mercoledì 2 aprile 2008
IL PONTE – I PERCHE’ DI UN “NO”
Si è svolto a Messina presso la sede dell’Associazione culturale Aurora un convegno sul tema: “IL PONTE – I PERCHE’ DI UN NO”. All’incontro è intervenuto Erasmo Vecchio, V.coordinatore nazionale del PARTITO DEL SUD: “non mi convince quando Berlusconi afferma che con il Ponte i siciliani potranno finalmente sentirsi italiani. La Sicilia non può sentirsi parte di un paese che adotta un criterio fortemente discriminatorio della ricchezza tra Nord e Sud. Poi oggi siamo area depressa senza il ponte, domani lo saremo con il Ponte. A chi pensa, infatti, che un collegamento stabile con il continente porterebbe ricchezza e sviluppo per la Sicilia, chiedo come mai la Calabria e la Basilicata, fisicamente uniti all’Italia, ad oggi sono tra le aree più depresse d’Italia e d’Europa ?”. L’intervento di Erasmo Vecchio ha poi toccato il tema dell’insularità: “Qualcuno (l’MPA ?) afferma che il ponte ci toglierebbe dall’isolamento. Ma l’insularità mediterranea della Sicilia può diventare, al contrario opportunità e fonte di ricchezza. Cito l’Isola di Man, situata nel Mar d'Irlanda praticamente alla stessa distanza da Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles, un'isola di verdi valli, brughiere brune, laghi e corsi d'acqua, baie suggestive, scogliere e coste frastagliate che attrae turismo da tutto il mondo”. Erasmo Vecchio, architetto, ha poi affrontato il tema di una opera faraonica ad rischio alto sismico connessa alla complessità geologica e tettonica del territorio in questione ed ha concluso affermando che un collegamento stabile con il continente farebbe perdere alla Sicilia ed alle future generazioni la possibilità di essere riconosciuta Regione Ultraperiferica dell’Unione Europea (RUP), come le Azzorre, Madera o le Canarie, e fruire dei grandi benefici concessi a queste aree in forza del Trattato di Amsterdam.
Si è svolto a Messina presso la sede dell’Associazione culturale Aurora un convegno sul tema: “IL PONTE – I PERCHE’ DI UN NO”. All’incontro è intervenuto Erasmo Vecchio, V.coordinatore nazionale del PARTITO DEL SUD: “non mi convince quando Berlusconi afferma che con il Ponte i siciliani potranno finalmente sentirsi italiani. La Sicilia non può sentirsi parte di un paese che adotta un criterio fortemente discriminatorio della ricchezza tra Nord e Sud. Poi oggi siamo area depressa senza il ponte, domani lo saremo con il Ponte. A chi pensa, infatti, che un collegamento stabile con il continente porterebbe ricchezza e sviluppo per la Sicilia, chiedo come mai la Calabria e la Basilicata, fisicamente uniti all’Italia, ad oggi sono tra le aree più depresse d’Italia e d’Europa ?”. L’intervento di Erasmo Vecchio ha poi toccato il tema dell’insularità: “Qualcuno (l’MPA ?) afferma che il ponte ci toglierebbe dall’isolamento. Ma l’insularità mediterranea della Sicilia può diventare, al contrario opportunità e fonte di ricchezza. Cito l’Isola di Man, situata nel Mar d'Irlanda praticamente alla stessa distanza da Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles, un'isola di verdi valli, brughiere brune, laghi e corsi d'acqua, baie suggestive, scogliere e coste frastagliate che attrae turismo da tutto il mondo”. Erasmo Vecchio, architetto, ha poi affrontato il tema di una opera faraonica ad rischio alto sismico connessa alla complessità geologica e tettonica del territorio in questione ed ha concluso affermando che un collegamento stabile con il continente farebbe perdere alla Sicilia ed alle future generazioni la possibilità di essere riconosciuta Regione Ultraperiferica dell’Unione Europea (RUP), come le Azzorre, Madera o le Canarie, e fruire dei grandi benefici concessi a queste aree in forza del Trattato di Amsterdam.
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