiosa e leale. E ci siamo impegnati, con i nostri nomi, volti e con le nostre azioni per restituire visibilità politica all'ideale della Sicilia Nazione.

Ora ad urne chiuse possiamo dire che l'astensionismo è ben altra cosa.

E anche probabile che certi appelli all'astensione abbiano avuto il retrogusto di una pura gelosia sia pure ammantata da sociologismi ricchi di pseudo-dottrina.

Talvolta è sembrato trattarsi di un nuovo, specifico goffo tentativo di evitare il discredito nei loro stessi confronti cercando parimenti di accreditare alcuni gruppetti quasi fossero i rappresentanti, le vestali dell'odierno Indipendentismo Siciliano.

Tentativo non riuscito. La bufala è apparsa subito a tutti evidente!

Detto ciò vorrei però chiarire che queste nostre osservazioni critiche non sono motivate da alcun pregiudizio, ma semmai si fondano sulla esigenza di fare un'analisi completa della realtà politico-elettorale siciliana.

Chiarito ciò vorremmo però condurre più a largo e in modo più proficuo la nostra analisi post elettorale.

Essendo Noi Indipendentisti du F.N.S. un partito ( oltre che un movimento) la nostra analisi sarà legata ad una visione politica, e non solo ad un'analisi sociologica.

Dobbiamo riflettere sul fatto che il messaggio che Noi abbiamo veicolato era scientemente rivolto ad un bacino elettorale socialmente eterogeneo.

Esso non aveva connotazioni di classe , né in senso censuario né in senso di mera caratterizzazione politica.

Ciò è evidente ed ha permesso quindi che il voto dei nostri elettori fosse , nel modo più puro possibile, un evidentemente chiaro VOTO D'OPINIONE.

Voto ancor più prezioso se ci si sofferma a pensare che abbiamo vissuto, prova né fa l'oscuramento totale ed assoluto,l'ostilità dei grandi mezzi di comunicazione, che ci hanno completamente ignorati e snobbati.

Sappiamo certo che la nostra comune campagna, e questo lo diciamo anche, con fraternità, agli amici meridionalisti e sicilianisti, non è stata esente da imprecisioni. Pensiamo, ad esempio, al fatto che il Cartello del PdSud se è , come indubitabilmente è, una aggregazione politica autonoma, non equiparabile ne tanto meno subordinata ad altre organizzazioni italianiste e/o centraliste, esse deve sempre più e meglio rappresentare le proprie proposte non comparandosi, come hanno fatto taluni, troppo spesso, a quelle degli altri.

Ciò ancor più per il fatto che, e su questo Noi Indipendentisti F.N.S., insistiamo esiste una evidente, chiara distanza ideologica e programmatica tra Noi e tutti ( ma proprio tutti) gli altri.

Ora dobbiamo riflettere, insieme ai nostri alleati, sul futuro anche in vista non nascondiamocelo della prossima, ravvicinatissima scadenza amministrativa che vedrà i Siciliani chiamati al rinnovo di 8 Amministrazioni e Consessi provinciali e di diversi, importanti Comuni Siciliani.

ANTUDU! TRINAKRIUS

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