(ASCA) - Roma, 26 mar - Nessun bando da parte dei paesi asiatici per la mozzarella di bufala ''Made in Italy'' ma solo la richiesta di chiarimenti. Chiarimenti che arriveranno, come annunciato dal Sottosegretario della Salute, Gian Paolo Patta, ''alla Commissione europea entro 48 ore o forse anche prima''. I prodotti fermi alla dogana sia in Corea del Sud che in Giappone non sono stati comunque oggetto di analisi che hanno rivelato la presenza diossina. E' questa la situazione del prodotto campano simbolo dell'Italia dopo l'allarme causato dai casi di positivita' alla diossina riscontrati in alcuni campioni di latte e mozzarella di bufala prelevati in alcune aree della Campania. Allarme a cui il ministero della Salute ha risposto oggi con un vertice per verificare le misure adottate a tutela dei consumatori. I valori di diossina riscontrati nel formaggio sono comunque molto bassi, ha assicurato Andrea Cozzolino, assessore alle Attivita' Produttive della Regione Campania, infatti, ''il tetto massimo della diossina e' di 3 picogrammi per grammo di latte e sono stati trovati valori di 3,2-3,3 picogrammi'', dunque di poco superiori al limite previsto dalle normative europee. Indici riscontrati nelle mozzarelle e nel latte presso 25 caseifici su 130 controllati. Tutte le 83 aziende agricole fornitrici dei 25 caseifici sono state rintracciate e sottoposte a sequestro cautelare per impedire qualsiasi rischio in attesa di conoscere gli esiti delle analisi che evidenzieranno la effettiva provenienza del latte risultato positivo all'esame della diossina. Bisogna dunque, come sottolineato da Gian Paolo Patta, ''individuare esattamente gli allevamenti che hanno fornito il latte non in regola ai caseifici in modo da prendere provvedimenti. Questi allevamenti una volta individuati non potranno piu' commercializzare il loro latte che dovra' essere portato alla distruzione''. Ma l''allarme diossina'', ha spiegato Donato Greco, Capo del Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, non e' stato causato in nessun modo dai rifiuti urbani che ''non c'entrano, perche' la diossina rilevata e' dovuta alla combustione di rifiuti industriali agricoli oppure a mangimi contaminati''. O anche, ha aggiunto Patta, '''a partite di latte estero non pulite o illegali''. In ogni caso, ha sottolineato il sottosegretario,''i cittadini non devono farsi prendere dalla stessa psicosi che li colpi' ai tempi dell'aviaria perche' la mozzarella e' un prodotto sano e controllato''. E, gli ha fatto eco Antonio Limone, commissario straordinario dell' Istituto Zooprofilattico Portici, ''quello che poteva essere contaminato sul mercato non c'e' proprio arrivato. E motivazioni per ritenere la mozzarella di bufala contaminata e insalubre non ce ne sono''.
giovedì 27 marzo 2008
Mozzarella alla diossina....tutta una montatura ?
(ASCA) - Roma, 26 mar - Nessun bando da parte dei paesi asiatici per la mozzarella di bufala ''Made in Italy'' ma solo la richiesta di chiarimenti. Chiarimenti che arriveranno, come annunciato dal Sottosegretario della Salute, Gian Paolo Patta, ''alla Commissione europea entro 48 ore o forse anche prima''. I prodotti fermi alla dogana sia in Corea del Sud che in Giappone non sono stati comunque oggetto di analisi che hanno rivelato la presenza diossina. E' questa la situazione del prodotto campano simbolo dell'Italia dopo l'allarme causato dai casi di positivita' alla diossina riscontrati in alcuni campioni di latte e mozzarella di bufala prelevati in alcune aree della Campania. Allarme a cui il ministero della Salute ha risposto oggi con un vertice per verificare le misure adottate a tutela dei consumatori. I valori di diossina riscontrati nel formaggio sono comunque molto bassi, ha assicurato Andrea Cozzolino, assessore alle Attivita' Produttive della Regione Campania, infatti, ''il tetto massimo della diossina e' di 3 picogrammi per grammo di latte e sono stati trovati valori di 3,2-3,3 picogrammi'', dunque di poco superiori al limite previsto dalle normative europee. Indici riscontrati nelle mozzarelle e nel latte presso 25 caseifici su 130 controllati. Tutte le 83 aziende agricole fornitrici dei 25 caseifici sono state rintracciate e sottoposte a sequestro cautelare per impedire qualsiasi rischio in attesa di conoscere gli esiti delle analisi che evidenzieranno la effettiva provenienza del latte risultato positivo all'esame della diossina. Bisogna dunque, come sottolineato da Gian Paolo Patta, ''individuare esattamente gli allevamenti che hanno fornito il latte non in regola ai caseifici in modo da prendere provvedimenti. Questi allevamenti una volta individuati non potranno piu' commercializzare il loro latte che dovra' essere portato alla distruzione''. Ma l''allarme diossina'', ha spiegato Donato Greco, Capo del Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, non e' stato causato in nessun modo dai rifiuti urbani che ''non c'entrano, perche' la diossina rilevata e' dovuta alla combustione di rifiuti industriali agricoli oppure a mangimi contaminati''. O anche, ha aggiunto Patta, '''a partite di latte estero non pulite o illegali''. In ogni caso, ha sottolineato il sottosegretario,''i cittadini non devono farsi prendere dalla stessa psicosi che li colpi' ai tempi dell'aviaria perche' la mozzarella e' un prodotto sano e controllato''. E, gli ha fatto eco Antonio Limone, commissario straordinario dell' Istituto Zooprofilattico Portici, ''quello che poteva essere contaminato sul mercato non c'e' proprio arrivato. E motivazioni per ritenere la mozzarella di bufala contaminata e insalubre non ce ne sono''.
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