Da: L' Informazione di Reggio Emilia del 03/04/2008 :
«Mozzarelle di bufala? Boom di richieste»
«Adesso vengono da noi anche clienti che prima si servivano da rifornitori campani
GATTATICO (RE)
Per due volte alla settimana,il mercoledì
ed il venerdì,nel caseificio dell’azienda
di Maurizio Minola,ad Olmo
di Gattatico,si “tira”la pasta di mozzarella
di bufala per preparare le mozzarelle,
le ricotte e per avviare il ciclo di
produzione del formaggio tipico.Già,
perché le mozzarelle di bufala non sono
solo quelle campane,ora al bando di
vari mercati stranieri per il sospetto della
diossina.Esistono anche realtà che in
Emilia producono ottime mozzarelle,
con la garanzia dei continui controlli sanitari,
che nel Nord Italia non sono
certo carenti.E’per questo che mentre
la mozzarella di bufala campana sta
conoscendo una sensibile crisi,la moz-
zarella Minola di bufala,prodotta nell’azienda
di Olmo,la crisi non sembra
neppure comparsa all’orizzonte.
«In effetti – dice il titolare – in questo
periodo non solo non abbiamo perso
nemmeno uno dei nostri clienti
abituali,ma abbiamo ricevuto richieste
pure da clienti che in passato si erano
serviti da fornitori campani.All’inizio
della nostra attività,proprio il fatto di
non essere di quella zona del Sud portava
quasi sospetto,come se solo le
mozzarelle campane potessero essere
buone.Invece,con gli anni,abbiamo dimostrato
che anche al Nord,con i nostri
200 capi,possiamo arrivare ad un risultato
ottimo,che ci premia con il
giudizio della clientela».
«Condurre questo tipo di allevamento
non è poi così difficile.Dopotutto –
aggiunge Minola – si tratta di animali abbastanza
tranquilli,molto curiosi ed anche
intelligenti,che se lasciati tranquilli
e trattati bene sanno dare tante
soddisfazioni in termini di produzione.
Da noi il sospetto diossina non ci ha
neppure sfiorato.E i controlli sono molto
severi».
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